Dopo 43 giorni di navigazione Francis Joyon ha superato nella notte la barriera delle 5.000 miglia da percorrere (in linea retta…) per raggiungere il traguardo del suo giro del mondo in solitaria. Alle 8 di stamattina, infatti, il trimarano IDEC si trovava a 4930 miglia dall’arrivo, a 30° di latitudine Sud e 30° de longitudine Ovest, più o meno all’altezza di Porto Alegre in Brasile.
Come previsto, e così come già ieri, il trimarano è costretto a stringere il vento, andatura che Joyon non ama e che gli sta facendo perdere velocità e tempo. Tuttavia, al momento la velocità media sulle quattro ore sfiora i 16 nodi, e la risalita dell’Atlantico del Sud prosegue. Secondo le previsioni, la ricerca degli alisei dell’est dovrebbe durare tutto il weekend.
A causa della bolla anticiclonica incontrata dal francese nei giorni scorsi, il suo vantaggio nei confronti del record di Ellen MacArthur è sceso e si attesta al momento sulle 2.894 miglia. Si tratta di un margine rassicurante, ma più esiguo se si considera che era arrivato a lambire le 3.500 miglia.
“Certamente perderò una parte del mio vantaggio – ha spiegato ieri Joyon – e credo che in 2-3 giorni non riuscirò a percorrere più di 250 miglia. Tuttavia il morale è buono, non c’è motivo di piangersi addosso. Dopotutto ho un trimarano eccezionale al 100% del suo potenziale, non perderò che una piccola parte del mio vantaggio, e queste inevitabili giornate percorse a stringere il vento sono il prezzo da pagare per risalire a nord”.
L’ultima posizione rilevata per IDEC è 29°56,64 S e 029°26,48 W, e il francese rivela che “gli Albatros se ne sono andati ieri” (come si può vedere dalla foto, scattata a bordo del trimarano dallo stesso Joyon).