America’s Cup: prima i trimarani, poi Luna Rossa

di Redazione 870 views0

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Sfida a bordo di trimarani tra Alinghi e Oracle: questo è lo scenario più plausibile per il futuro, alla luce degli ultimi avvenimenti accaduti intorno al circolo di Coppa America. Fatti che purtroppo, come da diversi mesi a questa parte, riguardano sempre più le aule di tribunale e meno i campi di regata o gli studi di progettazione.

La corte di New York, il prossimo 14 gennaio, emetterà la sentenza con cui saranno definite le modalità di gara del prossimo trofeo. Tutto a questo punto lascia supporre che il giudice Cahn soddisfi le richieste di Bmw Oracle, ovvero un duello tra multiscafi al meglio delle tre prove.

Un regolamento completamente diverso da quello scritto da Alinghi non più di due mesi fa, dichiarato illegittimo dalla giustizia statunitense. Ernesto Bertarelli, patron del consorzio svizzero, sembra però già pronto al contrattacco. Il patron del sindacato elvetico, in un’intervista al Corriere della Sera, ha infatti dichiarato di voler accettare questa nuova sfida, lamentando tuttavia i mesi di vantaggio avuti dal team di Larry Ellison nella preparazione della nuova barca.

Per questo motivo il numero uno di Alinghi potrebbe giocarsi la carta del ricorso in appello; un’ipotesi resa ancor più attendibile dal recente ingaggio di un nuovo team legale (Simpson Tacher & Bartlett). Il ritorno in tribunale, anche in caso di insuccesso, permetterebbe al consorzio svizzero di posticipare l’evento almeno fino alla primavera del 2009 (come già noto Bmw Oracle ha lanciato la sfida per il prossimo ottobre), aumentando così i tempi utili per la realizzazione di uno scafo di alto livello.

Ciò che invece non sembra creare disaccordo tra le due parti è il luogo e la data della successiva America’s Cup (la 34esima): Valencia 2011. Una competizione che tornerebbe a includere equipaggi da tutto il mondo e che potrebbe assistere a un gradito ritorno, quello di Luna Rossa. Sull’argomento si è pronunciato lo stesso Bertarelli: “Mi dispiace della rinuncia del sindacato italiano – ha infatti dichiarato il magnate al quotidiano di via Solferino – ma Patrizio Bertelli mi ha detto che se la Coppa slitterà molto in là potrebbe riprovarci”.

Un ulteriore segnale, questo, che si va aggiungere a quelli lanciati da Luis Saenz, consigliere generale di Luna Rossa, presente all’ultima riunione tra Challenger e ai temporeggiamenti dello stesso Bertelli nel vendere la base di Valencia agli inglesi di Team Origin. Tre indizi che potrebbero portare a una prova: la convinzione che la Luna torni a illuminare la storica e tanto maltrattata brocca.
(da solovela.net)

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