Oltre cento imbarcazioni provenienti da tutta Italia e dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo si sono incontrate al Circolo della Vela di Reggio Calabria nei giorni 1-2-3 Novembre per partecipare alla prestigiosa edizione della XXIV Mediterranean Cup. Per l’occasione la Federazione Italiana Vela ha convocato quattro ragazzi e due ragazze in rappresentanza della Squadra Nazionale Italiana, tra questi oltre a Ettore Botticini anche tre presenze agli scorsi Europei di Riva: Cucchiara di Anzio, Ferrari di Ostia, Cirillo di Trieste.
A Reggio era presente anche la Squadra Maltese che ha fama di essere molto forte in condizioni difficili e che ha scelto la Med Cup, insieme al Campionato Britannico, come uniche trasferte internazionali a cui partecipare nel 2008. E per questa 24° edizione possiamo proprio parlare di condizioni difficili, infatti nello Stretto di Messina che già di suo è un campo particolare, alle forti correnti ed ai venti incanalati tra continente e Sicilia, si sono aggiunte le perturbate condizioni meteo di questi giorni che hanno reso ancora più insidioso il campo di regata.
Il primo giorno con una fortissima corrente e scirocco sostenuto si sono svolte solo due prove, meglio il secondo giorno con vento medio e tre prove svolte, mentre il terzo ed ultimo giorno sotto pioggia e vento forte, con due prove si è decretato il vincitore assoluto, il tutto farcito da salti di vento, salti di corrente, buchi d’aria, insomma davvero condizioni difficili. Ettore Botticini guadagna il gradino più alto del podio difendendo egregiamente i colori Nazionali e meritando in pieno la fiducia riposta in lui dal Tecnico Federale Marcello Turchi, seconda la Cirillo fresca di Europeo e terzo il marsalese Attinà.
“Partire con la corrente che ti spinge controvento fuori dalla linea e arrivare alla boa di bolina senza puntarla direttamente è molto strano e difficile da realizzare, sicuramente mi servirà tantissimo in futuro, l’esperienza fatta a Reggio Calabria è stata davvero unica e sono contento di avere vinto proprio qui”. Queste le prime parole di Ettore raggiunto al telefono.