Conoscere e interpretare le tendenze dell’interior design nella progettazione di uno spazio abitativo è molto importante: lo è ancora di più a bordo di una imbarcazione dove anche i centimetri devono essere sfruttati al massimo. Per questo la cucina degli yacht e delle barche, in generale, è ormai diventato terreno di confronto fra designer, costruttori e fornitori. Seatec ha affrontato il tema anche con un convegno sul “Lo spazio cucina a bordo” al quale ha preso parte ( a dimostrazione dell’attenzione che suscita l’argomento) un parterre di relatori nutrito e altamente qualificato che ha analizzato l’evoluzione dell’ambiente cucina nel mondo dello yachting
Nella seconda giornata di Seatec è stato assegnato anche il premio Abitare la Barca concorso riservato agli studenti universitari sul tema “la suddivisione e l’arredo degli spazi abitabili a bordo”. “Abitare la barca” nasce con l’obiettivo di offrire ai giovani un’occasione unica per confrontarsi con il mondo della progettazione applicata al settore nautico e per esplorare nuovi stili di vita a bordo avvalendosi di un’ispirazione creativa libera delle logiche del profitto tipiche del mondo della produzione.
I progetti sono stati realizzati da studenti delle facoltà di Disegno Industriale, Ingegneria Navale e Architettura direttamente in fiera sotto gli occhi dei visitatori e sono stati giudicati da una giuria composta da docenti universitari, secondo criteri di creatività e innovazione, ma anche di fattibilità dei progetti. Il tutto senza che i giurati fossero a conoscenza del nome degli autori.
I vincitori sono stati premiati con una breve cerimonia che si è svolta nell’Agorà, spazio di incontro e confronto per espositori e progettisti dove Marco Maiocchi, ordinario di design architettura al Politecnico di Milano, ha illustrato le motivazioni dei premi affermando che “nella scelta dei vincitori abbiamo privilegiato l’originalità, perché questa è la vera strada verso l’innovazione formale”.
Il primo premio è andato a Giovanni Agliottone dell’università di Ascoli Piceno per il progetto “Matrioska” con il quale ha dimostrato completezza e coerenza rispetto al tema progettuale previsto. Il secondo premio è stato assegnato a Elisabetta Bassani dell’Università di Genova per l’elevata originalità del suo “tre uni” . Il terzo posto è andato ex-aequo a Raffaele Pennazzi di La Spezia per un “pozzetto rivoluzione” ed a Gustavo Schelotto, argentino che studia al Politecnico di Milano per il progetto “NEXUS”.
Particolarmente apprezzati i lavori da parte di Decio Carugati, scrittore, giornalista e critico del design che si è complimentato con i giovani anche perché “hanno disegnato direttamente, senza l’ausilio del computer, producendo lavori originali e di grande qualità”. Giovani designer e critici affermati hanno poi partecipato al convegno “Lo spazio cucina a bordo” affrontando un tema di grande attualità.
Lo scopo dell’iniziativa era quello di avvicinare le aziende di design al mondo della nautica. Interessante il contributo di un personaggio come Duilio Boffi, titolare dell’azienda omonima, leader nella progettazione e produzione di bagni e cucine di design, che ha deciso di puntare sulla nautica di lusso, stringendo accordi di collaborazione con alcuni dei cantieri italiani più importanti. Ha aperto i lavori Decio Carugati e sono poi intervenuti Carlo Galeazzi, Interior designer di yacht , la sociologa Maria Sebregondi, Silvia Piardi, Direttore Master Universitario in Yacht Design di La Spezia, Marco Maiocchi del Politecnico di Milano, Duilio Boffi, di Boffi, Benedetta Spadolini, Preside della Facoltà di Architettura di Genova.