Cerimonia e premiazione del 26° Invernale “Marina di Ravenna”

di Redazione 305 views0

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La ventiseiesima edizione del Campionato di Inverno organizzata dal Ravenna Yacht Club si è chiusa ufficialmente sabato 29 marzo. Alla presenza delle autorità portuali e delle istituzioni locali sono stati consegnati i premi e reso noto il vincitore della supercoppa, cioè il vincitore della classifica overall ed i vincitori del trofeo Jan, istituito lo scorso anno.

Premi di grande prestigio per questa edizione numero 26. Ai vincitori delle ceramiche moderne dell’artista faentina Mirta Morigi, artista internazionalmente conosciuta consegnati dalle autorità, dal vice presidente del Ravenna Yacht Club Giuseppe Randi, del consigliere Antonio Serra e naturalmente del segretario Franco Tramonti ed il presidente Umberto Miccoli.

Per la prima volta dopo tanti anni la supercoppa, quella che si assegna al vincitore assoluto va a un debuttante: l’imbarcazione Athyris di Sergio ed Oriana Taccheo (nella foto). “Siamo molto fieri di questa vittoria, perché per noi la vela è una vera e propria passione” spiega Oriana Taccheo sempre accanto al marito timoniere di Anthirys, ed aggiunge “abbiamo scelto di partecipare perché per noi era un importante allenamento in vista delle selezioni del campionato italiano IMS. Questo campionato si è confermato all’altezza delle aspettative: molte barche, ben divise le classi che permettono a chi vuole competere di competere ed a chi vuole divertirsi di farlo.”

A Umberto Miccoli, presidente del Ravenna Yacht Club, il compito di consegnare i premi speciali: uno allo staff tecnico “in Mare” che ha sempre fatto un lavoro egregio sia nella sistemazione del campo di regata sia nelle decisioni tecniche da prendere; l’altro a tutto il personale di terra che permette di garantire la perfetta organizzazione del dopo regata.

Per il secondo anno si è consegnato il Trofeo Jan per ricordare Jan Schoononwelt, velista e velaio olandese che ha avuto per anni un ruolo determinate per far crescere la manifestazione. Vincitore nel gruppo 3 Pallino e nel gruppo 4 Mon Amour che conferma così la sua annata davvero unica. “Abbiamo vinto nella classe IMS 5 come già due anni fa, mentre lo scorso anno eravamo secondi.” Specifica Giacomo De Cesare, armatore di Mon Amour. “Il merito è dell’equipaggio affiatato, consolidato. La barca non era in ottime condizioni, ma siamo stati fortunati perché le condizioni di aria sostenuta che abbiamo avuto quest’anno ci hanno favorito.”

Al termine della premiazione l’estrazione degli oltre 100 premi, per “coinvolgere e premiare tutte quelle barche che hanno partecipato per pura passione, perché sapevano di avere poche chance di vittoria.” Spiega Umberto Miccoli presidente di Ravenna Yacht Club che prosegue “Per noi era importante premiare e riconoscere proprio la passione, lo spirito sportivo e la voglia di essere presente.” Importante la motivazione d importanti i premi: uno spi messo in palio dalla veleria livornese Geo Sails, 20 biciclette pieghevoli da barca e molti accessori per la barca offerti da Trem.

Il Trofeo Jan vuole recuperare la possibilità di competere senza operazioni eccessivamente onerose, uno stazzatore professionista e incentivare e valorizzare lo spirito di autocensura e correttezza che sono valori alla base dello spirito sportivo della vela. “Nel sistema IMC/ORC le misurazioni infatti sono prese direttamente dall’armatore e controllate solo se la barca è vincente. Per questo trofeo sono state selezionate solo le imbarcazioni appartenenti alle classi IMS/ORC estrapolandole dalle loro classi IMS di appartenenza e così è stata realizzata una classifica “speciale”.

“Mi ha fatto piacere aver istituito il Trofeo Jan”, racconta Franco Tramonti il segretario del Ravenna Yacht Club “a ricordo del primo “unico ed assoluto” giudice di regata del nascente Campionato di Inverno. Era sua abitudine aumentare d’ufficio il rating alle barche che vincevano due prove consecutive. La valorizzazione delle stazze nella classe IMS/ORC sia un contributo a rilanciare, anche se con modalità più scientifiche e rigorose, questo spirito di competizione ad armi pari.”

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