E’ stata una mattinata di grande mobilitazione di mezzi e sub per l’intervento di recupero di batterie al piombo esauste e molti altri tipi di rifiuti nel Porto di Castellammare di Stabia, che purtroppo non è stato possibile per questioni di sicurezza dovute alle avverse condizioni atmosferiche. Infatti, in acqua è stata riscontrata una eccessiva sospensione dovuta alla recente mareggiata che ha causato una visibilità al di sotto di mezzo metro. Alla manifestazione erano presenti la delegazione subacquea di Marevivo – l’associazione ambientalista impegnata da 23 anni in battaglie a favore della protezione del mare – e i raccoglitori incaricati Cobat – il Consorzio Nazionale Obbligatorio che raccoglie ed invia a riciclo in tutta Italia i rifiuti pericolosi costituiti dalle batterie al piombo esauste.
Erano presenti anche i subacquei del Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, della Polizia di Stato, della Guardia Costiera, del Dipartimento Mare e Archeologia Subacquea Fondazione RAS, dell’ISFORM Napoli, del Centro Immersioni Massa Lubrense, del Centro Sub Napoli, del Centro Immersioni Stabiae, ed del Bikini Diving, inoltre i Carabinieri Subacquei di Napoli e del Servizio navale di Torre del Greco. La terza tappa di una campagna che continuerà nel prossimo anno Castellammare di Stabia rappresenta la terza tappa di Niente leghe sotto i mari nel 2008: già i porti di Ortona e Ponza nei mesi di maggio e giugno scorsi sono stati al centro di interventi di recupero, che hanno portato alla raccolta di oltre 3 quintali di accumulatori al piombo esausti abbandonati in acqua, insieme a rifiuti di ogni genere, a conferma di uno stato di forte sofferenza e degrado delle aree portuali monitorate.
Con Castellammare si concludono le attività programmate per quest’anno, che saranno oggetto di una relazione tecnica che Marevivo e Cobat presenteranno nei primi mesi del 2009 al Ministero dell’Ambiente, un importante punto di partenza per la creazione di una banca dati – arricchita anche da numeroso materiale fotografico e filmato – sullo stato del mare nei porti italiani ed un punto da cui ripartire per la programmazione delle attività di Niente leghe sotto i mari nel prossimo anno.
Una batteria in mare: una ferita gravissima che dobbiamo evitare L’abbandono di batterie esauste in mare porta con sé il rischio che le sostanze pericolose in esse contenute – in particolare piombo ed acido solforico – si disperdano in acqua ed entrino nella catena alimentare della fauna acquatica, fino ad arrivare sulle tavole, con gravi ripercussioni sulla nostra salute. Uno studio sul tema commissionato dal Cobat – continuamente impegnato anche nella comunicazione ed informazione del pubblico sui rischi derivanti dalla dispersioni nell’ambiente delle batterie al piombo esauste – conferma come la presenza di acqua costituisca un grande conduttore ed amplificatore del potenziale di contaminazione che questo tipo di rifiuti ha in assoluto, anche quando abbandonate sulla terra ferma.
Da questa consapevolezza nasce l’impegno congiunto di Cobat e Marevivo volto alla sensibilizzazione ambientale e allo sviluppo sostenibile del nostro Paese. Giancarlo Morandi, Presidente Cobat “Da 20 anni – ha affermato il Presidente Giancarlo Morandi – il Cobat opera con interventi di recupero capillare su tutto il territorio nazionale, dai rifugi alpini alle zone costiere. L’esperienza di collaborazione con le Amministrazioni locali sta progressivamente crescendo e con essa i risultati delle operazioni di raccolta e sensibilizzazione dei cittadini. Campagne come “Niente Leghe sotto i mari sono la testimonianza pratica di un impegno che dimostra la validità dello strumento tarato per produrre interventi concreti, mirati alla protezione dell’ambiente e della salute”.
Maria Rapini, Segretario Generale Marevivo “E’ inammissibile che ancora oggi ci sia gente che consideri il mare una pattumiera liberandosi dei rifiuti e gettandoli sotto il nostro meraviglioso tappeto blu, in particolar modo le batterie cariche dei loro potenti e distruttivi veleni. Un gesto sconsiderato che implica l’impegno e il lavoro di tanti volontari.” Capitano Fregata Mario Valente, Comandante Capitaneria Porto Castellammare “Queste forme di collaborazione con Cobat, Marevivo e le istituzioni coinvolte sono benvenute per la tutela dell’ambiente marino. La campagna di oggi rappresenta un’ottima occasione per mostrare a tutti ciò che normalmente non si vede e che, a causa di comportamenti irresponsabili minaccia il nostro habitat marino. E’ importante sottolineare il carattere educativo di questa manifestazione per la comunità locale e l’ambiente in generale.”