Il CEO del Powerboat P1 Jim O’ Toole ha dichiarato che si sta impegnando a garantire un campionato lungo al massimo otto gare, nonostante le richieste potrebbero portarlo fino a 12 eventi. Nonostante Jim O’ Toole stia infatti cercando di introdurre nuovi eventi al calendario Powerboat P1, particolarmente nei paesi emergenti, la prima preoccupazione è la sostenibilità economica della stagione 2009 da parte dei team, molti dei quali sono finanziati privatamente dagli stessi componenti dei team.
Il campionato 2008 ha introdotto nuovi eventi in Francia, Spagna e Tunisia, affiancandosi all’Italia, Malta e Portogallo, mentre l’appuntamento di fine stagione del Bahrain è stato rinviato al 2009 con lo scopo di dare più tempo per prepararsi adeguatamente ai team, agli organizzatori e sopratutto alle autorità locali. “Credo che le tappe introdotte quest’anno siano state migliori dello scorso anno”, spiega O’ Toole. “C’è stato qualche inconveniente, avremmo potuto continuare anche con una o due tappe dello scorso anno, e forse abbiamo cercato di crescere molto velocemente, ma sicuramente l’esperienza di nuove tappe ha giovato al nostro bagaglio di conoscenze”.
“Vogliamo portare questo sport a una dimensione globale e aggiungere molto pepe alle competizioni. Ma bisogna anche essere realisti: non tutti sono professionisti impegnati al 100% del tempo alle corse, così dobbiamo pensare che otto eventi potrebbe essere il limite giusto per le possibilità attuali dei team. Vorrei arrivare a 12, ma potrebbe essere uno step molto distante. Avere meno eventi ci consente di fare tutto per bene, con puntualità e qualità certosina. Avere sei eventi fondamentali e ricorrenti sarebbe fantastico, con due novità magari nell’Europa dell’Est o in Scandinavia, dove non siamo ancora stati. E poi andare in Middle East, con il Bahrain, prima di guardare all’Estremo Oriente e gradualmente espanderci verso il target finale della nostra missione globale, gli USA”.