Rolex Sydney-Hobart Yacht Race, ieri le premiazioni

di Redazione 454 views0

Spread the love


La cerimonia ufficiale di premiazione si è svolta ieri, primo dell’anno, presso il Royal Yacht Club of Tasmania di Sandy Bay. Sua Eccellenza the Honourable William Cox, Governatore della Tasmania, e il Commodoro del RYCT Alastair Douglas insieme ad altre eminenti personalità hanno consegnato numerosi trofei e riconoscimenti ai regatanti che hanno completato questo classico percorso oceanico di 628 miglia nautiche.

Bill Ratcliff di Sydney è entrato a fare parte dell’esclusivo gruppo di velisti che ha partecipato a 40 edizioni della Rolex Sydney Hobart Yacht Race. In riconoscimento di quest’importante traguardo, Ratcliff ha ricevuto una speciale medaglia commemorativa.

Il velista australiano ha rammentato la sua prima Sydney Hobart del 1963, disputata a bordo dello yacht Southerly di Don Mickleborough in condizioni meteorologiche molto diverse da quelle, miti, di quest’anno. “Fu una regata molto dura – ha dichiarato – passammo un giorno e mezzo nei pressi del faro di Tasmania senza riuscire a doppiarlo, con 86 nodi di vento da sud”.

Ratcliff ha partecipato come skipper a bordo del suo yacht Marara a dieci edizioni della Sydney Hobart, concludendo terzo in compensato nel 1993. Quest’anno, Ratcliff era a bordo del nuovo C&C 11.5 m di Andrew Dally, affezionato membro dell’equipaggio di Marara. “E’ stata una regata facile – ha dichiarato – lo Stretto di Bass era liscio come un olio, l’avresti potuto attraversare con un Laser”.

Speciali medaglie sono state consegnate anche ai regatanti che quest’anno hanno raggiunto 25 Sydney Hobart: Kinglsey Presse su Chutzpah; George Snow, ex armatore di Brindabella, sullo Swan 48 Swan Song di Geoff Hill; John Williams sul Farr 53 Georgia; Colin Tipney a bordo del battello “radio-relay” JBW. A due veliste sono state assegnate medaglie per aver raggiunto quota 10: Julie Hodder, navigatrice a bordo di DHL-The Daily Telegraph, e Sue Crafen su Skandia.

The Goat, condotto da Bruce Foye, non solo ha sbaragliato la flotta di 10 Sydney 38 one-design, ma è anche sopravvissuto ad una collisione con uno scoglio semisommerso, mentre navigava a soli 50 metri dalle imponenti scogliere di Tasman Island alte 276 metri, a 41 miglia di distanza dal traguardo.

L’impatto ha letteralmente divelto il bulbo di piombo dalla lama della chiglia. Per fortuna The Goat è riuscito subito a virare evitando il naufragio. L’equipaggio si è reso conto di aver perso il bulbo solo dopo aver ormeggiato la barca a Hobart, sebbene il netto calo di velocità fosse chiaro sintomo di un danno.

Foye ha dichiarato: “A mezzanotte, buio pesto, eravamo in procinto di doppiare la Tasmania con un vento da sud di 20 nodi. Avevamo appena iniziato ad intravedere le luci di Hobart e a poggiare in quella direzione. Il nostro satellite era fuori uso quindi eravamo senza plotter e non sapevamo che ci fosse uno scoglio emergente lungo la costa meridionale. l’abbiamo centrato. Pensavamo fosse stato un impatto relativamente leggero, abbiamo subito virato e continuato a navigare. Non pensavamo di aver perso un pezzo della chiglia. Non riuscivamo a riprendere velocità e le luci delle barche al nostro inseguimento si facevano sempre più intense. sono stati momenti davvero snervanti”.

Il secondo Sydney 38 in classifica, Zen di Gordon Ketelbey, è riuscito a ridurre il distacco da un miglio e mezzo fino a soli 50 metri sul traguardo. Il vincitore overall IRC in tempo compensato è l’STP65 Rosebud di Roger Sturgeon. Sturgeon è dovuto partire prima della cerimonia ufficiale di premiazione allo yacht club. Alla premiazione in banchina, durante la quale sono stati annunciati i vincitori di ogni divisione, Sturgeon ha ricevuto come premio un cronografo Rolex Yacht-Master, memento del trofeo perpetuo Tattersall’s Cup spettante al vincitore overall in compensato. Sturgeon ha immediatamente dato il Rolex al suo prodiere, Justin Clougher.

Clougher, noto tra i velisti come “Juggy”, è nato a Hobart e ora risiede a Newport, nel Rhode Island, USA. Juggy, famoso nei circuiti agonistici internazionali inclusi giri del mondo e Coppa America, si sente ancora molto “Tasmano”. Clougher ha partecipato ad 8 Sydney Hobart ottenendo il miglior piazzamento, una vittoria in tempo reale, a bordo di Sayonara (Larry Ellison) nel 1998.

Una folla di centinaia di spettatori – tra cui parenti di Juggy, sua moglie Kerry e i figli Zoe e Graeme – ha assistito al passaggio di mano del cronografo su Constitution Dock. Juggy è rimasto assolutamente sorpreso dalla mossa di Sturgeon, che ha voluto premiare il suo prodiere per lo straordinario contributo alla campagna agonistica dell’STP65 australiano.

Il ruolo assegnato a Juggy, cercare i refoli di vento in testa d’albero, è stato determinante soprattutto nella bonaccia lungo il fiume Derwent, dove Rosebud è rimasto in stallo per oltre due ore. Il contributo di Juggy è stato essenziale ai fini della vittoria finale.

“Sono davvero scioccato – ha commentato Juggy – Adoro navigare, amo Hobart e poter regatare fino a casa è un’esperienza fantastica. Raggiungere il traguardo in buona posizione è una grande soddisfazione. Ero così emozionato. Non ho idea di quanto valga quest’orologio, per me non ha prezzo e penso che sarebbe lo stesso per tutti gli altri regatanti di questa flotta. Potete portare via la parte anteriore dell’orologio, ma dovete lasciarmi la placca incisa sul retro (2007 Rolex Sydney Hobart Yacht Race)”.

Dalle previsioni meteorologiche, l’equipaggio di Rosebud sapeva che a Hobart ci sarebbe stato vento da nord ovest. “Speravamo che la brezza sarebbe sopraggiunta lungo il fiume. Abbiamo fatto di tutto per mantenere la barca in movimento verso Iron Pot, per poter raggiungere il vento. Ci siamo riusciti a malapena”.

La Rolex Sydney Hobart Yacht Race ha segnato la fine del record imbattuto di Rosebud nell’ambito della stagione agonistica australiana. Di recente, a dicembre, Rosebud si è aggiudicato la vittoria nella Divisione IRC in tempo compensato della SOLAS Big Boat Challenge a Sydney, e nella Divisione 1 IRC della Rolex Trophy Rating Series.

Il secondo yacht straniero meglio classificato in questa Rolex Sydney Hobart è il J/145 inglese Jazz di Chris Bull, che si è piazzato 15esimo overall in tempo compensato IRC e quinto nella Divisione C. Il primo iscritto messicano nella storia della regata, il Beneteau 40.7 Iataia di Marcos Rodriguez (Acapulco Yacht Club) ha concluso 54esimo in IRC, ma avrebbe senza dubbio vinto qualsiasi concorso di popolarità durante la sua permanenza a Sydney. Dopo una crociera attraverso il Pacifico di sei mesi, Iataia ha trascorso parecchie settimane a Sydney prima della partenza della Rolex Sydney Hobart Yacht Race.

Capriccio of Rhu di Michele Colenso ha vinto la Divisione Crociera. L’Oyster 55, condotto dallo skipper Andy Poole, ha perso parecchio tempo nella prima notte in gara dopo essersi fermato a Wollongong per prestare assistenza medica ad un suo membro dell’equipaggio, David Durham, feritosi alla mano.

La regata è stata veloce e priva di pericoli per l’intera flotta, con venti portanti per gran parte delle 628 miglia di percorso. Insolitamente, tutti e 79 gli yacht hanno completato il traguardo ed erano comodamente ormeggiati a Hobart in tempo per le celebrazioni di fine d’anno.

Il Lyons 54 Sailors with disABILITIES di David Pescud ha vinto la Divisione A PHS (performance handicap) e Namadgi si è aggiudicato la Divisione B PHS. Tony Cable, alla sua 44esima Sydney Hobart, quest’anno a bordo di Phillips Foote Witchdoctor, ha raggiunto il record stabilito da John Bennetto analogamente all’ottantenne skipper di Melbourne, Lou Abrahams.

Il gioviale Cable, che con le sue barzellette e canzonette ha spesso risollevato il morale del suo equipaggio, ha disputato la prima Sydney Hobart nel 1961. Ha regatato a bordo di 19 barche differenti ed era su Sovereign di Bernard Lewis nel 1987, quando quest’ultimo si è aggiudicato la doppia vittoria in tempo reale e in compensato.

Cable adora navigare, indipendentemente dai risultati, ed è un esperto marinaio quando le condizioni si fanno impegnative. Cable intende partecipare a molte altre Sydney Hobart. “I numeri non hanno grande importanza per me – ha dichiarato – ho regatato a Hobart con circa 250 velisti, dai campioni olimpici in giù, e so d’essere un semplice dilettante”.

Lo Swan 56 Noonmark VI è stato premiato con il Polish Trophy come yacht proveniente da più lontano. Lo skipper Sir Geoffrey Mulcahy e il suo yacht appartengono al Royal Thames Yacht Club e al Royal Southern Yacht Club, entrambi in Gran Bretagna.

Vincitori delle divisioni in tempo compensato:
Divisione A: Quantum Racing, Ray Roberts, Farr Cookson 50
Divisione B: Rosebud, Roger Sturgeon, STP65
Divisione C: Chutzpah, Bruce Taylor, Reichel-Pugh 40
Divisione D: Mr. Beak’s Ribs, David Beak, Beneteau 44.7
Divisione E: Zephyr, James Connell, Farr 1020
PHS A: Sailors with Disabilities, David Pescud, Lyons 54
PHS B: Namadgi, Rick Scott-Murphy, Bavaria 44
Sydney 38: The Goat, Bruce Foye & Mitchell Gordon
Crociera: Capriccio of Rhu, Michele Colenso, Oyster 55

Vincitore in tempo reale:
Wild Oats XI, Mark Richards, Reichel-Pugh 98 maxi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>