Sono 62, ad oggi, i Melges 24 in attesa di essere calati nelle acque di Porto Santo Stefano: un numero destinato a salire ancora, fino alla vigilia del primo start. Dal 4 al 6 aprile si svolgerà presso lo Yachting Club di Porto Santo Stefano una nuova prova, la seconda, valida per il circuito che vede protagonista la flotta italiana e internazionale dei Melges 24. Già, perché fin dalla prima tappa nelle acque di Scarlino, accanto alla ricca rappresentanza italiana, si è registrata una nutrita presenza straniera richiamata forse dal livello del circuito italiano, ma certo anche dalla prospettiva di confrontarsi con quelli che saranno i protagonisti del Volvo Melges 24 World Championship in programma a fine maggio a Porto Cervo.
Italia, Estonia, Slovenia, Svizzera, Inghilterra, Norvegia, Austria, Germania, Francia, Svezia: arrivano da tutta Europa per prendere confidenza con il Mare Nostrum, i suoi venti e soprattutto con i suoi equipaggi in vista dell’appuntamento mondiale. Tra gli atleti, già annunciati dalle preiscrizioni, presenti all’Argentario quasi tutti i migliori timonieri italiani, tra cui molti ex azzurri nelle classi olimpiche e con numerose presenze in Coppa America.
L’equipaggio “da battere” è certo quello di Blu Moon di Franco Rossini, con Flavio Favini al timone. Non da meno quello di Sherekhan dell’armatore barese Maurizio Cardascio con al timone Sandro Montefusco o ancora quello di Alfa Spider dei Fratelli Pavesio con il timoniere triestino Gabriele Benussi. In una manciata di punti a Scarlino sono questi gli equipaggi che si sono divisi il podio; ma quelli “pericolosi” in realtà sono molti: c’è Uka Uka, di Lorenzo Santini timonato da Lorenzo Bressani.
L’equipaggio, coordinato da Federico Michetti cercherà il riscatto di un risultato al di sotto delle aspettative nella tappa di Scarlino. Osservato speciale anche Pilot Italia timonato da Alberto Bolzan: il giovane timoniere ha già dimostrato di poter “infastidire” equipaggi ben più blasonati. Ci sono poi nomi come quello di Pietro D’Alì alla tattica di Giacomel Audi Q8 timonato da Riccardo Simoneschi; o come quello di Nicola Celon che torna al timone del Melges 24 di Giorgio Marchi. C’è Matteo Ivaldi al timone di Brontolo di Filippo Pacinotti, mentre Francesco Ivaldi sarà alla tattica di Eta Beta, di Paolo Testolin, timonato da Luca Bursic.
C’è poi Alina di Maurizio Abbà con Luca Valerio al timone e Daniele Cassinari alla tattica; OnlineSim-Firebolt, di Carlina Ubertalli, timonato da Roberto Martinez con alla tattica Marco Pirinoli. Il parterre è davvero impressionante per questo debutto di stagione, senza citare gli equipaggi stranieri che già figurano tra gli iscritti, tra cui i fedelissimi di Team Barbarians dall’Inghilterra, o ancora gli svizzeri di Poizon Rouge, o gli svedesi di Rocad Racing. Ci saranno anche i norvegesi di “Terra Eiendomsmgling” vera e propria scoperta a Scarlino dove si aggiudicarono il primo piazzamento della categoria Corinthian.
Un capitolo a parte è infatti dovuto proprio agli equipaggi Corinthian, sempre numerosi e sempre comunque di livello: non è un caso che nella classifica generale dello scorso anno ben due equipaggi Corinthian figurassero tra i primi dieci assoluti. Da Torphyone, a Maidollis, a Conte of Florence-Mediavip, al team di Mas Amantes con i due equipaggi di Mas Amantes (solo uno corinthian) di Renato Vallivero anche in questo caso si parla di equipaggi e di team in grado di ben figurare tra i nomi che abbiamo citato.