Brise-Glace, a Torino in mostra il Mare di Ghiaccio

di Redazione 924 views0

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Il bianco orizzonte dei mari ghiacciati. E’ questa immagine, chiara e molto suggestiva, la base di «Brise-glace», progetto multimediale ante-litteram risalente a più di 20 anni fa, che viene proposto martedì 18 alle 16 al laboratorio «Guido Quazza» di Palazzo Nuovo, via Sant’Ottavio 20 ad ingresso libero. Un lavoro unico, voluto nel 1986 dal Ministero degli affari esteri francese, formato da materiali raccolti sulla nave rompighiaccio Frej della marina svedese: fotografie, musica, parole e immagini create per l’occasione da un pool di artisti importanti che s’unirono per raccontare quella spedizione.

L’appuntamento di martedì vuole proprio ricreare la bellezza del progetto, capace di coniugare così tante forme di arte. «Brise-Glace» è infatti costituito da tre parti, che vengono proposte interamente: prima ci sono le fotografie scattate su quella barca («Le paysage blanc», della fotografa Katalin Volcsanszky), che sono state digitalizzate e vengono proiettate al laboratorio «Quazza» in apertura dell’iniziativa.

La seconda parte di «Brise-Glace» è musicale: e in sala si ascolterà proprio il racconto sinfonico «Et si toute entiere maintenant» che Luc Ferrari, a Parigi, immaginò per quella spedizione: «Un racconto il cui calore sensuale cerca di depistare il freddo» disse, relativamente a quest’opera, Colette Fellous, scrittrice che era su quella nave e che ispirò Ferrari.

A seguire sono in programma le proiezioni di «Bateau Givre» di Jean Rouch, «Hans Majestät Statsisbrytaren Frej» di Titte Törnroth e «Histoires de Glace» di Raoul Ruiz, tre documentari, firmati da registi d’eccezione, che ci raccontano quell’affascinante viaggio.

«Brise-glace», ideato e realizzato sotto la direzione artistica di P-E Gallet, è quindi un insieme di opere che mette in gioco i principali mezzi d’espressione (scrittura musicale e letteraria, registrazione sonora e la fotografia) a partire da un motivo minimalista: il bianco orizzonte dei mari ghiacciati, chiara visione del mondo legata al ricordo della «Sfinge dei ghiacci» di Jules Verne e delle «Avventure di Gordon Pym» di Edgar Poe. Un’operazione multimediale antlitteram, e non solo perchè realizzata nel 1986, anni luce da quello che è multimedia oggi: i francesi raccolsero infatti tutti quei contributi in un unico cofanetto (vhs del film piiù catalogo/libro foto più cd musiche originali più cassetta audio con reportage radiofonico). Nel reportage si sente anche il regista Rouch cantare con bella voce una canzone «di mare», accompagnato da una chitarra in presa diretta sulla nave rompighiaccio.

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