L’armatore di Bela Vita fa il punto della situazione a poche settimane dalla tappa di apertura del circuito Audi Melges 20 Sailing Series
All’indomani del primo test stagionale, la B-Lin Cup andata in scena a Marina di Carrara nel corso del week end passato, quello che risponde al telefono è un Alessandro Molla decisamente di buon umore.
“Al di la del risultato sportivo, che per noi era di secondaria importanza, siamo davvero soddisfatti perché sono stati tre giorni molto interessanti dal punto di vista tecnico“.
L’armatore dello Spring Sailing Team, reduce con il suo Melges 20 Bela Vita da un finale di 2010 decisamente positivo e dalla conferma del tattico Niccolò Bianchi e del tailer Michele Mennuti, prende fiato e aggiunge:
“Interessanti sotto diversi punti di vista. Innanzi tutto è stato confortante vedere che già dopo pochi bordi abbiamo ritrovato l’ottima velocità della passata stagione, grazie alla quale siamo riusciti a rimediare a qualche partenza non proprio brillante, e poi perché c’è stato il tempo di testare nuovi materiali e nuove regolazioni. Con il vento leggero, ad esempio, abbiamo provato ad estremizzare il tuning del sartiame“.
Test che hanno interessato anche il corredo vele:
“La Quantum Sails, che è nostro partner sin dalla passata stagione, ci ha fornito un nuovo gennaker e devo dire che, dai primi test, il profilo sembra davvero veloce. Siamo particolarmente soddisfatti di come la veleria segue la nostra attività: i prodotti vengono sviluppati tra una stagione e l’altra, poi, sulla base dei nostri report e della loro attenta osservazione, vengono fatti degli aggiustamenti in corso d’opera tesi ad adattare le vele alle nostre necessità“.
Ma quante vele si ‘consumano’ nel corso di una stagione che alle tappe del circuito Audi Sailing Series – cinque – aggiunge la potenziale partecipazione al Mondiale in programma per fine anno a Miami?
“Bisogna pianificare l’impiego delle vele con grande attenzione, perchè, come sai, nella classe Melges 20 la realizzazione dei nuovi profili è legata alla disponibilità dei bottoni. Noi avremo sicuramente vele nuove in occasione della frazione di apertura del circuito, in programma a Napoli verso la fine di marzo. Nel corso dell’anno faremo quasi sicuramente un fiocco e un gennaker… poi… beh, lasciami fare un po’ di pre-tattica“.
Confermato l’equipaggio, quindi, e provati nuovi materiali. Su quali altre novità potrà contare lo Spring Sailing Team nel corso della stagione 2011?
“Abbiamo posto maggiore attenzione alla nostra… immagine pubblica. Scherzi a parte, è da poco online il nuovo sito internet del team, che aggiorneremo costantemente con i contenuti multimediali prodotti dal nostro nuovo team di comunicazione e che puntiamo a far diventare il punto di incontro tra noi e i nostri supporter“.
Che cosa ti aspetti dalla stagione entrante?
“Ovviamente si punta sempre al massimo, ma sappiamo bene che sarà davvero dura. Il livello tecnico della classe è cresciuto in modo esponenziale: ormai nessuno scende in acqua con l’idea di partecipare. Quasi tutti i team possono ambire a risultati di prestigio. Anche le new entry sembrano davvero ben attrezzate. L’unica certezza è che ci sarà da divertirsi e questo è davvero importante“.
Parlavamo del Mondiale di Miami. Un team che vuole spingersi oltre Oceano va incontro a spese importanti. Chi supporta la stagione dello Spring Sailing Team?
“Gli amici di sempre, come NHL, la Carto Tecnica Mantovani ed Edilnoma, e qualche new entry. Quest’anno hanno abbracciato la visione del team VSG Service, Maestroni e lo Yacht Club Cortina d’Ampezzo“.
Grazie a loro il Mondiale statunitense potrebbe essere realtà?
“Al momento lo giudico un momento in fase embrionale. Le risorse, al momento, sono dedicate a fare bene nel corso della stagione: puntiamo a ben figurare nel circuito, che è un impegno davvero importante, visto il numero di eventi e di prove di cui si compone. Noi daremo senza dubbio il massimo, poi, come sempre accade, si vedrà“.
Fonte: Ufficio Stampa Spring Sailing Team