Pennesi, i risultati dimostrano ancora la validità del Diesel

di Redazione 261 views0

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Il proprietario del team nonché pilota Marco Pennesi ha detto che il passo tenuto in corsa e il terzo posto conquistato nel campionato dimostrano che la sua decisione di montare i propulsori diesel per la stagione 2008 è stata più che giusta. Le nuove regole della Powerboat P1 per il 2008 richiedono barche con motori più potenti e un peso complessivo superiore per rispettare i criteri imposti dal regolamento. Di conseguenza la maggior parte dei team nella classe Evolution hanno scelto di usare i motori a benzina Mercury o Illmor quest’anno, come primo passo di uno spostamento generale verso scafi più piccoli e leggeri, capaci di accelerare e manovrare meglio sui percorsi sempre più stretti che si sono visti nelle gare di P1 negli ultimi anni.

Pennesi ha continuato invece a preferire i più potenti motori diesel, nonostante la nuova corrente dei team americani e inglesi abbia puntato su barche più leggere. Il team italiano ha conquistato tre PowerPole e due podi nella prima metà della stagione e si è dimostrato uno sfidante sempre presente con un passo di gara instancabilmente al top.

“Durante l’inverno ero curioso di sapere se gli scafi americani davano risultati soddisfacenti, ma dopo aver vinto tre PowerPole sono felice di aver dimostrato la nostra forza” ha detto Pennesi “Se rispettiamo il rapporto peso-potenza non ci saranno differenze, e il diesel ha una coppia tre volte superiore ai motori a benzina. Lo scorso inverno, quando Jim O’ Toole è venuto a trovarmi, covava nelle sue idee un premio speciale per i motori diesel. E io gli risposi che non ce n’era bisogno: sapevo che sarei stato veloce anche io!”.

Pennesi si concentra ora sul tentativo di raggiungere la vittoria nella quattro gare rimanenti nella stagione. “Ci sono opportunità di vincere. Anche se ci sarà grande bagarre fra i team molto forti, sono felice del lavoro che ho fatto sullo scafo negli ultimi giorni. Nei test la barca si è rilevata decisamente migliore in accelerazione e dovrebbe andare meglio anche nei rettilinei. Se tutte queste soluzioni saranno in grado di soddisfare le aspettative, dovremo senz’altro avere risultato ancora migliori in Tunisia”.

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