Uno stesso evento può generare sentimenti diversi in più persone. Nella penultima gara del Mondiale 2008, che si terrà il 4 dicembre prossimo negli Emirati Arabi Uniti, il Rainbow Team farà debuttare un pilota “costruito” in casa: Daniele Martignoni. Per il driver “un sogno che si avvera”, per il coach Fabrizio Bocca “una soddisfazione lavorativa importante”. Ma perché far esordire un pilota durante le ultime due gare del campionato? Ce lo spiega proprio Fabrizio Bocca.
Allora Fabrizio,chi è Daniele Martignoni?
FB: Daniele Martignoni è un ragazzo che ha mosso i suoi primi passi nel mondo delle barche già da bambino, seguendo il papà commissario di gara. Il sogno di Daniele è sempre stato quello di correre. Con questo esordio in F1 è arrivato all’apice del suo sogno, cioè correre tra i grandi. È una cosa che è successa a me prima e sta succedendo a lui oggi, capisco cosa prova.
Da quanto tempo lo segui?
FB: Lo seguo relativamente da poco, dall’inizio del 2007, anche se lo conosco da quando era bambino.
È anche vero che in questi due anni ha fatto passi enormi in tutto ciò che riguarda questo sport…
FB: Daniele ha bruciato le tappe, perché i nostri programmi erano diversi all’inizio della preparazione. Ma visti i risultati agonistici ottenuti e la velocità di apprendimento del ragazzo, abbiamo pensato di anticipare l’esordio in Formula 1. Queste due gare saranno principalmente propedeutiche per il 2009. Sarà un banco di prova per la sua crescita e per la squadra, tutto per cominciare un campionato 2009 avendo già acquisito un’esperienza di base.
Cosa ti aspetti dal tuo nuovo pilota di Formula 1?
FB: L’ordine di scuderia è apprendere. Andiamo negli Emirati con l’obiettivo di fare esperienza. Daniele deve imparare a correre con i nuovi colleghi e deve affrontare i problemi di questa grande sfida. La F1 è molto competitiva e dura, necessita una concentrazione e una preparazione molto diversa da tutte le altre categorie della motonautica. Certo, tutto ciò che entra in casa è guadagnato, ma non ci aspettiamo un risultato per queste due gare. Poi con Daniele è tutta una sorpresa.
Quanto è preparato ad affrontare una gara di questo livello?
FB: Non si pensa mai di essere preparati a sufficienza per un esordio. L’importante è che la gara venga affrontata con la consapevolezza dei propri limiti e con l’impegno che Daniele ha dimostrato nell’affrontare le gare di F2, il resto verrà da sé.
Per Daniele un esordio, per te una grande soddisfazione!
FB: È sicuramente una soddisfazione personale aver portato un altro pilota, dopo Valerio Lagiannella, all’esordio in F1. Daniele ha dimostrato di avere la possibilità di diventare un bravo pilota di F1.
givannii Ottobre 12, 2009 il 7:28 pm
Ma come mai non corre già più??