Aggiornamento sull’impresa di Alex Bellini, il rematore solitario che sta attraversando l’Oceano Pacifico a bordo di “Rosa di Atacama II”, una barca a remi. Bellini è all’134° giorno di navigazione, e quasi quotidianamente affida al proprio diario, pubblicato sul suo sito internet, i racconti e le impressioni della sua impresa in pieno svolgimento. Queste le sue parole.
“Da ieri pomeriggio sono fermo e con l’ancora galleggiante in acqua. Il mio programma di scendere verso il 22esimo parallelo, in una zona sicura e distante dalle isole Tonga, prima che sopraggiungesse il vento previsto da Sud si è miseramente arenato qui, da dove difficilmente riuscirò a spostarmi finchè il vento non girerà un po’ da Est. Io sto bene, certo un po’ di malumore è inevitable in queste situazioni, ma tutto sommato me la cavo. Ricevo dati meteo da Stefano ogni 12 ore e ancora non si è delineata una situazione chiara e attendibile. L’unica cosa certa è un picco di vento da 30 nodi tra l’1 e il 2 settembre.
Quello che ci auguriamo tutti è che sia il più possibile orientata da E o ENE. Solo così avrò qualche speranza di superare Tonga a Sud senza addentrarmi nell’arcipelago. Questo vento ha portato dall’Antartico un bel frescolino, non c’è che dire. Oggi per la prima volta credo di essere sceso sotto i 20°. Avevo naso e piedi gelati e per di più il sole è rimasto nascosto per tutto il giorno. Alcune curiosità: due giorni fa, in seguito ad un violento acquazzone che è durato per tutto il pomeriggio, accompagnato da vento da S la barca è stata ricoperta da un finissimo strato di… polvere direi o forse cenere. Me ne sono accorto il giorno dopo poco prima di notare che il mare, in superficie, era ricoperto da un altrettanto finissimo strato di qualche cosa che pareva essere polline.
Mi sono domandato a lungo quale fosse la causa dei due fenomeni e se per il primo mi ero detto che forse la ragione poteva essere un vulcano in eruzione (l’arcipelago di Tonga ha un’elevata attività vulcanica, anche sottomarina) per il secondo, il polline in acqua, ero propenso a credere che fossero fiori e piante delle isole in fioritura. Altra cosa curiosa: non vedo più i Dorado, i re incontrastati delle acque sin dal giorno della partenza. Al loro posto ho visto ricomparire le Palamite e altre nuove specie di pesci che non sfigurerebbero in un acquario. Avvistato anche un grande tonno che saltava fuori dall’acqua come un grillo. E’ il primo. Tempo fa, molto tempo fa, mentre leggevo un libro (non ricordo quale fosse) mi sono imbattuto in un passo tratto dalla Bibbia che avevo segnato sul mio diario. Oggi rileggendo quelle parole sembra che siano state scritte apposta per me. «Gioiamo anche nelle sofferenze, perchè sappiamo che le sofferenze producono perseveranza; la perseveranza, carattere; e il carattere, speranza. E la speranza non ci delude mai»”.
L’ultima posizione rilevata per Bellini è 20°41′59.00” S e 171°44′40.00” W. E’ comunque possibile controllare dove si trova la “Rosa di Atacama II” in qualsiasi momento tramite il sito di Alex cliccando QUI.