Aria, una fra le più belle imbarcazioni storiche italiane, torna sui campi di regata italiani nel decennale della sua rinascita. Aria parteciperà infatti alla manifestazione Grandi Vele dedicata alle barche d’epoca che si terrà a Gaeta dal 4 al 6 luglio e per festeggiare la ricorrenza della sua rinascita iniziata nel 1998, quando l’8m SI fu portato dalla sua stessa armatrice in continente per iniziare il suo restauro filologico, Aria si presenterà sulla linea di partenza con un equipaggio d’eccezione composto in gran parte da atleti plurititolati della Sezione Vela Fiamme Gialle.
Questa la composizione dell’equipaggio: al timone Michele Regolo vincitore della Giraglia 2008 sul Comet 45s Tartaruga, Enzo di Capua Comandante della Sezione Vela Fiamme Gialle e Fabio Montefusco rispettivamente randista e prodiere, entrambi vittoriosi nel Campionato del Mondo J24 disputato il giugno scorso a Cannigione (Sardegna), all’albero Romolo Emiliani mentre al pozzetto saranno schierati Roberto Cosentino 2º posto al Campionato Italiano J24 nel 2008, il triestino Alberto Leghissa che più volte ha portato Aria sul podio e naturalmente l’armatrice Serena Galvani, presidente di ARIE, Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d’Epoca.
Aria è ormeggiata presso la Scuola Nautica della Guardia di Finanza comandata dal Colonnello Marcello Marzocca. La Scuola Nautica di Gaeta provvede alla formazione del personale del Compartimento Navale della Guardia di Finanza che comprende ufficiali, finanzieri e ispettori.
Grandi Vele, che si svolgerà a Gaeta dal 4 al 6 luglio, oltre a prevedere tre giorni di regate per le imbarcazioni d’epoca iscritte, ha in cartellone numerose altre iniziative: l’assegnazione del Trofeo “Old Fashion” per la barca d’epoca con il miglior restyling e del premio “Follaro d’Oro” dedicato ai campioni olimpici e altri atleti distintisi nello Sport e nella vita, una sfilata di auto d’epoca e spettacoli musicali nelle serate di venerdì 4 e sabato 5 luglio. Completa la manifestazione un villaggio-regata che sarà il punto d’incontro per i velisti e tutti gli appassionati.
Aria è un 8m S I del 1935 costruita dal Cantiere Ugo Costaguta di Genova Voltri su progetto di Attilio Costaguta. L’imbarcazione, di notevole interesse storico, è stata ritrovata a Favignana nell’aprile del 1998, ampiamente modificata nel suo progetto originale. Trasportata all’Argentario dall’attuale armatrice, Serena Galvani, è stata riportata all’antico splendore attraverso un delicato restauro conservativo. La linea guida di questo lavoro, oltre alla ricerca storica condotta personalmente dall’armatrice, è stata quella di riportare l’imbarcazione alla sua originalità, operando un restauro conservativo e filologicamente corretto.
Mancando il progetto originale, si è lavorato facendo riferimento alle sole immagini fotografiche disponibili e ai pochi documenti cartacei in grado di raccontare le modifiche subite dall’imbarcazione; è stato quindi fondamentale, nella conduzione del restauro, il ruolo dei carpentieri, la cui esperienza ha fatto sì che si potessero leggere i segni degli interventi a cui Aria era stata sottoposta in oltre sessant’anni di navigazione. Sono state recuperate tutte le parti originali che era possibile salvare: bozzelli, verricelli, dettagli in bronzo, la controcorsia del pozzetto e della tuga.
Sono state ripristinate la pala del timone, la chiglia e si è proceduto alla sostituzione di diverse ordinate e di alcuni madieri. La coperta, calafatata in cotone secondo la lavorazione originale, è stata completamente rifatta in “sitka spruce” e avvitata direttamente sull’imbagliatura; in sostituzione dell’albero di alluminio è stato montato un albero in spruce con una nuova ferramenta. Riportati gli interni all’origine, tolto il motore e privata dell’impianto elettrico, Aria è così rinata nella sua piena essenzialità.
E’ in seguito a questo restauro che Serena Galvani decide, sempre nel 1998, la fondazione di ARIE Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d’Epoca che ha come obiettivo principale il recupero del patrimonio navale italiano riconoscendo l’aspetto culturale delle nostre tradizioni nautiche e marinaresche e le tradizioni delle costruzioni navali locali custodite oramai solo da vecchie ‘maestranze’, molte delle quali non più in attività. Da marzo 1997 ARIE è impegnata nel difficile restauro del Leone di Caprera, una piccola baleniera con armo a goletta, protagonista nel 1880 di una memorabile traversata oceanica dall’Uruguay all’Europa.