Approvato il progetto, a Fiumicino il nuovo Porto di Roma

di Redazione 550 views1

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Roma tornerà ad avere il suo porto, grande e importante come all’epoca imperiale quando alla Foce Micina approdavano le triremi provenienti da tutto il Mediterraneo. La Conferenza di servizi del Comune di Fiumicino, a metà marzo, ha infatti approvato in via definitiva il progetto della società Iniziative portuali, porto di Roma srl, per la realizzazione, nell’ansa del vecchio faro a nord della foce Fiumara grande del Tevere, di un grande e moderno porto di 1445 posti per imbarcazioni da 10 a 60 metri di lunghezza.

L’inizio dei lavori, che dureranno un paio d’anni, è prevista per l’autunno. Il marina sarà realizzato secondo le più avanzate normative e tecnologie ecocompatibili: dagli impianti di ricircolo delle acque del bacino portuale a quelli di aspirazione dei serbatoi delle acque nere e di sentina, a una stazione sperimentale volta all’applicazione alle imbarcazioni di motorizzazioni pulite a idrogeno che la ‘I.P porto di Roma’ impianterà sulla base di un protocollo d’intesa firmato con Assonautica. Particolarmente sensibili al rispetto ambientale sono infatti i vertici della società imprenditrice, presieduta da Michele Gaetano Tramontano, titolare della Sofromar – un’azienda armatrice di navi oceanografiche attrezzate per le ricerche sull’ecosistema marino, spesso per conto del CNR e di altri Enti scientifici nazionali ed esteri – affiancato dal vice presidente, Giuseppe Rinaldi, imprenditore di lunga e comprovata esperienza nel settore della portualità turistica.

Le strutture di servizio a terra del nuovo porto di Roma si svilupperanno su una superficie di 40 mila metri quadrati e una cubatura di 130 mila mc. destinate all’assistenza e ai lavori di cantieristica navale dotati di uno scalo di alaggio e varo con un travel per imbarcazioni fino a 800 tonn, al rimessaggio e agli esercizi ricreativi, commerciali e turistici: negozi, bar, ristoranti e un albergo a 5 stelle per un’ospitalità all’altezza della clientela internazionale interessata data anche la vicinanza con l’aeroporto di Fiumicino. Insomma un habitat ‘naturale’ autosufficiente, efficiente e confortevole per vivere la barca e il mare, ma anche le bellezze del patrimonio artistico-culturale che Roma e il suo vasto entroterra offrono a un turismo colto e raffinato.

L’iniziativa svilupperà l’economia non solo del Comune di Fiumicino, ma dell’intero distretto nautico laziale con un aumento, tra l’altro, dell’occupazione di un migliaio di unità lavorative nelle varie categorie (2500 con l’indotto). “Il nuovo porto si inserisce a pieno – afferma Rinaldi – nel Distretto Nautico del Lazio, varato circa un anno fa con l’ambizione di sviluppare un polo di eccellenza regionale nel contesto nazionale di forte espansione del comparto specie verso l’estero e il turismo ad esso connesso.

I dati generali sono sicuramente confortanti, ma è altrettanto vero che la competitività sui mercati esteri si fa sempre più agguerrita e giocata specie sul piano della ricettività portuale e dei servizi di qualità. In tale contesto, il piano per lo sviluppo della portualità turistica che la Regione Lazio intende responsabilmente varare, assume un’importanza strategica. Al di la della forte e inevasa domanda interna di posti barca (molti appassionati nautici sono frenati nell’acquisto di un’imbarcazione – dal gommone allo yacht – per la difficoltà di dove tenerla ) nel mare nostrum stazionano imbarcazioni costruite in Italia e nei migliori cantieri del nord Europa, dotate di impianti e tecnologie sofisticate che trovano difficoltà nel reperire assistenza specializzata per la gestione e la manutenzione. Occorre, dunque, non solo incrementare l’offerta di basi e posti barca, ma anche migliorare i servizi di cantieristica di alta qualità, garantiti da un sistema di imprese integrate tra loro.

Ecco – conclude Rinaldi – con il porto di Fiumicino abbiamo l’ambizione di contribuire a colmare questo ‘vuoto’ del nostro sistema realizzando il primo porto veramente eco-sostenibile, non solo del Lazio ma dell’interno Paese, e uno dei primi esempi di integrazione tra i servizi per il diporto, il posto barca, e il sistema di imprese della nautica per l’assistenza di qualità. In tal senso saranno chiamati a fare sinergia i due Consorzi d’imprese – Sirena Lazio e CNL – ai quali aderiscono oltre 180 aziende operanti sul territorio”.

La realizzazione del nuovo porto è salutata con particolare soddisfazione dalla popolazione di Fiumicino con in testa il sindaco Mario Canapini e dalle migliaia di diportisti romani rappresentati in particolare da Assonautica romana, promossa e presieduta dal presidente di Confcommercio Lazio, Cesare Pambianchi, nel quadro del sistema camerale che vede ‘centro motore’ il presidente della Camera di Commercio di Roma, Andrea Mondello.
(da marenews.it – CEB)

Commenti (1)

  1. A porto finito si penserà di fare “anche” ponti per collegare l’isola sacra al mondo?
    o si prevede spostamenti urbani in elicotteri.

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