Ericsson Racing Team occupa le prime due posizioni durante la quinta tappa della Volvo Ocean Race

di Redazione 248 views0

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I due scafi dell’Ericsson Racing Team sono passati in prima e seconda posizione al primo traguardo volante della quinta tappa della Volvo Ocean Race.
Ericsson 4, dello skipper brasiliano Torben Grael con all’attivo cinque medaglie olimpiche, passando per primo la latitudine 36 Sud alle 00:21:09 GMT ha ottenuto il massimo punteggio in palio (4 punti).
Ericsson 4 è attualmente in testa alla classifica generale con 53 punti.
Ericsson 3, dello skipper svedese Magnus Olsson, al suo sesto giro del Mondo, passando allo scoring gate con un distacco di 32 minuti dai compagni di squadra, si è aggiudicato 3,5 punti.
Se si tiene in considerazione il fatto che l’equipaggio scandinavo di Ericsson 3, dopo una sosta forzata di due settimane a Taiwan per poter riparare la barca, era partito da Qingdao, Cina, con 7 ore di svantaggio rispetto alla flotta, questo risultato è veramente positivo.

Senza accontentarsi di dormire sugli allori, Ericsson 3, dopo aver passato lo scoring gate, ha ulteriormente sorpreso la flotta virando immediatamente verso Nord. La coraggiosa decisione presa dal navigatore Aksel Magdahl ha creato trambusto nell’intera flotta, compresa la barca – sorella, Ericsson 4.
“Questa scelta è stata presa in considerazione durante il lungo tratto del percorso per arrivare qua giù; ma abbiamo preferito scartarla e puntare piuttosto a guadagnare i punti,” ha detto Jules Salter. “Ciascun modello meteorologico fornisce indicazioni differenti, ma la scelta fatta da Ericsson 3 sembra essere la rotta favorita e potrebbe risultare la ‘strada’ più veloce per raggiungere Capo Horn, quindi loro si trovano in una buona posizione. Detto questo, ci potrebbero anche essere altri motivi per cui questa scelta non debba aver successo, e la strategia più tradizionale di dirigersi a Sud potrebbe risultare migliore.”
Per Ericsson 4 il risultato ottenuto è la conferma della regolarità dell’equipaggio. Nelle prime tre posizioni, compresi gli americani di Puma, sino al passaggio alla meta volante, la regata è stata incredibilmente combattuta. Negli ultimi due giorni ciascuna delle tre barche si è alternata al comando della regata.
“Siamo riusciti ad attraversare per primi la prima meta volante nelle prime ore della giornata odierna, così i ragazzi hanno avuto motivo di sorridere per qualche secondo, dato che il tempo era, per dirlo con belle parole, schifoso,” ha detto Brad Jackson, capo turno su Ericsson 4. “Eravamo in un angolo estremamente bagnato con onde irregolari, con il risultato che stare in coperta era infelice, mentre sotto coperta era impossibile dormire. Ma ora il tempo si è calmato, è più tranquillo e possiamo riprendere il ritmo normale.”
La frequenza con cui viene diramato il bollettino che riporta la posizione di ciascuna barca (ogni tre ore), ha fatto si che in questa decima edizione della Volvo Ocean Race la contesa sia tra barca e barca, mentre nelle edizioni precedenti si trattava di una lotta tra barca e condizioni atmosferiche.
“La tattica barca a barca, risultato del bollettino diramato ogni 3 ore, tende a prevenire una separazione tra le barche stesse,” ha dichiarato Chris Bedford, metereologo del team. “Nessuno vuole rinunciare alla posizione conquistata per scegliere una rotta migliore.”
Nonostante abbiamo già superato lo scoring gate, per arrivare a Rio de Janeiro, Brasile, rimangono da percorrere più di 7000 miglia nautiche. La maggior parte di queste miglia saranno con forti venti di componente Ovest dell’Oceano del Sud, caratterizzate da grosse onde ed il pericolo di iceberg.
Sulla rotta da seguire sono indicati due waypoint che devono essere lasciati mure a dritta per evitare le zone ghiacciate, il primo si trova alla latitudine di 45° Sud, tra le longitudini di 155° e 140° Ovest, il secondo a 45° Sud tra la longitudine di 120° e 105° Ovest.
Passato il secondo punto di riferimento dei ghiacci, la flotta deve doppiare Capo Horn, che è la seconda meta volante di questa tappa. Da Capo Horn per arrivare a Rio rimangono da percorrere ancora 2200 miglia nautiche.
“Ora incomincia la parte difficile,” ha detto Bedford. “Vanno incontro a giornate davvero dure. Stando ai numeri ci si trova a metà della tappa. Ma fisicamente, direi che ne hanno completata solo un terzo.”

POSIZIONI DELLA QUINTA TAPPA, VOLVO OCEAN RACE

(4 Marzo 2009, 1302 GMT)

1. Puma, 6941 NM dall’arrivo
2. Ericsson 4, +15 NM
3. Ericsson 3, +45 NM
4. Green Dragon, +58 NM
5. Telefónica Blu, +63 NM