“Il porto commerciale e porto turistico possono convivere. Lo abbiamo sempre detto. Ora nella nostra Provincia si può pensare a lavorare per far nascere un vero e proprio polo nautico”. Cna Nautica, sigla interna di Cna che raduna oltre 60 imprese della cantieristica apuana torna a parlare del porto turistico dopo l’incontro di venerdì tra l’Assessore Regionale Riccardo Conti e i candidati Neri e Angeli.
Il porto turistico è un’urgenza. Cna non ne ha mai fatto mistero. Non lo ha detto solo l’Assessore Regionale Conti lo hanno ribadito anche Neri e Angeli, e nei giorni indietro anche Zubbani. La politica è finalmente allineata sulle stesse intenzioni. Una posizione che assume ancora maggior rilievo se si considerano i dati che confermano l’importanza del porto commerciale presentati alla Camera di Commercio e che Cna riconosce in pieno. Il porto commerciale è un’infrastruttura portante dell’economia da cui non si può prescindere.
A parlare a nome dell’associazione è Carlo Alberto Tongiani, Presidente di Cna Nautica. “Dieci anni fa mancava la cultura della nautica. Oggi c’è una cultura. Se prima era difficile prendere una decisione in favore di questo settore, oggi le giustificazioni ci sono. E si chiamano: imprese ed occupazione. L’incontro è stato molto positivo sotto diversi profili. Il primo è quello di aver avuto la possibilità di ribadire quelli che sono i problemi della nautica e che in questo momento storico non ci permettono di sfruttare al massimo le potenzialità di un settore trainante che cresce a doppie cifre. E’ l’unico in Toscana, come ha evidenziato l’ultima indagine di Uniocamere, a crescere (+5,3%). Ma nonostante numeri e potenziali si sta esprimendo al 30%. Bisogna accellerare”.
Cna Nautica sottolinea il momento delicato del settore che difficilmente potrà ancora allargarsi. “L’espansione possibile è arrivata al limite – spiega Tongiani – e se non ci sarà lo sbocco al mare, in attesa del travel-lift e della banchina all’interno del porto commerciale, le cose possono regredire. Il pericolo è quello di tornare indietro. Ed è un pericolo che Cna Nautica non vuole correre”. Infine Cna Nautica spedisce un appello alle amministrazioni nuove ed uscenti. “Le aziende devono essere sorrette nella ricerca delle soluzioni di cui necessitano. Ecco perché auspichiamo che il percorso intrapreso da Zubbani e Neri prosegua su questa linea. Non possiamo più permetterci di ripartire ogni volta da capo”.
(da teleriviera)