Ericsson Racing Team verso la zona dei ghiacci nella Volvo Ocean Race

di Redazione 180 views0

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Negli ultimi sei giorni Magnus Olsson, lo skipper di Ericsson 3, ha navigato in testa alla flotta della Volvo Ocean Race.
Spinto da forti venti, l’equipaggio scandinavo ha costruito un vantaggio che, la notte scorsa, ha raggiunto le 280 miglia, mentre, in questa quinta tappa, la flotta sta navigando nell’Oceano del Sud alla volta di Rio de Janeiro, Brasile.
Nel 26esimo giorno di questa lunghissima ed estenuante tappa, Ericsson 3 si trova quasi all’estremo Ovest del secondo waypoint dei ghiacci situato alla latitudine di 45 gradi Sud e longitudine di 120 gradi Ovest, ad una distanza di più di 1800 miglia dal punto più vicino a terra.
Il sistema meteo frontale che in questi giorni ha spinto Ericsson 3, permettendogli di costruire un notevole vantaggio sugli avversari, è però passato, e si sta stabilendo una cresta di alta pressione.
“Al momento, in prossimità del waypoint dei ghiacci, prevediamo di perdere un pò del vantaggio. Comunque non si possono fare previsioni sicure,” ha dichiarato Aksel Magdahl, che tracciato la rotta che ha portato Ericsson 3 in testa alla flotta.

“Sembrerebbe che saremo i primi ad entrare in una zona di poco vento. Forse, per dirigerci verso Sud, dovremo navigare un po’ di bolina. Perderemo parte del nostro vantaggio sugli altri, ma non possiamo fare altro che adattarci all’attuale modello atmosferico. Possiamo solo navigare con le condizioni che abbiamo,” ha detto Magdhal.
Le previsioni fanno presagire condizioni instabili lungo la rotta da seguire.
“Da un certo punto di vista si può dire che il forte ritmo imposto da Ericsson 3 si ritorcerà contro di loro quando giungeranno in questa zona di debole alta pressione, che causerà un’attenuazione del vento con una direzione che virerà verso destra,” ha detto Chris Bedford, il metereologo del team.
“Il risultato sarà che Ericsson 3 dovrà spingersi maggiormente a Sud, mentre invece Ericsson 4 e Puma hanno una minore probabilità di incappare in tale piccolo rallentamento e potrebbero non avere la necessità di spingersi altrettanto a Sud,” ha detto Bedford. “Ericsson 3 perderà qualche miglio del suo vantaggio, ma successivamente potrà anche mettere a frutto il fatto di essersi spinto più verso Sud”.
In questi ultimi giorni il tipo di condizioni sono state quelle che ciascun velista sogna. Navigando nella zona dei 40 Ruggenti gli equipaggi hanno potuto planare sulle onde esprimendo delle velocità di 20/25 nodi, con alcune planate che hanno toccato i 30 nodi. Le coperte sono spazzate dal mare e gli equipaggi indossano i caschi e le tute di sopravvivenza, ma tutto questo può essere facilmente sopportato vedendo diminuire velocemente le miglia che mancano al traguardo.
“Oggi è stato molto divertente,” ha detto Guy Salter, responsabile della comunicazione di Ericsson 4. “Abbiamo navigato con lo spinnaker Code 4 e planato a una velocità davvero buona con l’acqua che arrivava ovunque. Il problema con questo tipo di barche è che con velocità di 20 e più nodi non sembra di andare poi così forte.”
“Avrei detto che c’era il sole, ma in realtà il cielo era grigio e coperto tutto il giorno,” ha continuato a dire Salter. “In alcuni momenti , stando in piedi a prua ed in planata guardando di sotto, vedevi che la distanza fra la coperta ed il mare sottostante era di circa 4 metri. Incredibile, considerando che solo qualche metro dietro c’era la cresta dell’onda .”
Superato il secondo waypoint dei ghiacci (che ha quale scopo tenere lontane le barche dal pericolo degli iceberg) è probabile che la flotta si sposterà maggiormente a Sud per ridurre le miglia che la separano da Capo Horn. Ma anche questa mossa è rischiosa.
“L’intera flotta della Volvo Ocean Race sta entrando nella parte più pericolosa della tappa. Il meteo può essere brutale, le temperature sono basse, le onde possono essere terribili e gli iceberg in agguato a Sud della loro rotta,” ha detto Bedford. “L’ultima rotta tracciata vedrebbe le barche navigare più direttamente verso Sud, indicando una scelta per una rotta più breve e più diretta verso Capo Horn, ma affrontando mari maggiormente agitati e navigando più vicini alla zona degli iceberg.”

POSIZIONI DELLA QUINTA TAPPA, VOLVO OCEAN RACE

(11 marzo 2009, 1300 GMT)

1. Ericsson 3, 4326 NM dall’arrivo
2. Ericsson 4, +259 NM
3. Puma, +287 NM
4. Green Dragon, +565 NM
5. Telefónica Blu, +799 NM