Assomarinas, porti turistici consegnati alle Regioni

di Redazione 314 views0

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“Il ministero dei Trasporti conferma: porti turistici costieri consegnati alle Regioni”. Lo rende noto un comunicato di Assomarinas. “Torna prepotentemente alla ribalta – spiega – lo sviluppo della portualità turistica nel quadro dell’attuale processo di decentramento amministrativo. Immediati, infatti, gli effetti della sentenza 344/07 della Corte Costituzionale che ha ribadito la titolarità regionale per il principio della sussidiarietà ai comuni costieri delle competenze in materia di approvazione e regolamentazione delle strutture per il diporto nautico (porti, approdi turistici e punti d’ormeggio) su tutte le aree costiere nazionali.

Alla prima Assemblea nazionale della portualità turistica organizzata al Salone nautico Big Blu di Roma il 28 febbraio, dalla rivista Nautica in collaborazione con Assomarinas, Assonat, Assonautica, Assopat, Rete dei porti sardi, Agenzia marenews e patrocinata dall’Associazione parlamentari amici del mare e della nautica, il ministero dei Trasporti, per voce della dottoressa Scarsilli, ha ufficialmente annunciato la ‘consegna” delle coste italiane, finora gestite dallo Stato in base al Dpcm del 21 dicembre 1995, alle Regioni per le parti non ancora di loro competenza (con l’eccezione dei siti per i quali vi siano in corso procedimenti di rilascio di concessioni ).

“È la conferma del ruolo strategico – ha dichiarato Roberto Perocchio presidente di Assomarinas – che i comuni costieri italiani potranno assolvere nei prossimi anni per una capillare diffusione delle strutture per il diporto nautico e per una ulteriore spinta per lo sviluppo del turismo nautico che normalizzi la situazione nazionale rapportandola a livelli finalmente europei. Tuttavia è ora compito delle associazioni di categoria fare massa critica nei confronti del coordinamento delle Regioni perché non venga sprecata l’opportunità che offre loro il trasferimento di funzioni turistiche dallo Stato alle Regioni”.

“Le Regioni – si legge nella nota – dovranno necessariamente intensificare la loro pianificazione integrata delle coste dotando peraltro i comuni delle necessarie deleghe per poter approvare rapidamente i progetti di iniziativa privata o pubblico-privata attualmente in gestazione. Si tratta di un complesso progettuale che dovrà esprimere 30 mila nuovi posti barca nel prossimo quinquennio per far fronte a una domanda che al momento non ha sbocchi sia in termini numerici che dimensionali”.
(da ilvelino.it)

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