Bundock e Ashby ancora in evidenza nel Mondiale Tornado sul Garda

di Redazione 270 views0

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Ancora due vittorie per gli olimpionici australiani Darren Bundock e Glenn Ashby al Mondiale Classe Tornado che si sta disputando in questi giorni sul Garda. Dopo i due nettissimi piazzamenti di lunedì, i plurititolati campioni mondiali in carica martedì hanno dovuto faticare un po’ di più. Tutto liscio nella prima prova, con un’Ora (vento da sud) che ha soffiato intorno ai 10 nodi. La coppia australiana, argento alle Olimpiadi di Pechino, non ha avuto difficoltà a mettere in fila gli avversari: i soliti austriaci Thomas Zajac e Thomas Czajka, regolarissimi nei piazzamenti, e i greci Iordanis Paschalidis e Kostantinos Trigonis che pagano, almeno fino all’entrata dello scarta, l’OCS della prima giornata. La seconda prova, la quarta fino ad ora disputata, è stata invece più emozionante con i belgi Andrew Macpherson e Bastiaan Tentji che hanno dominato per tre lati del bastone ma che negli ultimi metri dell’ultima poppa non hanno saputo arginare lo strapotere dei detentori del titolo e si sono dovuti accontentare dell’argento.

Subito dietro, ritornando nelle posizioni di testa (ottava nella terza prova), la Presidente della Classe Internazionale Caroljin Brouwer soddisfatta per come stanno andando le cose: “Regatare in questo lago è davvero emozionante e i colori che ci circondano sono fantastici”. C’è un po’ di rammarico per il Tornado non ammesso alle prossime Olimpiadi? chiediamo. “Sì, naturalmente, ma stiamo lavorando già per l’appuntamento del 2016”. Nessuna variazione rispetto ad ieri nelle prime posizioni della classifica generale: 4 punti per Bundock-Ashby, 10 per gli austriaci e 21 per la Presidente. I primi italiani sono i campioni nazionali, i fratelli romani Paolo e Fabrizio Clemente, portacolori dello Yacht Club Bracciano che restano al settimo posto. Decimi Lorenzo Sclavi e Paolo Reggio, Yacht Club Italiano. La manifestazione è co-promossa dal Circolo Vela Gargnano e da quello di Toscolano Maderno con la collaborazione dei due comuni.