Genova, cinque terre baie e calette aperte ai natanti a basso impatto ambientale

di Redazione 315 views0

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Grazie all’accordo siglato circa un anno fa fra i ministeri di Ambiente e Trasporti, Federparchi, Ucina, Assonautica, Legambiente, Marevivo e Wwf verrà finalmente stilata, entro l’inizio della stagione turistica, la direttiva secondo la quale gli Enti gestori dei 26 parchi marini italiani dovranno adattare i propri regolamenti per permettere ai rappresentanti della “nautica sostenibile” di attraccare in baie, cale e golfi che finora erano rigorosamente interdetti.

Costoro saranno infatti ricompensati degli sforzi compiuti per accostarsi all’ambiente marino con il minor “disturbo” possibile con la possibilità di fruire turisticamente delle zone più protette e incontaminate delle nostre coste fra cui primeggiano, ovviamente, le Cinque Terre. Anche il famoso comprensorio del Levante, infatti, diventerà così laboratorio avanzato, dove sperimentare pratiche ecosostenibili di gestione della fascia costiera.

Il via libera sarà consentito solo alle barche munite di motori eco-compatibili, fuoribordo a 4 o a 2 tempi, con iniezione diretta alimentati a benzina verde a biocarburanti o elettrici. Se lo scafo supera i 24 metri di lunghezza saranno necessarie casse separate per la raccolta di liquami e acque di scarico.

Munito di queste dotazioni, il diportista potrà certificarsi eco-compatibile, esponendo il bollino blu, rilasciato da Enti parco, Capitaneria e Cantieri. Le nuove regole prevedono poi limitazioni di velocità. Nelle riserve non si potranno superare i 5 nodi nella fascia dei 300 metri dalla costa; i 10 nodi tra i 300 e i 600 metri al largo.

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