Sono stati trasferiti questa mattina all’Acquario di Genova i 56 coralli dell’ordine Scleractinia e 6 tridacne sequestrati ancora vivi all’aeroporto di Linate lo scorso 28 dicembre dagli uomini del Servizio Cites del Corpo forestale dello Stato. I coralli e le tridacne sono stati collocati in apposite vasche curatoriali e non saranno esposti.
L’operazione che ha portato al sequestro dei coralli è stata coordinata dalla Sezione investigativa Cites dell’Ispettorato Generale di Roma ed è partita in base a una segnalazione del Nucleo Cites di Napoli che riferiva della presenza di un carico di ottanta colli di coralli e di conchiglie di Tridacna nascosti all’interno di spedizioni dichiarate come pesci tropicali e quindi non sottoposti a controllo Cites e doganale. Il carico, proveniente dalla Germania, era diretto al mercato napoletano e siciliano e sarebbe dovuto arrivare a destinazione a bordo di due voli Air One.
Il carico per Napoli, costituito da 56 coralli e da 6 conchiglie di tridacna, è stato bloccato in tempo dagli uomini della Cites di Linate poco prima che il volo decollasse, mentre quello destinato a Palermo, contenente 42 coralli e 4 conchiglie di tridacna, è stato recuperato all’aeroporto Falcone e Borsellino dal Nucleo Cites del capoluogo siciliano.
L’autore del traffico illegale di coralli e conchiglie, titolare di una ditta di Settimo Milanese che importa ed esporta beni per acquari, è stato denunciato con l’accusa di aver violato la normativa internazionale sulle specie in via di estinzione. La CITES è la Convenzione internazionale di Washington che regolamenta il commercio delle specie animali e vegetali.
I coralli sono stati presi in consegna dalla Dottoressa Claudia Gili, curatore generale e responsabile veterinario dell’Acquario di Genova, e affidati alle cure del settore tropicale della struttura. Come da normale prassi, gli animali, che da un primo controllo non sono risultati tutti sani, non sono stati inseriti in vasca espositiva, ma in vasche curatoriali non visibili al pubblico dove verranno curati e monitorati dal personale acquariologico.
L’Acquario di Genova è da anni impegnato nel mantenimento di coralli ex situ; dal 2005, è impegnato nel progetto CORALZOO, che vede la partecipazione di diversi Istituti ed Enti europei per sviluppare protocolli e metodologie per la riproduzione sessuata e asessuata e il mantenimento di coralli in ambiente controllato. All’interno di questa ricerca, l’Acquario di Genova si occupa in particolare degli aspetti nutrizionali, riproduttivi e relativi a diverse patologie.
Il fine di questa attività è la conservazione e la salvaguardia delle scogliere coralline, habitat unici al mondo: pur occupando lo 0.3% della superficie degli oceani, ospitano infatti il 25% di tutte le specie marine. Le principali minacce per le scogliere coralline sono l’innalzamento della temperatura media del mare, il generale inquinamento dei mari, il turismo di massa, non sempre rispettoso dell’ambiente, l’eccessiva attività antropica lungo le coste e lo smisurato sfruttamento delle risorse marine, all’origine del fenomeno dello sbiancamento (bleaching).
Alle scogliere coralline, l’Acquario di Genova ha dedicato diverse vasche espositive allo scopo di sensibilizzare ed educare il grande pubblico alla conservazione, alla gestione e all’uso responsabile degli ambienti acquatici, attraverso la conoscenza e l’approfondimento delle specie animali e dei loro habitat.