Dopo aver percorso oltre 2000 miglia nautiche l’equipaggio norvegese di “Nariida”, dell’armatore Morten Bergensen, si appresta a completare l’ultimo tratto di circa 700 miglia che lo divide dal traguardo finale di Sint Maarten, nelle Antille Olandesi. Questo Wally 105, varato nel 1994, si sta rivelando, in tempo reale, il vero dominatore della prima edizione della “Transatlantic Maxi Yacht Rolex Cup, organizzata dallo Yacht Club Costa Smeralda con il supporto dell’International Maxi Association (IMA).
Duemila miglia, quindi, percorse in sette giorni (la partenza è avvenuta il 26 di novembre dal porto di Santa Cruz di Tenerife, nelle Isole Canarie), alla bella media di 280 miglia al giorno. Al momento il maxi norvegese è in netto vantaggio sul resto della flotta con i brittanici di “Sojana” (un Farr 115 del 2003) in seconda posizione mentri i monegaschi di “Dark Shadow” seguono al terzo posto.
L’ultimo scafo, sempre in tempo reale, è quello che vede l’equipaggio tedesco di “Zefiro”, che è anche il più piccolo della flotta (si ricorda che è previsto un Trofeo per il vincitore della classifica in tempo compensato) e che si trova a circa 1300 miglia dall’arrivo ai Carabi.
Lo scafo norvegese che comanda la flotta, dopo alcuni giorni di tempo abbastanza clemente con venti stabili moderati, ha attraversato una zona di bassa pressione caratterizzata da forti temporali e pioggia insistente con venti sostenuti da nord.
L’armatore di “Nariida”, comunque, in costante contatto con gli organizzatori (così come tutti gli altri scafi che vengono seguiti in ogni istante dal rilevamento satellitare) ha comunicato questo pomeriggio che a bordo regna una grande soddisfazione non soltanto per il vantaggio acquisito nei confronti degli altri maxi in gara, ma anche e soprattutto perché la strategia scelta e, di conseguenza, la rotta disegnata per raggiungere il traguardo di Sint Maarten, si stanno rivelando quelle giuste.