Aria, una fra le più belle imbarcazioni storiche italiane (8m SI, classe 1935), sarà presente anche quest’anno alla manifestazione Grandi Vele dedicata alle barche d’epoca che si terrà a Gaeta da giovedì 2 a domenica 5 luglio. Aria sul campo di regata dovrà difendere la vittoria riportata nella passata edizione.
Questa la composizione del pluritolato equipaggio: al timone il triestino Alberto Leghissa che più volte ha portato Aria sul podio, alla randa Enzo di Capua Comandante della Sezione Vela Fiamme Gialle, Campione Italiano 2009 nella categoria J24, all’albero Lorenzo Puiatti, prodiere Ciro Di Piazza, in pozzetto Alessandro Alberti, Federico Boldrin e l’armatrice Serena Galvani, presidente di ARIE, Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d’Epoca. DKB è da questa edizione partnership dell’8m SI per l’abbigliamento. ARIA, oltre a quello di ARIE, batterà i guidoni dei suoi due circoli: il triestino STV (Società Triestina della Vela) e quello del nuovo circolo romano CVF (Circolo Vela Fiumicino).
ARIA, per l’importanza che riveste nella storia nautica nazionale, è stata scelta dal Comando Scuola Nautica della Guardia di Finanza con sede a Gaeta, per alcuni stage di marineria storica rivolti ai propri frequentatori di corso. Le regate di quest’anno daranno l’incipit a questo tipo di stage a cui ARIA non è nuova.
Grandi Vele oltre a prevedere quattro giorni di regate per le imbarcazioni d’epoca iscritte, ha in cartellone numerose altre iniziative: l’assegnazione del Trofeo “Old Fashion” per la barca d’epoca con il miglior restyling e del premio “Follaro d’Oro” dedicato ai campioni olimpici e agli atleti distintisi nello Sport e nella vita. Durante la serata di gala, che si terrà venerdì 3 luglio, verrà proiettato un video sul Leone di Caprera di recente restaurato da ARIE. Il 9 giugno scorso, dopo due anni di complessi lavori, ARIE Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d’Epoca, ha presentato a Livorno il restauro museale del Leone di Caprera, una piccola baleniera con armo ibrido, protagonista nel 1880 di una memorabile traversata oceanica dall’Uruguay all’Europa. La cerimonia, condotta da Giulio Guazzini ha avuto molti ospiti d’onore, tra i quali Cino Ricci e il Console dell’Uruguay a Livorno, Silvio Fancellu. Per il restauro della mitica baleniera, avvenuto in Partnership con il Comando Generale della Guardia di Finanza, ARIE è stata insignita dell’alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dei Beni Culturali, avendo restituito alla collettività un’opera di singolare ingegno marinaresco che celebra non solo il ricordo del nostro Risorgimento, ma anche la storia di tanti nostri emigrati, rinnovando una pagina di storia patria di assoluto riguardo.
Completa la manifestazione di Gaeta un villaggio-regata che sarà il punto d’incontro per i velisti e tutti gli appassionati.
Questa edizione di Grandi Vele sarà inoltre arricchita dalla concomitanza del passaggio a Gaeta del Trofeo Baillì de Suffren, una delle più rinomate manifestazioni veliche del Mediterraneo dedicate ai grandi scafi a vela vintage. Questa regata, che vede gareggiare le più belle barche storiche del mondo, dopo aver toccato celebri città di mare come Saint Tropez e Porto Rotondo, farà tappa per la prima volta anche a Gaeta includendola in questo prestigioso circuito nautico per poi concludersi nel Principato di Monaco. E’ grazie a manifestazioni importanti come queste che la città di Gaeta, di anno in anno, diventa sempre di più un punto fermo nel circuito delle Vele d’Epoca in tutto il Mediterraneo.
Aria – scheda tecnica e storia.
Aria è un 8 metri S I del 1935 costruita dal Cantiere Ugo Costaguta di Genova Voltri su progetto di Attilio Costaguta. L’imbarcazione, di notevole interesse storico, è stata ritrovata a Favignana nell’aprile del 1998, ampiamente modificata nel suo progetto originale. Trasportata all’Argentario dall’attuale armatrice, Serena Galvani, è stata riportata all’antico splendore attraverso un delicato restauro conservativo. La linea guida di questo lavoro, oltre alla ricerca storica condotta personalmente dall’armatrice, è stata quella di riportare l’imbarcazione alla sua originalità, operando un restauro conservativo e filologicamente corretto.
Mancando il progetto originale, si è lavorato facendo riferimento alle sole immagini fotografiche disponibili e ai pochi documenti cartacei in grado di raccontare le modifiche subite dall’imbarcazione; è stato quindi fondamentale, nella conduzione del restauro, il ruolo dei carpentieri, la cui esperienza ha fatto sì che si potessero leggere i segni degli interventi a cui Aria era stata sottoposta in oltre sessant’anni di navigazione.
E’ in seguito a questo restauro che Serena Galvani decide, sempre nel 1998, la fondazione di ARIE Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d’Epoca che ha come obiettivo principale il recupero del patrimonio navale italiano riconoscendo l’aspetto culturale delle nostre tradizioni nautiche e marinaresche e le tradizioni delle costruzioni navali locali custodite oramai solo da vecchie ‘maestranze’, molte delle quali non più in attività.