Aggiornamento sull’impresa di Alex Bellini, il rematore solitario che sta attraversando l’Oceano Pacifico a bordo di “Rosa di Atacama II”, una barca a remi. Bellini è al novantaquattresimo giorno di navigazione, e quasi quotidianamente affida al proprio diario, pubblicato sul suo sito internet, i racconti e le impressioni della sua impresa in pieno svolgimento. Queste le sue parole:
“Giornata ottima, come avrete capito. Mare, vento ed ogni altra cosa nella direzione e con l’intensità giusta per permettermi di riprendere a cavalcare alla grande! Le miglia che mi separano dalle Marchesi sono ora poco meno di mille. Molto pesce e moltissimo plancton in acqua. La quantità di plancton, sopratutto, mi ha lasciato sbalordito! Mai visto cosi’ tanto. Stanotte, all’una e mezza, il telefono si mette a squillare e per un attimo, il tempo di aprire gli occhi, credo che sia già l’ora di alzarsi. Vi è mai capitato, magari quando eravate ragazzini e andavate a scuola, di addormentarvi per un riposino pomeridiano e svegliarvi a sera con la convinzione che fosse già mattina e bisognava alzarsi di fretta per andare a scuola?
Ecco, uguale! Raggiungo il telefono con la mano solo al terzo squillo sperando, sotto-sotto, che chiunque sia dall’altra parte nel frattempo stia riagganciando invece no. Pronto? Pronto!, una voce d’uomo. Pronto? La linea è un po’ disturbata. Solo al quarto PRONTO riusciamo, io e chiunque sia l’altro, a connetterci. Ciao sono Marco (Confortola)! Ha la voce molto affaticata, ha quasi il fiatone e tossisce ripetutamente per schiarirsi la voce. Se non sapessi cosa stia facendo realmente direi che è impegnato a fare le scale con un grosso macigno sulle spalle, invece si trova al campo2 dell’Everest, a 5200 metri, in tenda mentre fuori nevica, mi spiega, e già a quelle altitudini la mancanza d’ossigeno si fa sentire sui polmoni. (Ne so qualche cosa infatti lo scorso anno sono stato in Cile con un amico che organizza viaggi-avventura in mtb e un giorno sono arrivato ad un passo a 4700 metri così affaticato che la Madonna e tutti i Santi del Paradiso mi si erano materializzati davanti al mio naso!!)
Sono contentissimo di sentirlo, è una grande sorpresa anche se, ancora assonnato, fatico a parlare. Sta bene, domani salirà al campo3 a 6400 metri poi al Colle Sud e, se ci saranno le condizioni, domenica mattina potrebbero tentare la cima. Che emozione sentirlo, mi sembra di essere lì con lui stretti in quella tendina piegata dalla neve. Due mondi tanto distanti eppure tanto simili. Ci scambiamo qualche battuta cercando di ridere delle fatiche dell’altro poi ad un certo punto mi dice: Alex,devo farti una domanda? Dimmi. Ma non stavamo meglio a casa? Noooo – urlo al telefono, ridendo ma molto convinto di quello che sto per dire – no, Marco non saremmo stati meglio a casa e non credere a quelli che te lo dicono. Sicuramente saremmo stati più comodi! – aggiunge – ed io, che a queste domande ho già da tempo trovato tutte le risposte possibili, gli dico che se fossimo stati a casa forse saremmo stati più comodi ma alle volte vivere è più faticoso che sopravvivere e lui è lì ed io qui perché l’abbiamo scelto ed è quello che vogliamo, non ci sono storie!
Io e Marco, personalmente, non ci conosciamo da tanto anche se essendo convalligiani ci si conosceva per nome, ma quando si hanno passioni comuni, benché molto distinte, come le nostre si stringe inevitabilmente amicizia con più rapidità che con altri. Questi Valtellinesi… alpinisti, sciatori e all’occorrenza anche rematori!! Lo saluto, ci diamo appuntamento a domenica e torno a dormire. Fuori la temperatura è di circa 24°C! Oggi, sarà stato un puro caso perché non credo che ci siano altre spiegazioni logiche né io sono stato più attento ad osservare, ho intravisto tra le onde del mare moltissima immondizia. A patto che, ciò che ho visto, si possa chiamare tale.
Difficile dire con certezza cosa fosse perché il mare e le onde nascondevano in parte gli oggetti, ma sono abbastanza certo di aver visto un gommone auto-gonfiabile mezzo sgonfio e mezzo sommerso, un fascio di legna (o canne) legata assieme, un sacchetto di plastica ed un enorme topo, morto, a pancia all’aria (enorme perché gonfio come una cornamusa). Un bottino alquanto strano, non pensate? E che stranezza vedere tutto nello stesso giorno, a distanza di poche ore. Non credo che sia a causa della vicinanza con la terra (mancano sempre 1000 miglia) in quanto la corrente tira proprio in quella direzione.
Sarà stata solo coincidenza. Nello scorso aggiornamento, ora che ci penso, mi sono scordato di raccontarvi di un fenomeno molto strano: in uno di quei giorni di bonaccia ho attraversato con la barca una zona (circa 10 minuti per attraversarla tutta) in cui il mare era ricoperto di grosse bolle, come se ci fosse stato sapone! Una cosa simile l’avevo vista solo nel 2005 quando dopo il passaggio ravvicinato di una nave cisterna che aveva riversato in mare non so quanti litri di acqua, la superficie era tutta a bolle e chiazze d’olio. :( Da ammanettare all’istante! Sempre a proposito di immondizia, oggi 94° giorno, ho finito di riempire di rifiuti la seconda sacca stagna.
Molta roba, dovreste vedere, ma sono molto orgoglioso perché è ben disposta, non puzza e, cosa più importante, così stagne le sacche non sporcano la cabina di prua. Nel 2005 dopo 60 giorni dovevo già mettere la maschera antigas per aprire il portello. La foto di stasera – forse non si capisce, non è immondizia, ho cambiato discorso! :)) – mostra la mia colazione di stamattina: pasta Active con parmigiano liofilizzato. Non lasciatevi influenzare dall’apparenza! È vero non ispira molto, ma credetemi che è una cosa buonissima ed una volta provata non vi stanchereste mai di mangiare.
Due volte alla settimana, solitamente il lunedì ed il giovedì, sostituisco il latte e 5 cucchiai di muesli e mandorle (lunedì) e tè e 5 fette biscottate con marmellata (giovedì) con una razione di questa pasta all’olio. La ragione è che le colazioni, così come dovrebbero essere, sono un po’ scarse e mi lasciano sempre insoddisfatto. Per tanto finché non potrò concedermi il lusso di 7 cucchiai di muesli e 7 fette biscottate (forse a partire da giugno), mi farò la pasta che mi da quella giusta dose di energia per cominciare bene la giornata”.
L’ultima posizione rilevata per Bellini è 12°02′02.00” S e 123°51′35.00” W. E’ comunque possibile controllare dove si trova la “Rosa di Atacama II” in qualsiasi momento tramite il sito di Alex cliccando QUI.
Patrizia Maggio 27, 2008 il 12:06 am
Alex, ti vogliamo bene e parliamo spesso di te. Ammiriamo tanto il tuo coraggio e la tua paura.
Qualsiasi sia il motivo per cui lo stai facendo, è un bel motivo, perchè ci fai sentire umani.
tony Maggio 29, 2008 il 4:38 pm
ho sentito che ti sei trovato faccia a faccia con uno squalo. Quale è stata la tua inpressione?
gianluca Giugno 22, 2008 il 5:16 pm
alex 6 un grande spero di vederti quando torni e ke mi farai un autografo
GIORDANO ROMA Novembre 4, 2008 il 1:57 pm
FORZA ALEX TI SEGUO SEMPRE DA CATERPILLAR SEI UN GRANDE!!!!!!!!!!!!