Porti, nasce l’Assomarinas, Associazione Italiana Porti Turistici

di Redazione 331 views0

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ASSO.I.P.T.A. (Associazione Italiana Porti Turistici dell’Adriatico) allarga i suoi “confini” a tutte le infrastrutture portuali turistiche della costa nazionale e si trasforma in ASSOMARINAS (Associazione Italiana Porti Turistici). Con un’assemblea generale straordinaria tenutasi nel centro congressuale della Venezia Terminal Passeggeri , alla presenza dell’ing. Lorenzo Pollicardo , Segretario Generale dell’UCINA (l’Associazione Nautica della Confindustria), è stato formalizzato questo importante passaggio che consentirà alle infrastrutture portuali turistiche del Paese di avere maggiore forza contrattuale nelle complesse problematiche che assillano questo prezioso comparto economico.

“Alla luce delle recenti normative sul trasferimento di funzioni alla regioni in materia di Turismo e da esse ai comuni e, conseguentemente, alle recenti sentenze della Corte Costituzionale relative ai conflitti di competenza tra Stato e regioni per quanto concerne la regolamentazione e l’autorizzazione delle strutture portuali turistiche – dichiara il presidente dell’Associazione dr. Roberto Perocchio – è fondamentale che un’ampia aggregazione di strutture per la nautica da diporto possa operare in piena sintonia con l’Unione Nazionale dei Costruttori Nautici (UCINA) per un rafforzamento ed una crescita di ruolo del comparto dei servizi alla nautica sulla base di principi organizzativi e gestionali, di cui gli enti locali territoriali, oggi preposti a gestire questo sviluppo, debbano pienamente tener conto in maniera uniforme al fine di accelerare quell’importante processo di faticosa rincorsa verso il soddisfacimento della nuova domanda di turismo nautico”.

I 57 porti turistici dell’Associazione adriatica da lungo tempo associati ad UCINA dopo aver tratto forza e rappresentatività dall’unione dei cantieri nautici puntano ora ad un allargamento della propria base territoriale, anche a seguito delle richieste degli operatori delle altre regioni italiane, per esportare il proprio modello organizzativo comunemente ritenuto un riferimento da imitare a livello internazionale per proseguire nell’opera di sensibilizzazioni delle P.A. con particolare riguardo ai problemi di ordine fiscale (canoni demaniali) , amministrativo ( processi autorizzativi dopo il famoso decreto Burlando 509 del 1997), legali ( responsabilità civile) , formativo ( aggiornamenti professionale di livello comunitario e internazionale con la collaborazione dell’ICOMIA – International Council of Marine Industries Association).

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