Diario di un viaggio: Viareggio-Montecarlo-Viareggio

di Redazione 784 views0

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Lancia VMV Cup è l’unica manifestazione riservata ai cantieri capace di unire la tecnologia al rispetto assoluto per la natura nella prestigiosa cornice offerta da due città, Viareggio e MonteCarlo, da sempre mete tradizionali di chi pratica la nautica, nonchè centri del jet set internazionale. Lancia VMV Cup è una competizione endurance del diporto sportivo, un rally raid di regolarità per imbarcazioni yacht open dai 12 ai 24 metri.. Il raid nasce dalle ceneri della storica Viareggio-Bastia-Viareggio, gara motonautica d’altura che ha visto la sua prima edizione nel 1962 presso il Club Nautico Versilia e che fu interrotta nel 1993 poichè rischiava di danneggiare l’habitat naturale degli animali marini. Ed è così che alcuni anni fa, nel totale rispetto del mare e dei suoi abitanti, nacque l’idea di creare una competizione di regolarità con imbarcazioni che possono transitare nella zona del parco senza provocare nessun tipo di problema.

Dieci sono le imbarcazioni che si sono sfidate, durante il percorso di oltre 100 miglia, in una gara di regolarità dove i concorrenti devono mantenere costante la velocità compresa tra i 19 ed i 29 nodi. La manifestazione dai toni altissimi si è aperta al Centro Congressi dell’Hotel Principe di Piemonte con una serata di gala presentata dall’attrice Vanessa Gravina alla presenza della RAI, delle più importanti riviste italiane del settore nautico e di 25 giornalisti esteri accreditati. Fra i tanti ospiti spiccava naturalmente il presidente dell’Inter e Presidente onorario della Federazione Italiana Motonautica Massimo Moratti, alla memoria del cui padre la manifestazione è dedicata. In questo contesto di cosi alto profilo la partecipazione della imbarcazione Tempest Ma-fra-Pioneer Navigate ha assunto una nota davvero particolare ed è stata percepita come una sorta di “ritorno alle origini”.

Il Tempest Ma-fra – Pioneer Navgate si presentava super aggressivo; lo scafo progettato da Umberto Capelli, e motorizzato Yamaha, è reso ancora più “cattivo” dal colore nero in evidente contrasto con i roll bar di sicurezza in acciaio inox. Dai tubolari laterali spiccavano i marchi delle aziende che hanno reso possibile questa avventura: in primo luogo Pioneer (con il navigatore personale NAVGATE), Ma-Fra (cosmetici per barche), Suomy (caschi), Quattro Erre (grafiche), Zandonà (protezioni), MDB components, Gimotorsport Union Bike (gestione tecnica), Day Gas (abbigliamento).

Una esperienza avvincente l’idea di ripercorrere il tragitto che aveva visto protagoniste le potentissime imbarcazioni di classe uno. L’ equipaggio era composto dal sottoscritto, Omar Olmi, con già una edizione alle spalle, Emilio Izzo, esperto pilota e amministratore delegato della factory milanese che costruisce i prestigiosi orologi Quattrovalvole by Meccaniche Veloci, Sara Rocca, amministratore delegato di Quattro Erre. Attendevamo anche Francesco Pietrangeli, direttore marketing di Pirelli tyres ASA Moto ma, per imprevisti last minute, è stato sostituito da un grande Enrico Stefanoli direttore commerciale Greenstar HK.

Riuscire ad iscrivere una imbarcazione così particolare non è stato facile e, proprio per questo, il sabato mattina, dopo il briefing, ci è stato affidato il ruolo di assistenza veloce alla gara, data la grande velocità della barca che può raggiungere i 52 nodi. Eseguite tutte le operazioni di rifornimento, abbiamo scortato le varie imbarcazioni fuori dal porto. Tutti i bagagli personali sono stati caricati sui mezzi Lancia per essere trasferiti a Montecarlo dove li avremmo trovati già nelle camere assegnate presso l’Hotel Meridian. Onestamente ero in apprensione dato che l’anno scorso, stanco della prova, mi ero addormentato in camera, proprio presso lo stesso Hotel, con i rubinetti della vasca aperti e ho allagato buona parte del piano. Solo l’intervento di un commesso evitò che la cosa degenerasse ulteriormente e adesso temevo che si ricordassero del mio nominativo….

All’ uscita dal porto siamo stati raggiunti dall’elicottero della guardia costiera con a bordo le telecamere della Rai. Ci ha seguito sino al punto di via e ci ha salutato dopo che anche l’ ultima barca aveva lasciato i cancelli di partenza a Viareggio. Il nero Tempest Ma-fra – Pioneer Navgate ha iniziato a risalire la fila di barche partenti, fino a quando non ci siamo imbattuti in una meraviglia dei mari. Vicino all’ isola del Tino una sagoma in lontananza ci fa prendere una decisione assolutamente fuori programma: decidiamo di abbandonare momentaneamente il tracciato per seguire le sue forme all’ orizzonte; quelle di un veliero tri-albero.

Vedere un veliero in navigazione è già una cosa rara ma sinceramente non ci aspettavamo che fosse uno dei velieri più belli del mondo. Giunti a ca 500 mt il nome che leggiamo a poppa della nave non lascia più spazio ai dubbi: si tratta delle nave-scuola ammiraglia della Marina Militare Italiana, la Amerigo Vespucci, in navigazione verso Sanremo. Salutiamo i nostri marinai e riprendiamo a inseguire le barche in gara lungo il percorso. Il mare ha un onda molto lunga che ci agevola moltissimo tanto che riusciamo a navigare a quasi 50 nodi senza problemi.

Quando siamo in vista di Imperia si presenta un problema. Non avevamo fatto i conti quanto ci sarebbe costato il fuori rotta fatto per inseguire la Amerigo Vespucci e ci troviamo a corto di carburante. Decidiamo di fermarci al porto di Andora per rifornire: li grande festa, tanto che dopo il pieno ci concediamo un brindisi. Dopo questa sosta ripartiamo velocissimi verso Montecarlo; per radio ci comunicano che tutte le barche sono ancora in gara, il sole è leggermente sceso all’ orizzonte e il mare, man mano che ci avviciniamo a Montecarlo, assume una colorazione preziosa con toni di azzurro-verde simili a quelli che si possono ammirare ai caraibi. Siamo stupiti, è davvero bellissimo.

Ci stiamo davvero godendo questo passaggio, il Tempest naviga molto bene, il mare ha delle onde che ci regalano dei salti magnifici, una esperienza meravigliosa…. e allora ripenso agli amici che hanno creduto in questa avventura e mi spiace che alcuni non siano lì con me a godersi questa emozione ma, con la mente, mentre sono concentrato ai comandi, li ringrazio tutti: Pioneer, Suomy, Ma-Fra, Mdb, Quattroerre, Gimotorsport Union Bike, Day Gas, Meccaniche Veloci…. Voglio fare del mio meglio per ripagarli della fiducia che mi hanno dato. Quando ormai siamo in vista di Montecarlo il sole è basso e le immagini sono davvero mozzafiato: il tramonto sulla rocca, le boe con le bandiere che segnalano le reti da pesca, all’orizzonte qualche barca a vela. Che grande giorno.

Proseguiamo ed arriviamo a Montecarlo in posizione perfetta, come da assegnazione, ed entriamo nel porto principale da dove si vedono ancora le impalcature delle tribune che solo la settimana prima hanno ospitato il Gp di formula 1. Qui come al solito prendo/prendiamo una iniziativa in completa autonomia sperando che, ancora una volta, la direzione gara mi perdoni. Infatti, non andiamo al molo dedicato – vicino a tutte le altre barche in gara – nei pressi delle quali sembriamo dei moscerini ma decidiamo di andare direttamente all’ attracco privato dello Yachting Club di Montecarlo che, poi, ci avrebbe ospitato per il resto della serata.

Sul molo ci sono 25 televisioni del mondo: stanno riprendendo la presentazione in anteprima della nuova Lancia Delta, sponsor della manifestazione. L’evento è riuscitissimo e noi ci prendiamo un po’ di gloria tra gli sguardi direi più curiosi che sorpresi di vederci arrivare. Alla fine è davvero questa la nostra immagine: simpatici e guasconi. Penso che assomigliamo a dei corsari e mi rammarico di non aver pensato ad una bandiera con ossa incrociate e teschio. Il nostro arrivo è accolto davvero bene con il direttore dello Yacht Club che viene ad accoglierci e ci offre da bere.

Alle 18.00 una navetta dell’organizzazione ci porta all’Hotel Meridiane, una doccia e poi ancora un trasferimento allo Yachting Club. Qui si è tenuta una meravigliosa cena di gala mentre vengono fatte le premiazioni della prima giornata. Una targa per il coraggio nell’affrontare il mare aperto è andata proprio a noi e al nostro Tempest Ma-fra – Pioneer Navgate e di questo abbiamo ringraziato tutti con un breve ma sentito discorso. La serata è proseguita accompagnata da alcune melodie classiche e con il commovente discorso della madre di Stefano Casiraghi, ex marito di Carolina di Monaco, e dell’ambasciatore italiano a Monaco. Al termine si è svolta un’asta per la vendita di un meraviglioso gioiello il cui ricavato verrà poi versato in beneficenza.

La domenica mattina, dopo il risveglio, la situazione si presenta molto difficile. Il mare è molto grosso, forza 5 con onde da 5 a 6 mt, e prima ancora della partenza c’è un ritiro. Si parte ma sulle barche più piccole la selezione è impietosa: subito 2 ritiri e poco dopo un altro e alla fine solo 6 delle 10 barche partenti arrivano a Viareggio. Noi navighiamo con grande fatica fino al limite del mare aperto. Da lì un salto di 60 miglia senza nessuna assistenza. Ogni onda che ci passa ci fa capire come sarebbe pericoloso continuare. Non riusciamo a fare più di 10 nodi e ciò significherebbe oltre 10 ore di navigazione di cui almeno 6 ore senza punti di riferimento, in balia di venti contrari e onde di traverso, senza alcun appoggio.

E’ molto doloroso e credo che, prima di guardarsi in faccia e decidere senza nemmeno parlare di ritirarci, ognuno dell’equipaggio abbia versato una lacrima. Avvisiamo l’organizzazione della nostra volontà. Loro ci confermano che le condizioni stanno peggiorando e che capiscono e concordano: continuare sarebbe troppo pericoloso. Attracchiamo a Sanremo e per un po’ speriamo che la capitaneria di porto ci dia un bollettino favorevole, che verso sera il mare avrebbe mollato . In questo caso, anche se stanchi, avevamo deciso di proseguire pur con il rischio di arrivare a Viareggio di notte.

Il bollettino arriva ma dice che il mare peggiorerà, e siamo costretti ad annunciare il ritiro definitivo. Affittiamo una macchina e cerchiamo di raggiungere Viareggio. Mentre siamo in macchina spunta un timido sole e il mare non schiuma più, ci guardiamo, sono le sette di sera, uno di noi ci prova: “ragazzi riproviamo, dai torniamo indietro, facciamolo”. Ma ormai sono tutti a pezzi, abbiamo dato tutto. Da quel momento in poi non dico più una parola fino a Viareggio, sto malissimo e se fossi stato solo sarei certamente tornato indietro e avrei fatto l’ attraversata, anche di notte. La barca che Umberto Capelli ha costruito, il Tempest Raid 7,50 mt è davvero un macina-mare, veloce, affidabile e probabilmente migliore dell’equipaggio che lo ha condotto a questa VMV 2008.

Avevamo il massimo in attrezzature tecniche: i caschi di Suomy, sono leggerissimi e super robusti, visti anche i molti impatti con l’ acciaio delle protezioni, l’ abbigliamento tecnico Day Gas ci ha protetti dall’ acqua, dal vento e dal freddo, Gimotorsport ci ha preparato una barca fantastica, mentre le protezioni di tipo crossistico che Zandonà ci ha fornito hanno più volte salvato le nostre costole nei vari salti. I super adesivi marini di Quattroerre hanno meravigliosamente tenuto la prova del mare, considerando anche che erano stati applicati solo 30 minuti prima della partenza. Ma i complimeti più grandi vanno a Ma-fra e Pioneer Navgate, Queste due grandi aziende, grazie alle eccezionali qualità dei loro prodotti e ai grandi successi che il mercato riconosce loro, hanno reso possibile la nostra presenza alla Viareggio-Montecarlo-Viareggio, uno degli eventi motonautici più prestigiosi al mondo.

Questo è un invito ufficiale: signora Roberta Bontempi (Respondabile Marketing & Communication PIONEER ITALIA SPA), nel 2009 vogliamo lei ai comandi del Tempest, e vogliamo farle vivere le stesse emozioni che abbiamo vissuto noi. Anzi l’anno prossimo sarà certamente meglio perché la gara la concluderemo senza ombra di dubbio!!

Omar Olmi

Questa la classifica finale:
1. Aqva 54 – BAIA – Stefano Marianelli, Paolo Mataloni
2. Azzurra 63 – BAIA – Alessandro Conti, Mario Borselli
3. 85 Sport – ALALUNGA – Sergio Fiorelli, Pasquale Esposito
4. 70 – QUEENS YACHTS – Daniele Pellegatta, Matteo Pellegatta
5. Kaitos 64 – DI PISA – Mario Vitanelli, Bruno Farnesi
6. Stama 37 – STABILE – Maurizio Stabile, Giovanni Gugliandolo

n.c. DC 13 Elite – DELLA PASQUA – Ezio La Rocca, Roberto Molinari
n.c. B 80 – BAIA – Christian Power, Steve Packham
n.c. 420 – COMPOSIT – Fabrizio Penati, Andrea Penati
n.c. 37 Targa – FAIRLINE – Dario Lamanna, Sergio Manai

I non classificati non hanno portato a termine la seconda prova (Montecarlo-Viareggio)

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