Successo di pubblico e appassionata partecipazione da parte dei numerosi concorrenti per il IV Raduno Vele Storiche Viareggio, organizzato dall’omonima associazione in collaborazione con il Club Nautico Versilia, che anche quest’anno ha riunito tra il 16 e il 19 ottobre una significativa flotta di imbarcazioni d’epoca, classiche e tradizionali e un gruppo di barche da regata IOR che in tempi più moderni – dai primi anni ’70 ai primi ’80 – sono state tra le grandi protagoniste sui campi di regata internazionali.
Due belle giornate di sole e venti medio leggeri per le due combattutissime prove sportive alle quali hanno partecipato una trentina di imbarcazioni di valore storico. Kipawa (nella foto), progetto dell’architetto norvegese Christian Jensen del 1937 reduce da importanti successi nel circuito CIM, si è ancora una volta imposta tra gli antichi legni come barca più veloce del raduno; ma non solo: è riuscita a battere nella classifica generale in tempo reale un racer degli anni ’80 come Twilight che, in virtù delle sua età e caratteristiche tecniche, ha preferito al gruppo IOR il contesto delle imbarcazioni d’epoca e classiche. Prime negli altri due raggruppamenti di questa categoria un’altra magnifica norvegese, l’8M S.I. del 1926 di Johan Anker Margaret, e il veloce sloop di progettazione polacca Makara.
Sul fronte dello yachting di valore storico declinato in tempi più moderni, le regate sono state una nuova occasione per portare avanti la collaborazione tra le VSV e il capo stazzatore ORC Nicola Sironi, volta a raccogliere elementi funzionali al recupero di rating e compensi IOR per le imbarcazioni nate intorno a questo regolamento di stazza. Ad ingrossare le fila della flotta VSV che ha allineato i maxi C&C Phantom e Rainbow, i Frers Temptation (ex Rrose Selavy) e Emeraude, rispettivamente maxi e Ia classe, lo Swan 411 Oracabessa, e il Freya Nana si sono aggiunti il Baltic 39 Scorpio, il Sangermani Sandra e il progetto di Ron Holland Midva, che si è dimostrata velocissima e molto ben portata, imponendosi non solo sul raggruppamento delle imbarcazioni più piccole, ma anche nella classifica generale in tempo compensato dove ha preceduto Temptation, vincitrice del raggruppamento 1.
Bufeo Blanco, Estella, Kipawa, Makara, Melisande, Namar, Tabù e Temptation si sono aggiudicate le sfide dirette che si sono disputate nelle due regate con premi messi in palio dagli stessi equipaggi. Gradita sorpresa per tutti i partecipanti al raduno l’incontro in mare con Stella Polare della Marina Militare che da La Spezia ha raggiunto in mare le concorrenti della prima giornata di regate per portare il saluto della Sezione Velica della Marina.
Grande successo di pubblico per le visite nei cantieri viareggini dove semplici appassionati e addetti ai lavori hanno potuto osservare da vicino le tecniche utilizzate dai mastri d’ascia per i lavori attualmente in corso su Ojala II, il one tonner di legno e alluminio costruito nei primi anni ’70 dai cantieri olandesi Royal Huisman su progetto di Sparkman & Stephens, oltre che la costruzione di una Lobster boat in lamellare di legno su disegno dell’ing. Stefano Rossi; nel Cantiere Francesco Del Carlo è stato illustrato l’avanzamento dei lavori sullo Skerry 30 mq. Lill-Yrsa del 1931 che, passato nelle mani di un nuovo armatore, sta affrontando un nuovo approfondito restauro e su Oenone, il cutter di 15 m costruito nel 1935 in Inghilterra su progetto di Fredrik Sheperd. L’interesse che imbarcazioni storiche di ogni taglia ed età sono in grado di suscitare anche tra i non addetti ai lavori è stato confermato dal folto pubblico di curiosi e appassionati che ha affollato le banchine della darsena Europa nel corso di tutto il weekend.
I locali del Club Nautico Versilia hanno ospitato i lavori di tre artisti che sin dalle prime edizioni hanno dedicato la loro attenzione al Raduno – le fotografie di James Robinson Taylor e Marco Trainotti e gli acquerelli con soggetto marino di Emanuela Tenti – e hanno accolto l’iniziativa di studio organizzata dalle Vele Storiche Viareggio volta a presentare una proposta di regolamentazione delle imbarcazioni d’epoca e di interesse storico.
Il relatore Prof. Roberto Giacinti, socio fondatore delle VSV e anima del convegno, ha sollevato l’esigenza di colmare un vuoto normativo che riguarda il mondo delle imbarcazioni d’epoca stimolandone la conservazione ed il recupero tramite l’introduzione di agevolazioni fiscali, seppur limitatamente a quelle sostenute per il restauro.
Al dibattito hanno partecipato la parlamentare On. Deborah Bergamini (PdL) e la senatrice On. Manuela Granaiola (PD) che hanno dichiarato il loro interesse a sostenere il progetto considerando il rilievo che riveste sull’economia del distretto versiliese. Hanno partecipato all’iniziativa anche l’Ass. della Regione Toscana Giuseppe Bertolucci, il Comandante della Capitaneria di Porto di Viareggio Fabrizio Ratto Vaquer, il Dott. Anichini della Viareggio Porto SpA ed il Dott. Micheli di Navigo, a conferma dell’interesse collettivo per la promozione patrimonio nautico offerto dalla Versilia. L’incontro ha proseguito con gli interventi dei professori Ruffilli, Marino e Sassetti e del Dott. Alessandro Fani della Soprintendenza ai Beni Archeologici per la Toscana che hanno dichiarato la loro disponibilità a contribuire all’affinamento del progetto di regolamentazione delle imbarcazioni di interesse storico, ravvisando anche l’importanza del ruolo rivestito dall’Associazione Vele Storiche Viareggio. Tra le associazioni invitate a dare un loro contributo al dibattito erano presenti l’Associazione Italiana Vele d’Epoca e la Riva Historical Society.
La Soprintendenza è stata rappresentata anche dalla Dott.ssa Pamela Gambogi, animatrice del secondo progetto presentato nel corso dell’incontro, anch’esso promosso dall’Associazione Vele Storiche Viareggio e dai Comuni della costa toscana sotto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali: “Aethalia, una Goletta per la tutela dei Beni Archeologici costieri e sommersi”. Il progetto ha come obiettivo l’istituzione di una Goletta per la tutela, la salvaguardia e la promozione dei beni archeologici e costieri e sommersi e cioè i mari ed il litorale della Toscana che accolgono tale patrimonio di comune interesse pubblico.
Nella serata di sabato 18, l’immancabile appuntamento con la cena allestita in uno dei capannoni del Cantieri Francesco Del Carlo che hanno accolto tutti i partecipanti al raduno. Tra le varie prelibatezze una ricciola di oltre 34 kg. che Paolo Gozzini, ristoratore e socio VSV, ha personalmente sfilettato e cucinato per la gioia delle papille gustative dei presenti.
Il Trofeo Vele Storiche Viareggio è stato assegnato al Colin Archer Draumen, costruito negli anni ’80 in Norvegia con le precise specifiche del progetto originale del 1893, in quanto barca tradizionale più attinente alle sue origini. Il bronzo Il Bisonte per l’imbarcazione più elegante è stato consegnato da Wanni Di Filippo a Patience. Il premio Sestante, messo in palio da Roberto Boschi, promotore di Azimut Consulenza SIM spa, è stato consegnato a Magda XIII che tra le concorrenti del Raduno è stata l’imbarcazione che ha percorso più miglia per raggiungere Viareggio dal suo attuale porto di armamento nelle Marche. Il trofeo Fair Play Cup Euro Sailer Yacht è stato attribuito a Rainbow per la cortesia e l’entusiasmo con cui il suo equipaggio ha contribuito alla buona riuscita del raduno. Una targa VSV al Cantiere Del Carlo ha voluto suggellare l’accoglienza accordata fino ad oggi a tutte le edizioni del raduno.
Buoni sconto per l’acquisto di vele sono stati assegnati ai primi di classe nelle regate dalla Zaoli Sails. Premi speciali sono stati offerti da Emporio Coloniale e tutti i partecipanti hanno ricevuto una targa offerta dalla VSV come ricordo di questa bella festa del mare, della vela e della tradizione cantieristica viareggina. Il IV Raduno Vele Storiche Viareggio è stato organizzato con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Viareggio, Viareggio Porto, Guardia Costiera, CNA, Assonautica Nazionale, Navigo. L’Associazione VSV si è avvalsa del sostegno de Il Bisonte, Azimut Consulenza SIM spa, Zaoli Sails, Euro Sailer e della collaborazione di Crea Impresa, Aziende vinicole Bacci, La Cantina di Soffiano, Probios, Alessi-Cennatoio, Hotel Plaza e de Russie.
Davide Besana, armatore di Midva: “Ci siamo divertiti un sacco. Vedere tante belle barche, vedere i moli pieni di gente anche alla sera, vedere famiglie intere alle scotte, non è normale per chi in genere corre in ORC fra scafi leggeri e asettici e muscolosi velisti imbronciati. Bello il porto di Viareggio, bellissimo il campo di regata che ci ha regalato due giorni di brezza tesa con solo un buco di vento di pochi minuti, e per una volta bello anche fare una sola regata al giorno e potersene andare a spasso, visitare le altre barche e perdere tempo senza ansie da carena pulita e tattici isterici. Ci siamo comportati male, malissimo, arrivando con una barca che di solito è la più vecchia e a Viareggio era fra le più recenti e permettendoci di vincere tutto il possibile, ma la prossima volta saremo preparati, andremo a letto più tardi, caricheremo più salumi e più vino. Intanto il regolamento sarà rivisto per svantaggiarci un po’ e magari qualche vecchio IOR migliorerà le vele, che in media sono un po’ troppo da crociera. Ci siamo proprio divertiti, anche i bambini e le mogli che abbiamo imbarcato sul vecchio Midva erano entusiasti.”
Chicca e Claudio Valtulini, armatori di Kipawa: “Kipawa ha partecipato anche quest’anno con grande entusiasmo perché l’atmosfera del Raduno è veramente piacevole. Per noi è come ritornare a casa. Si assapora il brivido della competizione, ma con uno spirito che sprona a impegnarsi per un buon risultato nel rispetto di tutti i partecipanti. E, soprattutto, nel rispetto di queste Signore del vento che tanto ci hanno dato e che devono continuare a dare nel mondo dello yachting. Un ringraziamento agli organizzatori che con il loro impegno promuovono e fanno conoscere queste imbarcazioni piene di storia.”
Edoardo Szego, armatore di Melisande: “Voglio complimentarmi con gli amici dell’organizzazione del raduno VSV 2008, non solo per la perfetta e ineccepibile organizzazione dell’evento, ma anche per l’atmosfera di cordialità e di piacevole serenità che riescono sempre a creare e mantenere, sì che ogni volta si ha la vera sensazione di un incontro tra vecchi amici che condividono una bellissima passione. Con l’augurio che tutto continui sempre così, saluto tutti con viva cordialità.”