Dal recente Boat Show di Miami, ci siamo portati a casa (o meglio in barca) uno strumento che senza ombra di dubbio definiremmo un MUST-HAVE, ovvero un oggetto indispensabile per la sicurezza, facile da usare, economico. Negli ultimi anni abbiamo assistito al lancio sul mercato di strumenti in grado di “tracciare” il percorso di una barca o di un automezzo attraverso la rete satellitare, anche laddove non prende la normale rete telefonica. Abbiamo visto strumenti in grado di mandare la posizione latitudine-longitudine via e-mail o sms ogni tot minuti, mandare e ricevere comunicazioni di emergenza e perfino rappresentare in una mappa sul web il tracking del percorso effettuato in tempo reale.
I primi prodotti presentati, ormai oltre un lustro fa, erano basati su tecnologia telefonica GPRS, ma avevano il grosso difetto di non funzionare in mezzo al mare. Su questa tecnologia hanno fatto fortuna tutti i sistemi satellitari comunemente installati nelle automobili. Per la nautica era assolutamente necessaria una tecnologia più evoluta, basata sul satellitare. Tra le soluzioni presentate non sono mancati gli stessi telefoni satellitari, anch’essi dotati di tecnologia di tracking e allarme, ma avevano il difetto di costare troppo e la necessità di essere ricaricati, come tutti i cellulari.
Ora arriva SPOT, un ricetrasmettitore satellitare costantemente collegato ad una centrale di soccorso operativa e alla rete Internet (che a sua volta è collegata alla rete telefonica mobile), in grado di
• inviare ogni tot minuti a chi si desidera messaggi con la nostra posizione LATLON;
• alla pressione del tasto “OK” , inviare a chi si desidera un messaggio di rassicurazione;
• in caso di pericolo di vita, avvisare in tempo reale la centrale operativa, che, conoscendo l’esatta posizione, sia essa in mezzo al mare o su un ghiacciaio, attiva le autorità competenti per il soccorso.
Tutte le posizioni sono memorizzate su Google Maps (accessibile da noi o i nostri cari tramite password) ed esportabili in excel o altri formati. Ricordiamo che Google Maps può mostrare le mappe in formato grafico oppure in formato fotografico-satellitare, consentendo quindi di capire anche fotograficamente la conformazione del territorio ove si è o si richiede l’intervento in emergenza. SPOT ha dimensioni ridotte: è grande quanto un telefono cellulare, pesa poche decine di grammi e sta nel taschino della camicia. E’ alimentato da normali pile AA lithium.
SPOT costa poco, in Italia verrà venduto intorno ai 180 euro e con un canone annuale di circa 90 euro. Ma i prezzi sono ancora indicativi e potrebbero scendere! SPOT è il prodotto ideale per la sicurezza in mare, ma non solo: è infatti adatto anche a Escursionisti, Scalatori, Sciatori, Cacciatori, Camperisti, Corrieri…
SPOT può essere usato non solo per la sicurezza delle persone, ma anche per tracciare un bene prezioso, quale una barca … anche se non nasce per questo scopo: la modalità tracking, infatti, va attivata pigiando un tasto e dura 24 ore, dopodichè deve essere riattivata. Inoltre, se utilizzato costantemente, le batterie durano “solo” 14 giorni. Per chi avesse esigenza di avere una soluzione “ALWAYS -ON” consigliamo altri strumenti, che necessitano installazione e appartengono a una fascia di prezzo superiore. Maggiori informazioni su www.findmespot.com
claudio fogazza Marzo 16, 2008 il 10:42 am
SPOT, un ricetrasmettitore satellitare costantemente collegato ad una centrale di soccorso operativa e alla rete Internet (che a sua volta è collegata alla rete telefonica mobile)
tecnologia interessante da sviluppare per la telefonia mobile