Sul Pacifico in barca a remi, il diario di bordo di Alex Bellini al 101° giorno di mare

di Redazione 397 views2

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La grande avventura nel pacifico di Alex Bellini continua. Dopo un periodo di calma e bonaccia, con temperature molto alte e un elevatissimo tasso di umidità, il vento ha rinforzato da Est mettendo nuovamente il valtellinese alla prova per riuscire a mantenere la stabilità della sua piccola imbarcazione. Infatti il vento tende a far piegare Rosa di Atacama II su un fianco e Alex deve lavorare duro per mantenere una buona rotta verso Ovest tentando di tagliare le onde di traverso. Ma ecco le sue parole dopo 101 giorni di oceano:

“Avevo chiesto un po’ di vento, non un uragano! Chi è il responsabile, lì, della manetta del vento? Cala un po’, su. Ancora un po’…ecco così è ok! Scherzi a parte, non devo certo lamentarmi. E poi non c’è un vento impossibile. Diciamo che è solo un po’ noioso e sfiancante avere a che fare con un vento dritto da E di 13 nodi per tutta la giornata che impedisce di remare con prua a W. La barca, infatti, in queste condizioni tende sempre a porsi su un fianco o l’altro e sono così costretto a prendere le onde al traverso ed è un lavoraccio che non vi racconto. La barca sembra essere indemoniata, ciondola fortemente a destra e sinistra, io devo compensare con rapidi movimenti di busto, i remi diventano solo di impiccio perchè spesso non si riescono a tirare fuori dall’acqua e così anzichè remare si passano lunghe ore a cercare solo di mantenersi in equilibrio.

Anche dormire diventa un problema, ma di questo già vi avevo parlato. L’altra notte, per di più, certi rumori strani, mai sentiti prima, mi hanno tenuto sveglio per parecchie ore. Non avevo voglia di alzarmi anche perchè riuscivo sempre a convincermi in extremis che fossero i soliti rumori di acqua sulla carena, ma più di una volta ho creduto che stessi imbarcando acqua. I movimenti ondulatori erano alquanto insoliti. Ovviamente mi sono svegliato trovando tutto in ordine, ma le ore di sonno non goduto mi sono pesate come una montagna sulle spalle, indisponendomi. Non accettavo, per nessuna ragione al mondo, di venir bagnato da schizzi di acqua e quando immancabilmente irrompeva in barca un’onda un po’ più gagliarda diventavo furioso, maledicendo il mare e qualche volta mi sono lasciato andare pure ad insulti, gesti ed imprecazioni. Vi sareste divertiti guardandomi.

Oggi, in fatto di schizzi ed insulti, è andata decisamente meglio. Di acqua ne ho presa parecchia, anche di quella calata dal cielo, ma ero ben disposto e tutto è filato liscio. Da due giorni, da quando cioè è ricomparso il vento, nelle ore pomeridiane vengo raggiunto da un uccello che si mette a volare intorno a me. E’ un uccello tozzo, come un piccolo gabbiano, bianco sotto e grigio/marrone sopra. La particolarità è che non gli ho ancora visto sbattere le ali, sembrano ingessate, immobili. Sfruttando la portanza del vento disegna in aria delle traiettorie che sembrano quelle di un ottovolante.

Alto, alto in cielo quasi in stallo poi giù in picchiata fino al pelo dell’acqua dove virava bruscamente con un’ala radente la superficie mossa del mare, poi paraboliche, cambi repentini di direzione, sembrava giocasse ogni volta a fare meglio, sempre più in alto e sempre più in basso come per compiacermi. E’ una presenza a cui mi sto affezionando. Vola intorno a me compiendo 4/5 ampi giri poi sparisce, se ne va. Torna verso sera, altre 4/5 acrobazie e prima del tramonto se ne va nuovamente. E’ l’unico uccello visto fino ad ora che vola per piacere e non per cacciare pesce! E’ divertente”.

L’ultima posizione rilevata per Bellini è 12°23′44.00” S e 127°41′20.00” W. E’ comunque possibile controllare dove si trova la “Rosa di Atacama II” in qualsiasi momento tramite il sito di Alex cliccando QUI.

Commenti (2)

  1. ale tieni duro

  2. Ti ho ascoltato oggi in radio… non lo sapevo e l’ho scoperto così… trovo quello che stai facendo è un”impresa eroica, e per me anche con un pizzico di follia… una cosa è certa, è in ogni caso una cosa straordinaria!… faccio il tifo per te, incrocio le dita e ti penserò un pochino ogni giorno sperando che non incontrerai mai più onde gigantesche, ma mare calmo con correnti sempre a tuo favore… quello che stai facendo è grande! emotivamente, e caratterialmente…. ci vuole coraggio, e tu ne hai da vendere!

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