Rolex Swan Cup, al via col vento

di Redazione 327 views0

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Il grecale che ha soffiato con velocità tra gli 8 e i 12 nodi ha governato la prima giornata di regate della Rolex Swan Cup, giunta alla sua quindicesima edizione e organizzata fin dal suo esordio dallo Yacht Club Costa Smeralda. Stamattina sulla linea di partenza erano cento gli scafi di casa Nautor’s Swan, e mai fino ad ora la loro dimensione media era stata così alta. Se la flotta in gara si mettesse in fila indiana sarebbe lunga quasi dieci miglia. Quattro le classi che competono, due delle quali – la Club Swan 42 e la Swan 45 – corrono in tempo reale. I 42 piedi hanno disputato oggi due prove su bastone bolina-poppa di circa 1,7 miglia di lunghezza; tre prove invece per gli Swan 45 che a Porto Cervo disputano anche la Swan 45 Gold Cup – il campionato del mondo di classe.

Vince la prima prova la skipper finlandese Tea Ekengren-Sauren al timone del suo Blue Nights, cui seguono gli inglesi di Fever e i tedeschi di Earlybird. Seconda regata vinta da Earlybird con al secondo posto il Jeroboam Ca’Nova di Vittorio Codecasa e al terzo posto l’italiana Ulika. È ancora Earlybird prima al traguardo nella terza regata, seguita da Fever e da Ulika. Nella classifica overall Earlybird è al primo posto, Ulika al secondo e al terzo c’è Vertigo di Marco Salvi che si è avvalso della tattica di Vasco Vascotto.

La classe Club Swan 42, per la quale l’evento in corso segna l’esordio internazionale di classe, ha corso due regate procurando incredibilmente lo stesso ordine di arrivo per gli 8 scafi che ne fanno parte, sia nella prima che nella seconda prova. A fine giornata é in testa Kora 4 di Enrico Scerni che precede Leonardo Ferragamo e il suo Cuor di Leone; gli statunitensi di Interlodge sono terzi.

Per le classi Maxi e Classic il comitato di regata ha invece disposto due percorsi costieri: per il primo gruppo un percorso di 35 miglia e per i più piccoli un percorso di circa 24 miglia. Rotte identiche nella prima parte, con un comune giro di boa agli Isolotti Monaci, dove i due gruppi (complessivamente 69 scafi) sono arrivati sotto spinnaker. Una strambata ha diviso le due classi: la regata è proseguita fino a Mortoriotto con finale al Pevero per i Classic e si è invece allungata tra le isole dell’Arcipelago della Maddalena per la classe Maxi, risalendo da Capo d’Orso fino a percorrere il canale dell’Isola di Spargi in direzione della boa costituita dall’isola di Barrettinelli, prima della lunga bolina, utile a raggiungere la linea di traguardo posta al Golfo del Pevero.

Tra le 37 barche riconducibili alla divisione Classic, che regatano con un sistema appositamente predisposto denominato NSR (Nautor’s Swan Rating) è primo lo Swan 48 britannico Zen, seguito dal 56 piedi spagnolo Clem e dallo Swan 47 italiano di Francesco Persio Dream. I trentadue Swan superiori ai 18 metri di lunghezza corrono nella divisione Maxi con sistema di rating IRC. Primo in tempo reale al traguardo è oggi l’italiano White Lie (nella foto) ma il primo posto in classifica è dell’80 piedi delle British Virgin Island Favonius, cui sono secondi i tedeschi di Spirit of Jethou e terzi gli austrtaliani dello Swan 601 Ginger. Per la giornata di domani il meteo prevede venti da est d’intensità compresa tra 6 e 10 nodi. Sulla terrazza della Clubhouse dello Yacht Club Costa Smeralda lunch alle 13.00 riservato alle mogli degli armatori in gara.

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