Al secondo appuntamento con i campi da regata dopo il varo avvenuto solo pochi mesi fa, il Pithecusa della Lega Navale di Pozzuoli (Mylius 14E55) di Vittorio Landolfi e il suo Racing Team hanno messo a segno un buon quarto posto dietro il connazionale Libertine (Comet 45s), il greco Meliti IV e il ceco Bohemia Express, (due Grand Soleil 42r), confermandosi un protagonista temibile sia per le potenzialità dell’imbarcazione che del suo equipaggio.
55 barche provenienti da 9 paesi hanno animato per una settimana il golfo di Saronico, già sede dei giochi Olimpici del 2004 e apprezzato per le sue acque pulite, lo spettacolo impareggiabile di Atene e l’Acropoli sullo sfondo e il caratteristico e rumoroso porticciolo di Mikrolimano base dell’Hellenic Offshore Racing Club (HORC) organizzatore dell’evento. Le previsioni di vento solitamente stabili in questa zona hanno invece riservato soprese di bruschi salti di vento e raffiche impietose che hanno disalberato una barca nelle ultime giornate di regata.
Nelle sette prove disputate nel corso della settimana dal 23 al 28 giugno nelle acque del golfo di Saronico, Pithecusa ha ingaggiato una competizione serrata con i favoriti sia nelle regate a bastone che nella prova costiera di 147 miglia alternando secondi e quarti posti.
Le condizioni di vento decisamente forte dei primi giorni, 30 nodi con forti raffiche, e più moderato degli ultimi due giorni non hanno condizionato la performance complessiva di Pithecusa che, a differenza di altre imbarcazioni in teoria più veloci e collaudate (come il FARR52 Superfast o il Grand Soleil 56R Ola), ha avuto un andamento regolare in tutte le regate ad eccezione della seconda regata del primo giorno dove dopo essere partiti non completamente liberi, alla fine della seconda bolina si è rotto un loop di spectra che teneva i bozzelli della scotta di randa.
Riparazione presto effettuata che però ha fatto perdere secondi preziosi per la classifica. Il duello più serrato e interessante è stato tra Pithecusa e Libertine, il primo classificato, il Comet 45s di De Marinis con De Angelis alla tattica, e Lorenzo Bodini al timone.
“Le barche che abbiamo trovato ad Atene erano tutte temibili – commenta Vittorio Landolfi – ma sicuramente quella più a punto e meglio portata era Libertine, che con Francesco de Angelis si poteva immaginare avesse ottime speranze per il podio.”
La prova costiera di martedi 24 giugno (circa 170 miglia) prende un avvio veloce con un meltemi di 30 nodi che induce quattro barche a rinunciare alla notturna. Gli scafi più grandi sono i più veloci nella prima parte del percorso sotto costa mentre i 40 piedi incalzano nel corso della navigazione che tocca le isole di Egina, Idra, Sounion, St George e Vouliagmeni. All’arrivo del mattino dopo, a Faliron Bay, Pithecusa è quarta dietro all’imprendibile Superfast (Farr52), seguendo a ruota Libertine, e il Farr520 Brave.
Paolo Semeraro (al timone) e Vittorio Landolfi regatano braccio a braccio da lungo tempo: dai tempi del mondiale Star e sui Maxi; Andrea Caracci (navigatore) vincitore alle ultime regate di mini-transat a Genova è il navigatore; Albatros Turco, prodiere, sarà impegnato nei prossimi giorni a Palma di Mallorca sugli X35; e poi Sergio Mauro all’albero, Amedeo Santoro e Sergio Spedaliere alle drizze, Massimo Simeone, Mario Sassi e Alberto Grippo (tailers); Giuseppe Filippis, alias Peppone alla randa, e Serena Berti in back stay.
Pithecusa è la versione da regata del Mylius 14E55 con albero e boma in carbonio e chiglia in piombo di 6 tonnellate. Riconoscibile per il logo MEMBRANE, Pithecusa è invelato Bank Sails by Semeraro, come altre tre imbarcazioni presenti ad Atene. I prossimi appuntamenti vedranno Pithecusa impegnato ai Campionati Italiani Assoluti di Punta Ala e alla Middle Sea Race.