Un gruppo di esploratori inglesi tenterà nei prossimi mesi di navigare e superare con una barca a vela il mitico “passaggio a Nord Ovest”, la rotta che va dall’Oceano Atlantico all’Oceano Pacifico passando attraverso l’arcipelago artico del Canada. Uno degli scopi della missione – chiamata Against the Floe (contro i blocchi di ghiaccio) e guidata dal quarantottenne skipper Bob Beggs, vincitore del “Clipper Round the World Race”, il giro del mondo in barca a vela – sarà quello di dimostrare quanto il global warming (il riscaldamento globale del pianeta) abbia modificato il clima tanto da rendere raggiungibili attraverso la navigazione a vela territori in precedenza inaccessibili.
Secondo alcuni recenti studi dell’Agenzia spaziale europea infatti, il progressivo scioglimento dei ghiacci dell’Artico avrebbe reso navigabile la storica rotta che va dall’Atlantico al Pacifico. Se l’impresa riuscisse, si aprirebbero nuovi scenari nelle tratte commerciali internazionali: il Passaggio a Nord Ovest si trasformerebbe in un importante canale di navigazione divenendo il percorso più breve che unisce l’Estremo Oriente con l’Europa Occidentale.
Il vascello che dovrebbe attraversare questi luoghi inospitali è un catamarano leggero di 8,4 metri, senza nessun motore o generatore, che si muove grazie all’energia solare e eolica. Il viaggio dovrebbe iniziare il prossimo giugno dalla città britannica di Plymouth, e proseguire verso la Groenlandia fino ad arrivare al Passaggio Nord Ovest attraverso il mare di Beaufort. Infine gli esploratori, dopo aver superato l’Artico e l’Alaska, torneranno in Inghilterra attraverso il Canale di Panama, diventando, tra l’altro, i primi navigatori ad aver circumnavigato l’America del Nord con una barca senza motore.
Molti esperti si sono detti scettici sulla riuscita dell’impresa, ma Beggs è convinto di farcela: “Amo l’avventura – riporta corriere.it – e ho tratto ispirazione dai racconti antichi di cui sono protagonisti Franklin (l’ esploratore che invano nel lontano 1845 tentò di forzare il passaggio attraverso i ghiacci artici e morì insieme ai 137 membri del suo equipaggio nelle gelide terre nordiche) e di altri antichi esploratori. In passato ho trascorso 10 inverni in Norvegia e ciò insieme con la mia passione per il mare, renderà questa impresa perfetta”.
“Tutti noi abbiamo già alle spalle un’esperienza nell’Artico e proviamo un grande amore verso questo territorio – spiega Darren Thompson, uno dei compagni di viaggi di Beggs – ciò che ti attrae di più è la possibilità di fare qualcosa che non è mai stato fatto finora, mentre ciò che fa paura è l’idea di dover navigare controcorrente, con centinaia di tonnellate di ghiaccio che vengono verso di te”.