Melges 32, Uka Uka in pole position per un verdetto ancora tutto da scrivere

di Redazione 185 views0

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Ultimo appuntamento di stagione per la flotta Audi Melges 32, quello in programma questo fine settimana sul campo di regata di Lerici. La tensione, per tutti, è a livelli di guardia, in attesa di dar fuoco alle polveri già domani con un warm up che, pur se non valido per la classifica, promette scintille, in vista della partita vera, a carte scoperte, che si giocherà dalle ore 12.00 di venerdì e proseguirà per l’intero fine settimana.

Un solo obiettivo, la vittoria finale, nel mirino di Uka Uka Racing, il team di Lorenzo Santini, con Claudio Recchi alla barra che, al termine della quarta tappa, dopo una lunga rincorsa, ha agguantato il vertice del ranking. Uka Uka è senza dubbio uno dei team più esperti (Claudio Recchi ha dominato lo scorso anno il circuito americano di classe), partito sin dal primo appuntamento dell’anno con i favori del pronostico, ma sino ad ora non ha avuto vita facile grazie al valore degli avversari e la sua missione è ancora tutta da completare; per questo dovrà fare i conti con più di qualcuno che ha il medesimo obiettivo del leader provvisorio.

Primo fra tutti Kismet, dei fratelli Stefano e Massimo Leporati, tra i più costanti in questa stagione e detentori del numero uno rosso tra la terza e la quarta tappa. Altro candidato al successo, capace di prestazioni perfette, così come di alcune pause che ne hanno sino ad ora condizionato in parte la classifica, è Matrix Cortina d’Ampezzo, il team di Luigi Amedeo Melegari, per alcuni una sorpresa ad inizio stagione, ma a ben vedere uno dei team più affiatati e combattivi dell’intero circus del Audi Melges 32 Sailing Series. Saranno proprio questi, ovvero gli unici ad aver posseduto, scambiandosela, la leader flag in questi mesi, a giocarsi il titolo di campione del Audi Melges 32 Sailing Series 2008.

Il minimo divario di punti tra i primi tre presenta una situazione tattica particolare e delicata, dove chi è davanti non potrà accontentasi di impostare un “match race” per limitare i rischi, ma dovrà regatare sempre e solo per il massimo risultato.

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