Barcelona World Race, il punto della situazione quando la gara approda nel Grande Sud

di Redazione 263 views0

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A 40 giorni giorni dalla partenza da Barcellona dei 9 monoscafi di 60 piedi classe Imoca che partecipano a questo giro del mondo senza scalo, la flotta, peraltro ridotta per vari ritiri, sta percorrendo la zona degli oceani più lontana da terre abitate e più dura per la navigazione, quella compresa tra il 40esimo e il 60esimo parallelo sud; l’oceano australe dei quaranta ruggenti e dei cinquanta urlanti, con il suo eterno ponente, il freddo e le onde enormi. Con le condizioni più difficili sono iniziati anche i problemi, tanto che 4 su nove imbarcazioni sono fuori combattimento.

La regata è stata caratterizzata dalla leadership di 2 barche, PRB di Vincent Riou e Sébastien Josse e Paprec-Virbac 2, molto vicine tra loro e sempre al comando della flotta dalla partenza fino al passaggio del secondo “cancello” della gara (il primo era il passaggio dell’isola di Fernando de Noronha vicino alle coste brasiliane), posto a sud del Capo di Buona Speranza, con Veolia Environnement di Roland Jourdain e Jean-Luc Nélias stabilmente al terzo posto da dopo il passaggio dell’Arcipelago di Capo Verde.

Proprio al passaggio del secondo cancello posto a sud-ovest del capo sudafricano, lo scorso 8 dicembre, la regata ha perso il primo dei protagonisti, quando PRB ha disalberato ed è stato costretto a dirigersi con un armo di fortuna a Città del Capo.
Ritiro, il giorno successivo, anche per Estrella Damm della coppia Altadill/McKee, questa volta a causa di seri problemi ai timoni, che si dirigeva verso la stessa città.

Nelle stesse ore si componeva un nuovo terzetto di testa, con il leader Paprec-Virbac 2 seguito da Veolia Environnement e da Hugo Boss di Alex Thomson e Andrew Cape in netto recupero di miglia di svantaggio.

Ma il grande sud doveva colpire ancora: appena due giorni dopo la regata perdeva il terzo protagonista, Delta Dore (Jérémie Beyou e Sidney Gavignet), che disalberava quando si trovava a 850 da terre abitate. I due skipper si sono diretti verso Città del Capo mentre da lì partiva una barca per poterli rimorchiare.

Infine era la volta di Veolia Environnement, che prima perdeva il suo secondo posto costretto a una sosta alle isole Kerguelen per ripazioni dopo le quali salpava di nuovo il 16 dicembre. Dopo due giorni di navigazione, però, l’ennesimo disalberamento e regata finita per Roland Jourdain e Jean-Luc Nélias che si stanno ora dirigendo verso l’Australia.

Continua così per soli 5 partecipanti la navigazione nelle durissime acque dell’oceano australe, con Hugo Boss che ha recuperato tantissime miglia sul leader della flotta, Paprec-Virbac 2, ed ha ora solo 83 miglia di svantaggio. La coppia di testa ha superato il cancello posto a sud-ovest dell’Australia e sta dirigendosi verso la Nuova Zelanda mentre il resto della flotta è distanziato e l’ultimo deve ancora passare le isole Kerguelen.

Ecco le posizioni al rilevamento di ieri alle 16,00, quando i primi si trovano circa a metà percorso delle 25.000 miglia del giro del mondo:
Paprec-Virbac 2 – Jean-Pierre Dick (FRA) & Damian Foxall (IRE)
Hugo Boss – Alex Thomson (GBR) & Andrew Cape (AUS) – a 83 miglia dal primo
Temenos II – Dominique Wavre (SUI) & Michéle Paret (FRA) – 1444
Mutua Madrileña – Javier Sanso Windmann (ESP) & Pachi Rivero (ESP) – 1936
Educación sin Fronteras – Albert Bargués (ESP) & Servanne Escoffier (FRA) – 2849

RITIRATI:
PRB – Vincent Riou (FRA) & Sébastien Josse (FRA)
Estrella Damm – Guillermo Altadill (ESP) & Jonathan McKee (USA)
Delta Dore – Jérémie Beyou (FRA) & Sidney Gavignet (FRA)
Veolia Environnement – Roland Jourdain (FRA) & Jean-Luc Nélias (FRA)
(da velanet.it)

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