C’è chi, come l’Aga Khan, vuole attraversare l’Atlantico in 48 ore con un nuovo yacht e chi in 7800 ore contando solo sull’esperienza di un grande maestro d’ascia, una rete di solidarietà e tanta passione per il mare e le barche ha restaurato la goletta d’epoca Oloferne che entro la fine dell’anno tornerà a navigare con equipaggi di ragazzi, abili e disabili. La sfida marinara arriva dall’Associazione La Nave di Carta che da un anno, con la collaborazione della Marina Militare e di alcune aziende (Mursia, Camozzi, Contship, Sika, Opa Marine, Rao e Sartelli), sta riportando a nuova vita la goletta Oloferne, 23 metri di barca in legno che dopo sessant’anni di onorata navigazione (è stata costruita nel 1944 a Messina) ha avuto bisogno di un radicale lavoro di restauro.
I lavori, ospitati presso la Base Militare della Spezia, sono affidati al Maestro d’ascia Aurelio Martuscelli, uno degli ultimi rappresentanti di quella razza di artigiani-artisti che per secoli hanno costruito barche in legno destinate a solcare tutti i mari. L’associazione, in collaborazione con Mursia, storico editore del mare, presenterà i lavori del restauro a Milano mercoledì 21 novembre alle ore 19,00 alla libreria Mursia (via Galvani 24. Tel 02 67378530). All’incontro saranno presenti il maestro Aurelio Martuscelli e il presidente della Nave di Carta, Marco Tibiletti.
La Nave di Carta è un’associazione nata nel 1998 per diffondere la cultura del mare e dal 2001 ha ospitato a bordo della goletta Oloferne e del ketch Mariangela in Mediterraneo decine di equipaggi di adolescenti, ragazzi in difficoltà, disabili mentali. Il restauro della goletta, iniziato lo scorso anno, è visibile anche online sul sito www.navedicarta.it.