La storia del Trofeo Gorla, 42 edizioni tra grandi skipper e barche prestigiose

di Redazione 615 views0

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La gara è dedicata a Riccardo Gorla, ufficiale e timoniere dello Sport Velico della Marina Militare Italiana. Nella sua carriera era stato secondo dell’ammiraglio Agostino Straulino nella corsa olimpica verso l’Olimpiadi di Città del Messico. Gorla scomparve in Tirreno durante una regata del marzo del 1966. Gorla, Originario di Milano, aveva mosso i primi bordeggi a bordo del piccolo cabinato del padre, ormeggiato nel porticciolo di Bogliaco. La prima edizione della gara promossa dal Circolo Vela Gargnano prese il largo nell’agosto del 1967 vide vincitore” Lupa”, un 6 metri stazza internazionale, condotta da Carlo Taddei, fondatore e presidente del West Garda Yacht Club di Padenghe. L’anno successivo è la volta di una delle tante barche firmate dal sebino Daniele Buizza. E’ l’Ander “Tita” di Andrea Castellani, uno dei presidenti più apprezzati del Circolo Vela gargnanese. Il ’69 è l’anno dei poliscafi. Balza alla ribalta “Dafne”, un catamarano portato dallo skipper veneto Trovato.

Nel ’70 torna a vincere un 6 metri stazza internazionale, una formula con barche di 11 metri di lunghezza. E’ “Ciocca II” di Armando Giovannini e Alessandro Rossi, glorioso scafo che nel 1948 rappresentò l’Italia alle Olimpiadi inglesi con a bordo Beppe Croce e il timoniere Leone Reggio, la medaglia d’oro dei Giochi di Berlino del ’36. “Ciocca” arrivò sul Garda dopo essere stata recuperata in una grotta di Napoli, dove per anni era stata abbandonata. Il 1971 riporta alla ribalta un progetto del sebino Buizza. Si trarra del “White Falcon” di Franco Nocivelli condotto da Oscar Tonoli. Nel 1972 vince il Toucan svizzero “Pensa per te” armato da Andrea Castellani, affidato ai fratelli Lorenzo e Luciano Magrograssi. “Cassiopea” e Tonoli tornano con una doppietta nelle due edizioni successive. Nel 1975 si ripresenta “Pensa per te” questa volta con il gargnanese Gabriele Terzi. Dodici mesi più tardi ecco un altro Toucan. E’ “Aspide” con il veronese Flavio Scala.

Nel 1977 ritornano “Cassiopea” e Oscar Tonoli, nel 1978 la rivincita di Flavio Scala sempre con “Aspide”, nel 1979 nuovamente “Cassiopea”. Nel 1980 arrivano i primi stranieri. Il merito è dei bravissimi fratelli tedeschi Fricke e dello stupendo legno “Xenophon”, un 40 metri quadrati del lago bavarese di Stamberg. Si impomgono dopo una prova dominata dalle condizioni difficili e un vento di direzione sud. Nel 1981, come per la Cento, approdano in piazzetta le macchine volanti. “Grifo” e Flavio Scala vincono Gorla e Centomiglia. Nel 1982 l’albo d’oro iscrive il nome di “Farrneticante” con Luciano Lievi, l’altra “macchina volante”. Nel 1983 la sorpresa è il velocissimo trimarano “North Star” con Flavio Scala. Il 1984 annota la prima affermazione svizzera nel Gorla. Si impone il “Df Design” con Claude Fehlmann, una dinastia di velisti che ha vinto su tutti i mari.

Nel 1985 torna il nome di “Cassiopea”. Il suo timoniere è Bruno Fezzardi. E’ la nuova versione, un piano californiano Doug Peterson, un pezzo di storia della America’s Cup. Nel 1986 si impone nuovamente “Df Design” sempre con lo svizzero Fehlmann. La stessa carena, completamente rinnovata e con il nome di “Lillo-Pedrini” vince nei due anni successivi, equipaggio tutto gardesano comandato da Andrea Damiani e Claudio De Luca. Nel 1989 tocca ad “Ines”, il “Modulo 126” progettato e costruito da Ettore Santarelli, portato da Fezzardi. Nel 1990 ritroviamo Damiani. Questa volta è con “Pleasure-Pedrini Usa”. Le due edizioni successive registrano la doppietta di “Ines” e Bruno Fezzardi.

Il 1993 annota il successo di “Italia & Co 93”, la carena firmata dall’anconetano Paolo Cori con lo sloveno Dusan Puh. Il 1994 è della rossa “Dimore” con Luca Santella al timone, gli olimpici Giorgio Zuccoli e Andreas Hagara alla tattica. Nel 1995 ritroviamo lo “sloveno volante”, Puh. Questa volta è su “Ita 92-Dragonfly”. Dodici mesi dopo, il campione olimpico della ex Jugoslavia si ripete a bordo di “Guido-Paolo-Santo”, la vecchia “Ita 91” ennesimo progetto del neozelandese Bruce Farr costruito dal cantiere gardesano Galetti, che tre amici hanno voluto armare e riportare in regata. Nel 1997 arriva il turno di Roberto Benamati, un passato di campione del mondo con la “Star”. E’ al timone di “Ita 92”, diventato “Raffi.Ca”.

Nell’98, a sorpresa, non si presentano al via i maxilibera. Non mancano polemiche, lettere aperte, proteste. Nelle raffiche del gagliardo “Peler” mattutino svetta la flotta degli Asso 99, così come era successo nella Centomiglia del 1996. Quella stessa barca, questa volta con il nome “Assetto” vince il Gorla con l’equipaggio del Circolo Vela Como comandato da Roberto Spata. Negli anni succesi tornano i classe libera con “Principessa”, “GardaAzzurra” e “ClanDesTeam”.

Al tradizionale traguardo del Trofeo Gorla viene abbinata la 50Miglia del Garda per i multiscafi. La vittoria nella prima edizione va all’X40 “Holmatro” condotto dall’ex mondiale della classe olimpica Tornado, l’austriaco Andy Zagara che aveva in equipaggio i due italiani Giovanni Soldini, il veneziano Alberto Sonino e l’italo-argentino Pablo Soldano. Nel 2007 il successo va al cat M20 di progettazione svedese condotta dalla coppia Gregor Stmpfl e Alberto Taddei del Circolo Vela Torbole (Trento). Questa regata, per rispettare la lunghezza delle 50 miglia, salpa al largo della sede del Circolo Vela di Toscolano-Maderno, 3 miglia a sud di Gargnano, ed arriva come tutte le altre flotte del Gorla di fronte al vecchio porticciolo di Bogliaco.

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