Sul Pacifico in barca a remi, 85° giorno di mare per Alex Bellini

Aggiornamento sull’impresa di Alex Bellini, il rematore solitario che sta attraversando l’Oceano Pacifico a bordo di “Rosa di Atacama II”, una barca a remi. Bellini è all’ottantacinquesimo giorno di navigazione, e quasi quotidianamente affida al proprio diario, pubblicato sul suo sito internet, i racconti e le impressioni della sua impresa in pieno svolgimento. Queste le sue parole.

“E’ mezzogiorno; orario anomalo per un aggiornamento, ma siccome non avevo nulla di meglio da fare ho pensato di stravolgere gli schemi consueti. Qui tutto bene. Seconda giornata fiacca, mare piatto come una tavola che se mettessi un bicchiere di acqua raso fino all’orlo non ne andrebbe sprecata una goccia e brezza da W…. adesso da N…. adesso da NW. Insomma tira un pò da dove vuole. Brezza da W? E chi diavolo l’ha mai visto da queste parti vento da W? Sulle pilot charts sono segnate più o meno il 2% di possibilità di vento da W in questo periodo e solo 1% di possibilità di mare piatto, ed ovviamente ci sono entrato in pieno!

E la fiacchezza, alla fine, ha contagiato anche me. Ieri, infatti, forse anche a causa di una specie di piccola insolazione – mi sono coperto la testa solo alle 10, solo dopo aver avvertito i primi sintomi di colpo di sole – ho faticato moltissimo a remare. In tutto il giorno neppure una nuvola sotto cui ripararsi per un minuto da un sole africano che sembrava mi colasse addosso lava incandescente. Come quando d’estate si cammina sui carboni ardenti di una spiaggia senza neppure un ombrellone vicino sotto cui dare sollievo ai piedi. Non viene voglia, in questi casi, di mandare tutto a quel paese?

I minuti sembravano ore e ogni movimento uno sforzo duro da sopportare e già alle 9 non vedevo l’ora che la giornata terminasse. Lentamente e faticosamente mi sono trascinato fino alle 17, quando alla fine ho deciso di rifugiarmi in cabina per concedermi un riposino di 15/20 minuti che invece si è protratto, incredibilmente, fino alle 5.45 di stamattina! Dritto filato, senza pause, senza cena. Alla faccia del riposino! Forse però ne avevo bisogno! Ecco spiegato il mancato aggiornamento di ieri.

Quest’oggi le cose non sono molto differenti: ancora caldissimo e non più di un alito di vento non capace neppure di muovere la bandiera (dell’Italia). Il cielo è un pò più sporco di cirri, (non Massimo di Caterpillar, ma quelle formazioni di alte nubi, chiamate anche Marès tail) segno chiaro di instabilità meteorologica. Il mare così piatto come quello di stamattina mi ha regalato un’alba spettacolare: il sole sembrava sorgesse da lontanissimo, da un orizzonte più lontano rispetto a quello da cui normalmente sorge.

E’ stato un risveglio lentissimo: il giorno ha impiegato molto di più a prendere i suoi toni classici e giurerei di aver visto tutte le sfumature di tutti colori del mondo! Ieri mattina ho ricevuto la telefonata a sorpresa di Marco Confortola dall’Everest. Stanno tutti bene, anche se un pò rallentati. Stanno attrezzando i campi avanzati per tentare la cima verso il 25 maggio. Ridevamo degli opposti e di come i matti si accompagnano sempre con altri matti : chi a 6.000 metri dorme con le borracce termiche tra le gambe per tenersi caldi e chi è in cerca costantemente di una nuvola per ripararsi dal caldo cocente.

Le due facce della Valtellina: chi lanciato alla conquista dell’Everest e chi in mezzo al Pacifico! Non andrò molto lontano dal punto in cui sono in questo momento. Prima di sera, forse, il mare mi spingerà un pò ancora verso N, forse farò qualche miglia verso W (devo dissalare un pò di acqua per il pranzo), ma non me ne preoccupo e non dovete farlo neppure voi! Speravo almeno di potermi dedicare un po’ alla pesca ma non vedo la sagoma e non sento il rumore di un pesce nel raggio di miglia intorno a me…”

L’ultima posizione rilevata per Bellini è 11°46′40.00” S e 120°17′35.00” W. E’ comunque possibile controllare dove si trova la “Rosa di Atacama II” in qualsiasi momento tramite il sito di Alex cliccando QUI.