Brad Butterworth interviene sul Protocollo della 33° America’s Cup

di Redazione 360 views0

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Il Protocollo della 33° America’s Cup è stato realizzato con l’intenzione di organizzare un evento di altissimo livello, un’ulteriore evoluzione della 32a edizione con misure taglia costi che consentano la partecipazione di più sfidanti possibili nel lasso di tempo più breve possibile, e che offra agli organizzatori le necessarie risorse per organizzare e gestire un evento di successo del tutto paragonabile ad altri eventi sportivi di caratura mondiale. Una volta realizzato, il Protocollo è stato progressivamente emendato e sviluppato con il contributo gli sfidanti regolarmente iscritti. A causa di alcune interpretazioni non corrette di una parte della comunità velica, Brad Butterworth, skipper di Alinghi, offre il contributo che segue, nel tentativo di fare definitivamente chiarezza sull’argomento:

Ufficiali di regata
BB:
“Come nella precedente edizione dell’America’s Cup, sarebbero dovuti essere giudici e ufficiali di regata dell’ISAF. L’incertezza provocata dalla causa legale ha impedito la loro nomina”.

La giuria
BB:
“I tre membri dell’Arbitration Panel dell’America’s Cup sono: il Professor Henry Peter (Svizzera), Graham McKenzie (Nuova Zelanda) e Luis María Cazorla Prieto (Spagna). Sia McKenzie che Peter hanno fatto parte della giuria della 32a America’s Cup, e sono stati nominati insieme a BMW Oracle. Peter era stato membro dell’Arbitration Panel anche nella 31a America’s Cup in Nuova Zelanda e Luis María Cazorla Prieto è stato nominato d’accordo con il CNEV.”

La partecipazione del Defender alle regate di selezione degli sfidanti
BB:
“Questo è il risultato del tentativo di abbattere i costi. L’idea è quella di favorire campagne di America’s Cup che prevedano l’utilizzo di una sola imbarcazione per ogni consorzio e favorire così le iscrizioni. Nello stesso tempo bisogna offrire al Defender la possibilità di regatare e di rendersi conto dove si trova in termini di preparazione nell’ambito della competizione. Questo è già stato fatto negli Act della 32a America’s Cup e tutti hanno riconosciuto che ci sono stati pari benefici sia per gli sfidanti che per il Defender.

Club Náutico Español de Vela
BB:
“Secondo quanto deciso dalla Divisione d’Appello della Suprema Corte di New York, il CNEV è uno yacht club a tutti gli effetti. In conseguenza del successo di Valencia e degli eccellenti risultati di Desafío Español, il Defender ha voluto come Challenger of Record uno yacht club spagnolo. Il CNEV è nato nel 2007 per diventare il Challenger of Record in quanto, nel corso dell’ultima edizione, BMW Oracle aveva creato diversi problemi al fatto che il team spagnolo fosse rappresentato dalla Federazione spagnola di vela. Il CNEV è un legittimo yacht club ed ha organizzato, come doveva, la sua regata annuale”:

Regole di Classe
BB:
“La nuova regola AC90 è stata definita insieme agli sfidanti. Questi ultimi hanno deciso il dislocamento delle imbarcazioni al fine di garantire che il Defender non avesse nessun vantaggio in termini di progettazione”.

Conclusioni
BB:
“Il Protocollo chiaramente non era perfetto. AC Management, SNG e Alinghi hanno commesso alcuni errori in fase di presentazione senza fornire le necessarie spiegazioni, ma questi errori di comunicazione e di formulazione sono stati via via corretti, lavorando sul documento insieme con gli sfidanti regolarmente iscritti. Una procedura non differente da quella utilizzata per il Protocollo della 32a America’s Cup che fu emendato ben 14 volte tra il 2007 e il 2007 con l’obiettivo di realizzare il miglior evento possibile”.

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