Chi c’era non lo dimenticherà. Sabato 14 giugno ore 7,30 muove i primi passi quello che sarà ricordato inevitabilmente e oggettivamente come l’evento dell’anno: L’Oakley Gang Challenge presented by Ducati, gara a squadre con formula a Tag Team (staffetta) tra i migliori surf shop della penisola. Immaginiamo di vedere un film, il reef di Banzai con onde formate e il cielo che si tinge di rosa, musica, sullo sfondo…
Scorrono i titoli di testa…
Regia: Alessandro Marcianò
Produttore: Niccolò Vecciarelli/Giovanni Balestra per Oakley e Ducati
Attori: Gli atleti e i team manager dei surf shop più cool d’Italia
Aiuto Regista: Danilo Conte
Capo Giudice: Marco Gregori
Costumi di scena: lycra Oakley/Ducati
Direttore della Fotografia: Antonio Ronchini, Daniele Mei, “Charlie” Sarnacchioli + altri
Riprese: Federico Santini e Ale Di Marco
Musiche: Dj K Beat
Poi pian piano la camera si sposta, carrellata su Capo Linaro, e poi il backstage del campo gara. Vediamo che la spiaggia prende vita. Arrivano furgoni, camper, macchine da tutta Italia, ognuna con il suo team, adesivi, musica, gazebo. Ciascun team si recinta una zona e l’area si popola di surfisti e pubblico. Superallestimento con enorme palco e; cosa inedita, box di partenza per garantire i cambi alle staffette vicino allo stand della bravissima beach marshall Laura, inoltre un tappeto di moquette verde per favorire la corsa in mare degli atleti. Primo piano sul contest director Alessandro Marcianò e poi sul capo giudice Marco Gregori, che con calma e professionalità spiegano e rispiegano agli atleti il format di questa particolare gara.
Non è facile all’inizio, ma poi pian piano tutti cominciano a familiarizzare e ad apprezzare la formula, assolutamente un’anteprima in Italia. Ringraziamento e citazione d’obbligo per l’inossidabile presidente di Surfing Italia Graziano Lai, impossibilitato a venire, ma che come un “deus ex machina” ha permesso lo svolgersi della manifestazione, sia facendosi garante della formula, sia rimanendo online tutto il tempo con la giuria. La giuria, già… veramente difficilissimo e letteralmente massacrante il lavoro dei giudici, a cui organizzatori, commentatori, atleti, team manager e pubblico rivolgono un sentito e sincero ringraziamento per l’attaccamento al ruolo e la capacità con la quale hanno saputo far fronte al nuovo tipo di evento.
Già nei giorni precedenti all’evento chi si era informato sulla provenienza dei surf shop ha notato come si fossero iscritte squadre dal Lazio ovviamente, ma da ogni parte d’ Italia, e il tabellone di gara ci conferma tutto ciò. Come ad esempio i team dalla Toscana, ricordiamo Time Out e Inside, quest’ultimo un team di atleti di qualità, ma anche di un frizzante e veramente “fuori di testa” team manager Luca Palla, che, intervistato sul palco annuncia grigliata e birra per tutti per la sera. Partono le prime heat, e qui non ci soffermiamo sull’aspetto strettamente agonistico, ma sull’aria di festa e di gioia che si respira.
Una vera e propria kermesse, con tutti che incitano tutti, cambi ai box a velocità vertiginosa, risate e comunque un livello tecnico in acqua da fare veramente paura, presenti infatti tra gli altri, atleti del livello di Francesco Palattella, Roberto D’Amico, Marco Ranaldi, Eugenio Barcelloni, Jacopo Conti, Marco Urtis, Angelo Bonomelli, Alessandro Piu, A! lessandro Clinico, i local Marco Morelli e Matteo Fioravanti, ma anche una nutrita presenza internazionale con Valerio Beidi dal Venezuela, Alfo Scavone e Leonardo Leira dal Brasile, Phil Knellwolf dalla Francia, Ramon Taliani dal Costarica e Augustin Castillo. E ancora una marea di gente forte e che, forse proprio perché non c’è da vincere un campionato, surfa con quel pizzico di libertà in più per accendere gli entusiasmi di tutti con manovre verticali, precise e potenti.
Dicevamo dei team da tutta Italia, e citiamo i simpaticissimi veneti del Radical Spot Team, che addirittura arrivano da Sottomarina, in provincia di Venezia. Per chi non avesse capito surfano alle foci di Adige e Brenta, e meritano veramente molto rispetto per la passione che nutrono nei confronti del nostro sport. Al pari degli atleti adriatici del negozio Frontside, di Roseto degli Abruzzi.
Intanto si susseguono le batterie, e tra uno slash e un 360° scambiamo due parole con il National Sales Manager di Oakley Italia, Niccolò Vecciarelli. “Per il primo contest di surf organizzato da Oakley Italia ci tenevamo a fare qualcosa di completamente diverso, per questo abbiamo pensato ad una gara a squadre, per coinvolgere anche i surf shop e stimolare lo spirito di appartenenza – si guarda intorno – mi pare che abbiamo raggiunto l’obiettivo al 300%, la gente ci ha dato ragione con una partecipazione di atleti e pubblico, credo, senza precedenti per un evento simile. Già tutti chiedono dell’anno prossimo, insomma un successo, siamo contentissimi”.
Si fa ora di pranzo, piccola pausa per riprendere le forze, spaghettata, bibite della Red Bull offerte a tutti. In questa pausa notiamo un certo fermento femminile verso lo stand del team ligure Brothers, circola un nome. Ci avviciniamo insieme al contest director e vediamo di chi si tratta, di Sergio Muniz, il bello dell’Isola dei Famosi. Subito invitato sul palco per un’intervista, si dimostra gentile e disponibile con tutte le ragazze che vogliono fare con lui una foto ricordo, e ci svela di essere anche lui un surfista. Ringrazia il suo team dei Brothers e da vero signore afferma che in realtà i veri vip oggi sono gli atleti in acqua. I dirigenti federali Marcianò e Gregori ne approfittano per offrirgli una tessera Surfing Italia associandolo al Santa Marinella Surf Club.
Intanto la gara va avanti, e si nota una strana sagoma in acqua vicino agli atleti. Guardiamo meglio, non è uno squalo, ma Carlo Sarnacchioli, che per catturare migliori angolature, non esita a tuffarsi tra le onde per gli scatti dall’acqua, complimenti davvero! Non poteva mancare la rappresentanza ufficiale della Città di Santa Marinella, interviene infatti il Sindaco Roberto Bacheca e il Presidente del Consiglio Comunale Rossanese, entrambi si manifestano entusiasti dell’organizzazione e sembrano apprezzare il movimento sano, allegro e pulito che il surf porta nell’area, e rilanciano l’invito a tutti i presenti per l’Italia Surf Expo a Santa Severa dal 18 al 20 luglio.
Si va pian piano verso la finale, dove si qualificano il DB Surf Shop (Lazio), L’Aikau (Lazio), l’Inside (Toscana) e il sardo Diddo Shop, tanto per confermare come la Sardegna oltre a essere presente a quest’appuntamento, sia un’isola ormai con una quantità di atleti da impressionare tutta Italia e non solo. A questo punto colpo di teatro da parte dell’organizzazione che si assume il rischio di sospendere la gara per rimandarla alla sera, per svolgere, come promesso, la finale alla luce dei riflettori. Che dire, sempre immaginando di stare in un film, mentre il sole cala su Capo Linaro colorando di oro e rosso la splendida spiaggia di Banzai, la Luna, complice come sempre di noi surfisti, sussurra qualche parola al Vento, e il Vento ubbidisce e si ferma. Le onde si stendono e si presentano tra il metro e il metro e mezzo lunghe e pulite.
Sotto una calma apparente si avverte una crescente attesa verso la finale. Luna quasi piena e splendente, grigliata, birra per tutti, (offerta anche dal team Inside), musica e tanto divertimento. Davvero una magnifica festa per il surf italiano in uno dei suoi teatri più importanti. Ed ecco che ci siamo quasi, ferve il lavoro dello staff per posizionare i riflettori, ancora pochi attimi. Cambia la musica quasi per far preludere a qualcosa, e come in una perfetta coreografia accade tutto insieme, Niccolò Vecciarelli grida al microfono “ROCK ‘N ROLL” si accendono i riflettori, parte una musica travolgente e Banzai è un tripudio. Da qui si accentua l’effetto di straniamento che ci fa credere di stare in un film, ma stavolta sembra di stare un film di fantascienza.
Dal chiaroscuro della lineup sbucano all’improvviso gli atleti nella luce irreale dell’inside, sembrano spettri notturni assatanati che accendono di spruzzi fluorescenti la schiuma di un colore assurdo, il tutto tra un’esplosione di miriadi di flash che immortalano la scena, fischi e ovazioni dalla riva con il pubblico su di giri per il party e la scena mozzafiato. Poi come in tutti i film, la scena finale, con la premiazione. Per la cronaca vince il fortissimo team del DB Surf shop con Roberto D’Amico, Valerio Beidi e Leonardo Leira, seguiti dal team Inside (che vince il premio Ducati “Monster Surfing”, tramite il quale proverà in esclusiva la nuova Monster 696) e terzi e quarti rispettivamente i team Aikau e Diddo.
Onore e rispetto a tutti i partecipanti, grazie all’organizzazione e gioia per tutti, questo leggiamo negli occhi dei presenti. Intanto mi guardo intorno, sono tutti a mille. Immaginiamo la solita cinepresa che si alza come sul dolly e riprende tutto dall’alto. Fuochi delle braci, musica, risate. Poi tutto piano piano si spegne. La camera stringe sulla figura di schiena di una splendida ragazza, rabbrividisce, si stringe sulle spalle la felpa mentre scuote i capelli verso l’ultima raffica di vento…..THE END!