A 2.100 miglia da Brest colpo di scena per Francis Joyon e il suo maxi trimarano IDEC. Proprio quando sembrava che nulla potesse impedire al navigatore francese di arrivare senza problemi a Brest con un tempo eccezionale, Joyon, salito in testa d’albero, ha dovuto constatare una forte delaminazione dell’antenna nel punto di attaccatura con la sartia di dritta. Il francese ha diminuito immediatamente la velocità al fine di alleggerire lo stress sulla struttura, ed ha provveduto ad avvolgere la zona incriminata con una cinghia, ma non esclude un cedimento della struttura prima dell’arrivo al traguardo.
Per Joyon saranno ultimi giorni da vivere dunque con il cuore in gola, nel timore di un peggioramento delle condizioni del trimarano IDEC. Nonostante il rallentamento forzato, tuttavia, la velocità continua ad essere buona (con un media superiore ai 17 nodi) e il vantaggio sul precedente riferimento di Ellen MacArthur è addirittura tornato a crescere, riposizionandosi al di sopra delle 2.800 miglia. L’ultima posizione rilevata per IDEC è 23°17,92 N e 036°02,92 W, e sulle ali dell’aliseo agganciato alcuni giorni fa la risalita dell’oceano atlantico prosegue senza soste.
“E’ un po’ una galera” ha raccontato Joyon riferendosi alla spada di Damocle che pende, letteralmente, sulla sua testa, e dopo 52 giorni di navigazione c’è da credere che lo stress dovuto a quest’ultima tegola possa accrescere ulteriormente la fatica e le difficoltà di questa traversata finora eccezionale.