Si è conclusa ieri l’undicesima edizione dell’Argentario Sailing Week 2008, come ogni anno ospitata nell’antico porto della Pilarella di Porto S. Stefano. Uno spettacolo di storia della vela mondiale dell’ultimo secolo ha fatto tappa nelle acque della baia dell’Argentario con quattro giorni di regate per complessive sette prove, valide per il Trofeo Panerai Classic Yachts Challenge 2008.
Quarantacinque le imbarcazioni iscritte all’Undicesima edizione, intramontabili custodi delle antiche tradizioni marinare e ancora oggi perfettamente in grado di navigare e competere in tutte le condizioni meteo, grazie agli eccellenti restauri nei cantieri italiani e alla passione degli armatori che mantengono vivo lo yachting classico in tutto il Mediterraneo.
Tutte le regate si sono svolte regolarmente, in uno spirito di grande competizione sportiva e su un campo di regata tra i più favorevoli del Mediterraneo. Come per le edizioni precedenti, il coordinamento dell’organizzazione è stato curato dall’Associazione Italiana Vele d’Epoca, presieduta da Gianni Loffredo, con il supporto del Comune di Monte Argentario, dello Yacht Club Santo Stefano e dell’Argentario Approdi Spa. L’obiettivo finale è la conquista del Trofeo Challenge di Officine Panerai, main sponsor del circuito dedicato alle Vele d’Epoca.
In mare, le sfide più emozionanti tra gli yacht appartenenti alla stessa classe (suddivisi in classici e d’epoca) si sono disputate tra Astarte II (sloop marconi del 1970 – progetto Sciarrelli) e Kukururu (sloop del 1953 progetto Baglietto); tra i due importanti progetti di Laurent Giles, Alcor II (uno yawl del 1959 – di proprietà di Alessandro Gucci) e Stormvogel (un ketch del 1961) rientrato nei grandi circuiti agonistici delle vele d’Epoca lo scorso anno dopo un lungo restauro. Tra gli Yacht d’Epoca (costruiti fino al 1950) molti i testa a testa durante tutte le prove tra Kipawa (un cutter classe 1938 progetto Jensen), Bona Fide (progetto del 1899 del leggendario Charles Sibbick) e Amorita (il California 32 del 1937) con al timone Mauro Pelaschier. E tra gli yacht d’Epoca oltre i 16 metri di lunghezza sfide storiche tra il Moonbeam IV (progetto di William Fife del 1920), il Tirrenia II (un ketch aurico del 1914) di proprietà del presidente dell’AIVE Gianni Loffredo e Rowdy, il New York 40 del 1914 – progetto del leggendario Herreshoff, barca gemella del più noto Marilee, assente in questa edizione dell’Argentario.
Particolarmente ricca di eventi anche l’attività a terra organizzata nella nuova e ampia area ospitalità dell’Associazione Italiana Vele d’Epoca, con la consegna dei guidoni d’onore alle due imbarcazioni protagoniste della manifestazione di quest’anno: Chaplin, recentemente donata dalla Famiglia Novi alla Marina Militare Italiana, e ritornata sui campi di regata proprio in occasione dell’Argentario Sailing Week con un nuovo equipaggio; La Spina, classe 1929, varato ad aprile di quest’anno con una grande festa a Napoli dopo un lungo e accurato restauro, il primo 12 metri S.I. italiano (il secondo fu Emilia, il terzo direttamente Azzurra nel 1983) costruito all’epoca dai Cantieri Baglietto di Varazze per il marchese Francesco Spinola, un esperto yachtsman e membro di una delle più note famiglie genovesi. All’Argentario Sailing Week 2008 ha esordito Patience (uno splendido 24 metri d’epoca Camper &Nicholson del 1930, restaurato nel 2007 dal cantiere Del Carlo a Viareggio) di proprietà di un giovane armatore italiano.
Questa la classifica finale:
• Yacht classici inferiori a 14 metri: 1° classificato Astarte II, 2° classificato Hornet, 3° classificato Kukururu
• Yacht classici superiori a 14 metri: 1° classificato Alcor II, 2° classificato Stormvogel, 3° classificato Outlaw
• Yacht d’Epoca inferiori a 16 metri: 1° classificato Bonafide, 2° classificato Kipawa, 3° classificato Amorita
• Yacht d’Epoca superiori a 16 metri: 1° classificato Rowdy, 2° classificato Marjatta, 3° classificato Cometa
Francesco Giugno 25, 2008 il 3:00 pm
Articolo che mi sembra impreciso ed incompleto…
Tanto per dire: ma se negli Yacht classici inferiori a 14 metri la sfida “interessante” è stata tra Astarte II e Kukururu come mai non si menziona il fatto che Hornet nell’ultima giornata ha superato in classifica Kukururu ed ha insidiato Astarte II per la vittoria, oltre che guidare la classifica dopo le prime 2 regate?