“L’annuncio di BMW Oracle Racing e di GGYC non ci sorprende affatto, perché loro non hanno mai dimostrato un reale interesse ad iscriversi all’evento insieme agli altri 14 team che lo hanno già fatto ufficialmente. Al contrario, in ogni occasione hanno scelto di voler insistere nella prosecuzione di un’egoistica strategia legale.
La loro ultima lettera dimostra un’arroganza oltre ogni limite e la mancanza di rispetto per tutti i team che stanno partecipando insieme a SNG e Alinghi all’organizzazione della 33a America’s Cup. Nonostante non sia mai riuscito ad arrivare in finale, BMW Oracle disconosce in questo modo l’importanza e la competenza di Team Origin, il team inglese che rappresenta la nazione dove è nata la competizione nel 1851, di Team New Zealand, che ha vinto due volte l’America’s Cup, di Desafío Español, il cui paese, la Spagna, ha organizzato a Valencia una 32a America’s Cup di grande successo, di un vincitore della Louis Vuitton Cup e di 12 altri team provenienti da tutto il mondo…
Sebbene il fatto che BMW Oracle abbia scelto di procedere sulla via legale invece di partecipare al lavoro comune sia senz’altro deludente, SNG e Alinghi, in attesa della sentenza finale della Corte di Appello, sono e restano impegnati a lavorare con tutti i team regolarmente iscritti per organizzare un evento aperto a tutti gli sfidanti che vorranno partecipare”.