Isyba s’interroga sulla Nuova Marina Fiera di Genova

di Redazione 281 views0

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Vuota da più di 18 mesi, aperta solo in occasione del Salone Nautico di Genova o per il concerto di Vasco Rossi, vietato l’accesso per tutti gli altri, comuni mortali. Parliamo della Nuova Marina Fiera di Genova che secondo IL GIORNALE è costata alla collettività (denaro pubblico) 45 milioni di euro per essere utilizzata solo 1 mese all’anno, in occasione del Salone Nautico di Genova.

E parliamo di chi propone (UCINA), tardivamente ed in modo sospetto, di cambiare destinazione d’uso ai porti mercantili di III e IV classe per trasformarli in “parcheggi” per unità da diporto private. Dimenticando che alcune centinaia di Imprese del Charter e dei Servizi al diporto vengono penalizzate da questo sistema. Altro che Francia e Costa Azzurra, dove non costruiscono barche, ma le gestiscono trasferendo risorse molto più importanti in termini di imprese, lavoratori e ricaduta sul territorio. Qui si da’ importanza alle Imprese di servizi, soprattutto quelle armatrici, di gestione (management) e di brokeraggio (intermediazione), non certo ai costruttori.

Giorni decisivi, questi, per risolvere la questione dell’utilizzo della Marina Fiera di Genova: come è stato garantito nella recente riunione in prefettura cui hanno preso parte tutti i soggetti interessati – Regione Liguria, Provincia e Comune di Genova, Fiera e Autorità portuale – si va verso il ricorso a una procedura d’urgenza che consenta di acquisire commesse alle imprese dell’area della nuova darsena.

E i giorni sono veramente contati: lo chiariscono, nella lettera aperta che pubblichiamo su queste pagine, le stesse aziende, oggi a rischio di chiusura per la materiale impossibilità di stipulare contratti per la stagione estiva. Entro la fine di maggio, al massimo nei primi giorni di giugno, i clienti che hanno necessità di usufruire di spazi e servizi in zona devono poter contare su fornitori in grado di assumere impegni. I relativi contratti, poi, devono avere una decorrenza che non vada oltre la prima settimana di giugno, pena la “fuga” della clientela verso altri lidi. In questo senso, può risultare decisiva l’imminente riunione del Comitato portuale che dovrà ratificare l’assegnazione provvisoria degli spazi, in attesa di attribuire la gestione definitiva tramite le usuali procedure amministrative. Questa soluzione, fra l’altro, sarebbe in tutto e per tutto analoga a quella assunta nell’estate dello scorso anno che ha consentito alle imprese di salvaguardare l’operatività.

E’ questo l’articolo pubblicato oggi sul quotidiano “IL GIORNALE”, l’unico che in questi mesi si e’ occupato per sostenere le istanze degli imprenditori che operano in un marina vuoto da 18 mesi. Forse sono solo problemi burocratici, forse no, certamente la Genova delle banchine e’ scossa da mesi da inchieste giudiziarie e quella della politica comincia ad essere anch’essa sotto la lente della Magistratura. Si prospetta quindi una “assegnazione provvisoria” della Nuova Marina, forse alla Fiera di Genova?

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