Si è chiuso da poco il quinto Raduno Vele Storiche Viareggio

di Redazione 315 views0

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Venti leggeri e capricciosi e belle giornate di sole hanno accolto a Viareggio le trentasette imbarcazioni di valore storico che si sono date appuntamento tra il 15 e il 18 ottobre al Club Nautico Versilia per partecipare alla quinta edizione del Raduno Vele Storiche Viareggio, informale e divertente festa del mare, della vela e delle antiche tradizioni marinare che quest’anno ha registrato il maggior numero di partecipanti fra tutti i raduni del Tirreno.
Considerato ormai a pieno titolo l’appuntamento di fine stagione, il raduno organizzato dal- l’associazione in collaborazione con il Club Nautico Versilia si è avvalso quest’anno della preziosa collaborazione della Capitaneria di Porto che, guidata dal Comandante Fabrizio Ratto-Vaquer, è riuscita finalmente a trovare nell’affollato porto versiliano – in cui la nautica da diporto convive con un’intensa attività cantieristica – la soluzione per ormeggiare tutte le imbarcazioni del raduno vicine e in sicurezza: dai 6,60 m del piccolo Zephir, cutter del 1939 progettato da T. Harrison Butler, ai 27 m di Anni Venti goletta aurica progettata e costruita dal Cantiere Codecasa, originariamente destinata a bastimento per il trasporto di marmo e laterizi.

In mare
Tre belle giornate di sole e venti leggeri e bizzosi hanno caratterizzato le tre combattutissime regate. Kipawa, reduce da importanti successi nel circuito CIM, è riuscita a imporsi tra le imbarcazioni d’epoca e classiche, ma non solo. Su due delle tre regate disputate, questo progetto dell’architetto norvegese Christian Jensen del 1938 è stato più veloce in tempo reale anche rispetto ai maxi IOR Phantom, Rainbow e Grampus, di oltre trent’anni più giovani e di qualche metro più lunghe. Prime negli altri due raggruppamenti di questa categoria Sirius , il NY 32 progettato da Sparkman & Stephens nel 1936 per il New York Yacht Club, e Ilda che si è imposta in modo deciso tra le imbarcazioni più piccole.
Nel raggruppamento IOR bella vittoria nella classifica generale in tempo compensato per il Baltic 42′ del 1977 di Cuthbertson & Cassian Fetch, vincitore anche nel gruppo delle imbarcazioni più piccole. Tra quelle più grandi, molto appassionante la sfida tra gli altri tre C&C della flotta, i due 61′ Rainbow e Grampus e il 66′ Phantom, che si è concluso con la vittoria di quest’ultimo.
Ilda, Margaret, Bufeo Blanco, Kipawa e Grampus si sono aggiudicate le sfide dirette che si sono disputate nelle tre regate, con premi messi in palio dagli stessi equipaggi. Nel contesto delle sfide, il combattuto e atteso confronto tra Grampus e Rainbow – imbarcazioni all’origine sistership che nel tempo hanno subito delle modifiche nell’attrezzatura – ha fornito utili elementi di valutazione che le VSV metteranno anche quest’anno a disposizione dell’ORC in vista di un aggiornamento e di una semplificazione dei vecchi certificati di stazza IOR.

In banchina
Nelle giornate del raduno i locali del Club Nautico Versilia hanno ospitato mostre degli acquerelli di Emanuela Tenti, delle pitture di velieri su legno di Ezio Banchelli e delle fotografie di Marco Trainotti e Marco Villanti e in un incontro affollato da tanti appassionati il giovane navigatore oceanico Andrea Pendibene ha raccontato la sua partecipazione all’ultima Mini Transat presentando il suo libro sull’impresa.

Anche piaceri del palato hanno trovato nel raduno momenti d’eccezione con la degustazione di Prosciutto Toscano D.O.P offerta dal Consorzio del Prosciutto Toscano e la divertente e gustosissima cena per gli equipaggi ospitata come tradizione dai capannoni del Cantiere Francesco Del Carlo.

Nella giornata di domenica nella darsena di Viareggio è arrivato anche il rombo delle quattro ruote di una prestigiosa delegazione di auto storiche dell’Associazione Ruote Classiche Club di Prato e di Ferrari a sottolineare le affinità tra due mondi apparentemente distanti – la vela e i motori – uniti dal rispetto e dalla cura per il valore storico e tecnologico di questi magnifici oggetti del passato.

I premi
Il Trofeo Vele Storiche Viareggio è stato assegnato a Ilda per la cura mostrata all’imbarcazione per oltre trent’anni dalla stessa famiglia di armatori.
Il bronzo Il Bisonte per l’imbarcazione più elegante è stato consegnato dal patron del’atelier fiorentino, Wanni Di Filippo, a Royono, il progetto di John Alden costruito dal cantiere Herreshoff nel 1936 che fu la barca preferita di John F. Kennedy.
Il premio Sestante, messo in palio da Roberto Boschi, promotore di Azimut Consulenza SIM spa, è stato consegnato a Ojalà II, i cui armatori di oggi sono gli stessi che ne vollero la costruzione, per gli oltre 35 anni di navigazioni nei mari del mondo.
La coppa Loretta Caponi per l’imbarcazione dagli interni più eleganti è andata a Magda XIII.
Il I Trofeo Maria Grazia Cioni è stato assegnato a Makara per le affinità nel vivere il mare e le regate che legano il suo armatore all’ispiratrice di questo premio, indimenticabile socia fondatrice delle VSV.
A Zephir è andato infine il premio offerto dall’Hotel Plaza e de Russie per l’imbarcazione più piccola del raduno.

Targhe VSV sono state consegnate alla Capitaneria di Porto di Viareggio, al Club Nautico Versilia e al Cantiere Francesco Del Carlo in ringraziamento per l’accoglienza accordata e al Club Ruote Classiche di Prato per la partecipazione al raduno.

Buoni sconto per l’acquisto di vele sono stati assegnati nelle regate dalla Zaoli Sails ai primi classificati nei vari raggruppamenti.

Il V Raduno Vele Storiche Viareggio è stato organizzato con il patrocinio del Comune di Viareggio e della Guardia Costiera e di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Viareggio Porto e Assonautica Nazionale. L’Associazione VSV si è avvalsa del sostegno di Il Bisonte, Banca Etruria, Azimut Consulenza SIM spa, Zaoli Sails, Loretta Caponi, Pellicceria Cioni e Hotel Plaza e de Russie, del supporto di Crea Impresa, Cantine Leonardo da Vinci, La Cantina di Soffiano, Consorzio Prosciutto Toscano D.O.P., Piante Fratelli Chiti, Alessi-Cennatoio e della partecipazione del Ruote Classiche Club Prato.