Cittadella della Nautica: Ravenna attende fiduciosa

di Redazione 453 views0

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Ieri mattina l’Autorità Portuale di Ravenna era riunita per il convegno La Cittadella della Nautica e dell’Innovazione e le 6 miglia della Nautica: ritorno dell’investimento per il territorio – vantaggi per gli investitori, che ha fatto il punto della situazione sul progetto ambizioso.

Un progetto che prevede la costruzione di un canale interno, banchine operative, di un comparto per Adriatak-Rossetti, Protan e per l’artigianato di settore; uffici commerciali e direzionali, parcheggi, aziende legate alla nautica e altri servizi, all’interno di un sistema integrato per la nautica da diporto.

Per l’ONN, l’Osservatorio Nautico Nazionale, erano presenti il Responsabile Rapporti istituzionali, Roberto Neglia; Il responsabile scientifico, Gian Marco Ugolini dell’Università di Genova, Dipartimento di Economia e Metodi quantitativi e il responsabile analisi dati, Enrico Ivaldi dell’Università di Genova, Dipartimento di Economia e Metodi quantitativi. L’ente ha presentato il Documento di Valutazione ex Ante e l’Analisi S.W.O.T.

Presenti anche il Sindaco Matteucci, il Vice Presidente della Provincia Bessi, il Presidente della CCIAA Bessi, il Comandante della Capitaneria di Porto Rufini, rappresentanti di ENI, diversi operatori del settore, appresentanti delle Associazioni economiche e di categoria, di imprenditori e di altri potenziali investitori.

Il progetto della Cittadella della Nautica ha superato l’istruttoria al Ministero dello Sviluppo Economico entrando di merito tra i tre progetti cantierabili. Ma alla luce dei lavori in corso non è ancora possibile stimare quando sarà emanato il Decreto per l’ammissione dell’area e i finanziamenti.

Sono proprio i finanziamenti l’anello debole di un progetto ambizioso ma tutt’altro che impossibile da realizzare. Ecco perchè Autorità Portuale di Ravenna, il Comune di Ravenna, la Provincia di Ravenna, la Camera di Commercio di Ravenna e la Regione Emilia-Romagna hanno sottoscritto un protocollo preliminare d’intesa che impegna tutti gli enti in questione a impegnarsi nel reperimento delle fonti.

Si è stimato che l’investimento complessivo impiegherà circa 280 milioni di euro, in gran parte proveniente da investimenti privati, circa 225 milioni e 55 milioni da parte di investimenti pubblici.

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