Prosegue la marcia di Fedor Konyukhov, impegnato nell’Antarctica Cup e al momento nell’Atlantico del Sud. Il navigatore russo sta cercando di tenersi più a nord possibile per evitare la zona degli iceberg, e negli ultimi giorni ha trovato delle condizioni meteo accettabili. Ecco le sue ultime parole: “Ora è mattina presto, ma questa notte è stata difficoltosa. Ho dovuto combattere con un meteo difficile per tutto il tempo, con il vento che passava i 50 nodi. Secondo le previsioni mi trovo ai confini di un’area di depressione centrata più a Sud, ma abbiamo avuto solo 12 ore di burrasca. Questo è il vantaggio di trovarsi più a nord: certo, abbiamo allungato il percorso di molte miglia ma l’obiettivo è cercare di limitare al massimo la permanenza in zone climatiche critiche”.
“E’ stato eccitante poter osservare l’arrivo della tempesta dall’interno della mia barca – ha proseguito – sapendo che sarebbe durata poco. Sarebbe stata una situazione del tutto diversa se avessi saputo che invece avrei dovuto lottarci per tre giorni! Qui, nell’oceano meridionale non è tanto la forza del vento a creare problemi ma il suo prolungarsi, che complica terribilmente il tutto”. Al momento a bordo tutto procede per il meglio. Sto navigando a ridosso della linea esterna della nostra rotta, e visto che il vento muta spesso da Nord Ovest a Sud Ovest sto procedendo molto a zigzag. Sono un po’ preoccupato per il previsto arrivo di venti da Nord-Nord Est, ma mi auguro che restino più a nord che ad est. Anche perché in queste condizioni ho solo due possibilità di scelta: tenermi a nord, a ridosso del limite di rotta, o dirigermi a sud nella zona degli iceberg. Vedremo come andrà a finire”.
Konyukhov ha poi spiegato che durante la notte tiene costantemente d’occhio il radar, proprio per evitare collisioni con iceberg. Secondo i rilevamenti, il russo è riuscito a schivare un iceberg molto grande (340m di lunghezza e 157 di larghezza) passandogli ad appena sei miglia a nord nel corso della notte. Il servizio meteo però spiega che poco più a sud ce ne sono altri 15 lunghi più di 150 metri, più probabilmente molti altri più piccoli. Konyukhov,