Prime qualificazioni al Louis Vuitton Trophy

di Redazione 152 views0

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Nizza, Francia, 15 novembre 2009 – Al termine di una giornata che ha visto i russi di Synergy muovere importanti passi avanti in classifica grazie alle vittorie raccolte nel delicato match contro Artemis e contro i britannici di Team Origin, il Louis Vuitton Trophy di Nizza ha emesso i primi verdetti.

Dopo i tre voli odierni del Louis Vuitton Trophy, infatti, sono già tre i team che hanno messo al sicuro la qualificazione: Emirates Team New Zealand, cui le vittorie ottenute contro BMW Oracle Racing e PagesJaunes hanno portato la matematica certezza della vittoria nel girone, Team Origin e Azzurra, attesa tra le boe domani mattina dopo il riposo di oggi.

Ma come si diceva in apertura, i veri protagonisti dell’ennesima giornata del Louis Vuitton Trophy caratterizzata dal vento leggero e instabile sono stati gli uomini di Karol Jablonsjky e del tattico Rod Dawson, bravo ad anticipare i continui salti della brezza. Impeccabile dal punto di vista tattico, il team di cui è navigatore Francesco Mongelli ha dimostrato notevoli miglioramenti anche dal punto di vista tecnico. Ne sa qualcosa Terry Hutchinson che, obbligato ad inseguire sin dalle battute iniziali, ha tentato in tutti i modi di attaccare l’equipaggio russo, trovando la prontissima risposta di Jablonsky e dei suoi.

Proprio la vittoria ottenuta contro Artemis potrebbe avere un valore determinante sul cammino di Synergy. Gli svedesi, infatti, sono attualmente quinti, a un punto dai russi, ma, essendo finiti quarti al termine del primo Round Robin, hanno dalla loro un calendario più semplice. L’equipaggio di Paul Cayard deve ancora confrontarsi con BMW Oracle Racing, che lega le sue speranze di qualificazione a un “disegno” matematico di difficilissima realizzazione, e a PagesJaunes, mentre i russi sono attesi dai kiwi e da Azzurra.

Dichiarazione del giorno
Francesco Mongelli, navigatore di Team Synergy: “Sono state due bellissime regate e il segreto è che oggi eravamo tre italiani a bordo: con noi è venuto anche Claudio Novi in sostituzione del nostro midbow, infortunatosi ieri pomeriggio. E’ stata una giornata molto difficile dal punto di vista tattico, specie durante la seconda regata, quando abbiamo lottato con Team Origin per avere la destra e siamo partiti benissimo in Barca Comitato”.

Classifica del Louis Vuitton Trophy dopo la nona giornata
1. Emirates Team New Zealand pt. 9 (9-1)
2. Team Origin pt. 7 (7-3)
3. Azzurra pt. 6 (6-3)
4. Synergy pt. 5 (5-4)
5. Artemis pt. 4 (4-5)
6. BMW Oracle Racing pt. 3 (3-6)
7. All4One pt. 3 (3-7)
8. PagesJaunes pt. 1 (1-9).

Programma di domani
1 – BMW Oracle Racing vs Azzurra
2 – Team Origin vs All4One
3 – Azzurra vs Synergy
4 – Artemis vs PagesJaunes
5 – BMW Oracle Racing vs Artemis

Round Robin 2
Flight 5
MATCH 1 – Team Synergy batte Team Origin di 1’34”
Il vento torna a soffiare con buona intesità e Peter “Luigi” Reggio da inizio agli ultimi match previsti per la giornata odierna. I primi a darsi battaglia sono Team Origin, reduce dal successo contro BMW Oracle Racing, e i russi di Synergy, a loro volta vincitori contro Artemis. Dopo una split start, Karol Jablonsky si presenta in vantaggio al primo incrocio e prende il comando delle operazioni.
Entrambe le barche si portano sulla destra del campo e raggiungono la boa di bolina dopo un lunghissimo bordo, durante il quale Synergy ha continuato a guadagnare terreno. Dopo l’issata di gennaker Team Origin è in ritardo di circa 110 metri. Durante la poppa gli inglesi provano a spaiare a più riprese, ma nonostante ciò non riescono a rientrare in regata e Team Synergy muove importanti passi in classifica.

MATCH 2 – ETNZ batte PagesJaunes di 1’55”
Partenza a centro linea, con entrambe le barche mure a dritta. Sottovento c’è Emirates Team New Zealand, mentre PagesJaunes, vincitore ieri contro Azzurra, è costretto ben presto a virare e a spingersi verso la destra del campo. Emirates Team New Zealand non concede separazione ai francesi e difende la testa della regata con un’efficace tattica di copertura. Alla seconda boa di bolina, già in ritardo di alcune centinaia di metri, Team French Spirit rompe il gennaker, che finisce in due pezzi e viene ammainato. Avanti di una vita, Emirates Team New Zealand va a raccogliere il suo secondo punto odierno, il nono complessivo.

Flight 4
MATCH 1 – ETNZ batte BMW Oracle Racing di 10″
Split start tra BMW Oracle Racing e i kiwi. A differenza del primo match odierno, gli statunitensi partono in Barca Comitato, mentre i neozelandesi, leader della classifica con una sola sconfitta al passivo, scelgono il pin. Al primo incrocio le barche sono molto vicine: Emirates team New Zealand ha una ventina di metri di vantaggio, ma BMW Oracle Racing naviga mure a dritta. I kiwi difendono la sinistra e allungano il passo, girando la boa al vento con 23 secondi di vantaggio. Dopo aver controllato l’avversario per tutta la prima poppa, Emirates Team New Zealand inizia la seconda bolina con un
buon margine di vantaggio che gli permette di difendere la testa della regata nonostante un leggero salto a sinistra del vento. Dean Barker e Ray Davies tengono a distanza il team di Gavin Brady, iniziando l’ultima poppa con un margine rassicurante e va a vincere con un vantaggio di 10 secondi su BMW Oracle Racing, sconfitto per la seconda volta consecutiva nel corso della giornata.

MATCH 2 – Artemis batte All4One per DNF
Partenza su mure opposte anche tra i franco-tedeschi di All4One e gli svedesi di Artemis. Sebastien Col, partito al pin, difende la sinistra del campo, “rimbalzando” Terry Hutchinson verso la destra. Dopo meno di cinque minuti, All4One vanta una leadership di tre lunghezze. Il vento salta sulla destra, favorendo il ritorno di Artemis che si presenta all’incrocio mure a dritta e vira sulla prua di All4One per obbligarlo a navigare verso la sinistra del campo. In uscita dal cambio di mura, Artemis si trova sopravento ma vicinissimo all’avversario che orza senza trovare la risposta di Terry Hutchinson.
Immediata la protesta da parte degli uomini di Jochen Shuemann e la decisione degli umpire, che penaizzano Artemis. Con una penalità da scontare, l’equipaggio di Paul Cayard si allunga nei confronti di All4One e in prossimità della prima boa ha un vantaggio di oltre 100 metri. Il vento è leggerissimo. Durante la seconda bolina Artemis moltiplica il vantaggio: avanti di oltre 200 metri potrebbero avere acqua sufficiente per depenalizzarsi sulla linea di arrivo. Mentre tenta di recuperare terreno nei confronti di Artemis, l’equipaggio di All4One commette un errore in virata e ferme completamente la barca. Artemis a questo punto non ha più ostacoli: si depenzizza e vince la regata.

Flight 3
MATCH 1 – Team Origin batte BMW Oracle Racing di 8″
Fase di studio piuttosto prolungate durante il pre partenza, conclusosi con le barche che attraversano la linea su mura opposte. L’equipaggio di Gavin Brady ed Hamish Pepper prende la sinistra e guadagna una manciata di metri che difende con determinazione sino alla prima boa. Dopo una poppa tutto sommato “tranquilla”, BMW Oracle Racing inizia la seconda bolina sulla sinistra, concedendo un’importante separazione (1300 metri) a Team Origin, dietro di tre lunghezze. Il vento oscilla leggermente a destra e gli inglesi si presentano al primo incrocio mure a dritta e resistono alla leebow di BMW Oracle Racing. Ora Team Origin conduce i giochi e gira l’ultima boa avanti di 13 secondi. Ben Ainslie e Iain Percy difendono la leadership fin sul traguardo, conquistando un punto importante per la loro classifica.

MATCH 2 – Team Synergy batte Artemis di 41″
Partenza fotocopia di quella tra inglesi e statunitensi. A prendere la sinistra sono stati i russi di Karol Jablonski e del tattico Rod Dawson. Durante la prima bolina Terry Hutchinson, coadiuvato dalle chiamate di Morgan Larson, attacca in ogni modo possibile l’avversario, bravo a replicare ad ogni tentativo. Pur non riuscendo a passarlo si presenta alla boa di bolina con un ritardo di appena 7 secondi. La battaglia continua durante la poppa, con Hutchinson che tenta di mettere in difficoltà un attento Jablonsky. Alla seconda boa Synergy è ancora davanti e allunga leggermente il passo appena
iniziata l’ultima bolina, mettendosi in posizione di controllo sugli “svedesi”. Un controllo che dura sino alla fine della regata, vinta da Synergy con un margine di 41″.