La tassa proposta da Renato Soru bocciata dalla Corte Costituzionale, il commento di Isyba

di Redazione 320 views3

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Ieri, 13 febbraio 2008, la “filosofia applicata all’economia” propugnata dal Governatore pro-tempore della Regione Sardegna, Renato Soru, ha subito una bocciatura pesante da parte della Corte Costituzionale. La seconda bocciatura sarà invece pronunciata dalla Corte di Giustizia della UE, che dovrà pronunciarsi sulla legittimità della “tassa sullo scalo di unità da diporto utilizzate a fini di lucro” ai sensi dell’art. 234 del Trattato CE. La stessa Corte Costituzionale, nel suo comunicato stampa, evidenzia che è la prima volta nella storia che rimanda in via pregiudiziale al massimo organo della UE la definizione di simili questioni.

A volte, anche gli “Onnipotenti” cadono, come potrebbe accadere anche quelli che in passato o recentemente hanno cercato di “intimidire” provando a mettere in “cattiva luce” con la comunicazione di provvedimenti di tipo privatistico, illegittimi, immotivati, privi di ogni fondamento e lesivi degli interessi del singolo garantiti dalla vigente Legge sulla Privacy, la categoria dei Mediatori Marittimi.

Potrebbero esserci testimonianze spontanee che potrebbero contribuire a fare ulteriore chiarezza sui motivi per cui sono state influenzate le decisioni della Port Autorithy di Genova già dall’abrogazione degli artt. 109 e 110 del Codice della Navigazione. Potrebbero esserci testimonianze spontanee che potrebbero coinvolgere anche altre situazioni, riguardanti la gestione e le attività di Enti apparentemente pubblici.

L’attività del Mediatore Marittimo, e quelle dell’Associazione di categoria (ISYBA) e del suo Presidente sono state, sono e saranno improntate all’indipendenza, imparzialità ed equidistanza. E alla libertà di espressione in materie che ci riguardano direttamente o indirettamente, piaccia o non piaccia a qualche “Onnipotente”.

Resta il fatto che le Società Armatrici che eserciscono unità da diporto per fini di lucro (contratti di locazione e di noleggio) dovranno attendere la sentenza della Corte di Giustizia della UE per richiedere il rimborso alla Regione Sardegna delle Tasse ingiustamente pagate in passato. Si auspica, nel contempo, un minimo di buon senso da parte di chi fino ad oggi ha preferito difendere in tutti i modi il principio di autonoma imposizione (a difesa dell’ambiente ormai tutti sanno essere una debole scusa).

Commenti (3)

  1. interessante articolo a parte un paio di paragrafi di cui non ho compreso l’attinenza. Peccato che, ad un’ulteriore approfondimento, si capisce che non è stata presa una decisione riguardante gli yacht da diporto, come si può leggere chiaramente qui: http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/ambiente/sardegna-tassa/sentenza-consulta/sentenza-consulta.html
    Qualcuno sa in che tempi la Corte di giustizia CE si pronuncerà sugli ultimi due punti riguardanti la nautica?
    Saluti!

  2. Ad Agata Grillo.

    Forse i due passaggi di cui non ha capito l’attinenza riguardano Operatori privi del titolo di mediatore marittimo che operano in Italia e continuano ad auto-definirsi “brokers”.

    Resta il fatto che le “navi adibite esclusivamente al noleggio per finalità turistiche” e tutte le unità straniere definite “commercial vessel” non devono pagare comunque la Tassa Soru in quanto non prese in considerazione dalla Legge Regionale del 2006, del 2007 ed anche da quella che dovrà essere approvata nel 2008.

    Saluti!

  3. ad agata grillo
    Di qualsiasi cosa parli è sempre la migliore.
    Ha studiato, ha avuto esperienze nella nautica e nelle varie tecniche di programmazione ed affini nel campo dell’informatica, non ha dovuto ricorrere ai ricatti dei media.
    E una donna eccezionale. Inchinatevi al suo cospetto.
    Nello

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